Dietrofront sul Referendum!
Si voterà il 34 Giugno. È ufficiale!
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I
servizi di Tg1 e Tg2, che fornivano date e indicazioni errate in merito
alla consultazione popolare, non erano poi così sbagliati.
Il
premier Berlusconi e il Ministro dell'Interno Maroni, dopo aver
consultato 72 diversi meteorologi, il Mago Otelma e Massimo D'Alema, hanno finalmente
individuato l'unico week end di giugno in cui potrebbe esserci il sole e
favorire la fuga dei coglioni verso le spiagge.
Per quei pochi che vorranno votare, i seggi saranno aperti dalle 3:45 del mattino alle 3:46 della notte.
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Saranno predisposte cabine elettorali con sistema “a scomparsa”, ovvero si sposteranno arbitrariamente da un punto all'altro delle città, senza preavviso. Allestiti alcuni InfoPoint, gestiti da una task-force di rabdomanti, vigili di quartiere e ronde padane coordinate da Renzo Bossi.
Gli Italiani all'estero potranno votare in Italia (predisposto un significativo rimborso spese per l'acquisto di Rustichelle e Arbre Magique sul Brennero).
Il quorum è fissato al 50%+1 dei votanti su scala euro-asiatica.
Gli analisti politici, intanto, si interrogano sugli scenari post-referendari: secondo fonti (poco rinnovabili) il duo Cicchitto-Ghedini sta già studiando un nuovo provvedimento governativo. Qualora dovessero prevalere i “Sì” - con un apposito decreto dell'ultim'ora - si affermerà per legge l'ASSERZIONE BREVE: in parole povere, se ci vogliono 4 “Sì” per fare un “No”, vuol dire che i “Sì” non valgono una beneamata!
Inoltre, a urne aperte, qualora si dovesse raggiungere il quorum, oltre alle immediate dimissioni del pluri-dimissionario Sandro Bondi, sarà cura del Sottosegretario Gianni Letta dare la notizia a reti unificate.
“Il 34 giugno non esiste!”.
Tutto chiaro?
Buon voto!
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