(ANSA) ROMA - Compie quarant'anni la trasmissione che ha segnato una nuova era
radiofonica: quella in cui l'ascoltatore può interagire in diretta con
lo studio, grazie al telefono. Era il 7 gennaio 1969 quando prese il
via su Radiouno l'avventura di 'Chiamate Roma 3131', con una telefonata
al distretto telefonico di Roma.
Nello studio romano di Via
Asiago alla conduzione della prima edizione c'erano Gianni Boncompagni,
Franco Moccagatta e Federica Taddei, con curatrice e coordinatrice Rita
Manfredi. Immediato il successo che portò il programma ad essere uno
dei più seguiti dei canali radiofonici della Rai con punte di ascolto
che arrivarono, fin dai primi mesi, a 10 milioni di ascoltatori.
La
trasmissione non era a tema, si svolgeva in base alle telefonate con
gli sfoghi, le gioie e i dolori degli ascoltatori. Inevitabili nel
corso del tempo le trasformazioni di questo speciale "telefono amico",
che divenne un osservatorio dei cambiamenti della società. Accanto a
Moccagatta si alternarono nel tempo Anna Benassi, Francesco Garlato, lo
psicologo Fausto Antonini, il commediografo Diego Fabbri e l'umorista
Enrico Vaime. Tutto questo fino al 1972, l'anno in cui avvenne il vero
primo cambiamento, con il passaggio dall'edizione mattutina a quella
pomeridiana che portò alla conduzione Paolo Cavallina e Luca Liguori e
in cui si sviluppò maggiormente il dibattito collettivo su temi
sociali, fino alla sospensione del programma nel 1975. L'anno dopo,
nacque 'Sala F' guidato da Lidia Motta, con una grande prevalenza di
donne: alla regia Donatella Raffai, in redazione fra le altre Lauretta
Colonnelli e Barbara Palombelli, alla conduzione Angela Buttiglione e
Anna Vinci.
Altra rivoluzione nel 1979: con Corrado Guerzoni,
direttore del secondo canale radiofonico, nasce Radiodue 3131 e la
trasmissione si apre a collegamenti esterni, viene affiancata
l'edizione della notte condotta da Ivano Balduini e poi creato lo
Studio Mobile (un pulmino in giro per l'Italia) affidato all'estro di
Gianluca Nicoletti. La fine arriva il 30 giugno del 1995 con l'edizione
condotta da Marco Guzzi e Maurizio Ciampa.
Chiamate Roma 3131
era comunque diventato, in 25 anni, "una specie di archivio storico del
Paese" come disse Rita Manfredi. E raccogliendo quell'eredità da tempo
la direzione di Rai Teche, diretta da Barbara Scaramucci, sta portando
avanti un progetto di sistemazione e digitalizzazione di tutto il
materiale esistente in Rai e delle copie in possesso dei privati fin
dalle prime trasmissioni del programma. Il progetto è curato anche da
Raffaele Vincenti che per 11 anni ha fatto parte dell'equipe fissa di
Radiodue 3131. Alcuni documenti si possono trovare sul sito
www.teche.rai.it.
La più nota e longeva trasmissione
radiofonica della Rai ha ispirato, dopo la chiusura, anche diversi
programmi che sono, in un certo senso, una sua diretta emanazione:
'Radio Zorro' con Oliviero Beha, 'Fatti e sentimenti' di Roberta
Tatafiore, '3131 Chat' con Carola Silvestrelli e '3131 Costume e
Societa'' con Pierluigi Diaco.