Si chiama Vlad e viene dalla Transilvania, da Brasov per l'esattezza, la città leggendaria del più anziano omonimo, detto l'Impalatore, noto ai più come Dracula.

Classe 2000, degno rappresentante di una generazione che ha vissuto il passaggio dall'era analogica a quella digitale. La sua identità è un intrigo di talenti e passioni:  si spazia dalla fotografia ritrattistica (sono suoi gran parte degli scatti su questo sito) all'indole da programmatore, con cui cerca di dare struttura e forma alle sue idee.

In termini accademici, ha intrapreso un percorso di studio impegnativo, laureandosi in Informatica e proseguendo con la magistrale in Computer Science presso l'Università di Camerino. La sua passione per lo sviluppo front-end lo guida in un mondo in costante evoluzione, in cui l'interazione umana è centrale. Ha imparato a valutare l'importanza fondamentale dell'accessibilità in ogni contesto digitale, un principio che guida la sua visione e il suo lavoro.

Circondato per anni dalla cultura romana, ha intrapreso un viaggio nelle affascinanti Marche italiane, dove ha potuto immergersi nelle delizie culinarie locali. Eppure, nonostante tutte le prelibatezze che ha scoperto, le sue papille gustative continuano a battere per la carbonara, un piatto che ha cercato di perfezionare sin dal suo primo giorno da studente fuorisede.
Non disdegna l'hummus, ma senz'aglio. Ai vampiri è un po' indigesto.