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A dire il vero, io all'esistenza di Bin Laden non ho mai creduto.
Viene da sè che mi risulta illogico anche credere alla sua morte.
In realtà, la figura mitologica del barbuto perfido Satanasso - sperso tra le caverne di un qualche altipiano - un malato terminale che le "intelligenze" di tutto il mondo occidentale non riuscivano a stanare, nonostante i misfatti scatenati - faceva più comodo da "ricercato" che non da "trapassato".
Bin Laden era "l'uomo nero" delle favole, uno Zu' Binnu Provenzano coi pizzini nel Corano, la Befana che portava carbone, lo "spauracchio", in nome del quale governi ed eserciti hanno avallato guerre ingiuste,
occupazioni e un sistema di controllo totale sulla società civile.
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Più probabile che il Terribile Bin sia morto di diarrea , sciatica o raffredore, già parecchi anni fa.
Non sono un complottista: mi fanno ridere quelli che pensano
ancora che Elvis Presley sia a godersi il sole su un qualche atollo
irraggiungibile, o che Hitler abbia terminato i suoi anni, facendo
l'imbianchino al Polo Sud, ma il dubbio è più che lecito (da sempre). Come San Tommaso, sono pronto a riconoscere e combattere le cose che esistono: il terrorismo islamico, i campi di addestramento dei martiri, le leadership del fondamentalismo globale, i network del terrore, tra servizi segreti deviati e invasati da annientare.
Tuttavia, la favoletta del "Grande Vecchio" mi ha sempre puzzato di fasullo [tanto più se poi l'unica foto(shoppata) del cadavere viene subito smascherata come un falso e nessuno degli statunitensi si preoccupa di mostrare al mondo l'Ecce Homo autentico, raccontando che ne hanno buttato il corpo in mare].
Piuttosto la domanda adesso è: perchè "farlo morire" proprio ora?
Non ho risposte in tasca, ma qualcosa mi
dice che presto avremo una nuova Befana a portarci il carbone.
Lasciamo lavorare il marketing (del Terrore).
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Intanto gongolo un po' per questa prima copertina del Misfatto (che ha destato feroci critiche...)
Chi l'avrebbe mai detto...tra Andrea Camilleri e Milo Manara...tie'...
