Accadde il 2 luglio...
2 luglio 1897. A Londra Guglielmo Marconi brevetta la radio.
mentre da
rockol.it
Ricerca inglese: per scoprire nuova musica, la radio ancora meglio del Web
Vanno bene MySpace, Last.fm e YouTube. Vanno bene i negozi on-line come Amazon e i siti degli artisti che oggi permettono di ascoltare in streaming frammenti di canzoni e persino album interi. Ma anche in piena era digitale, quando si tratta di scoprire nuova musica, farsi un’opinione e decidere eventualmente l’acquisto di un disco (o di un file digitale) il pubblico continua a fare affidamento sulla vecchia e cara radio. Persino nella trendy Inghilterra, stando a una ricerca sul tema appena pubblicata da RadioCentre, associazione di categoria delle emittenti commerciali: il 56 % degli intervistati la preferisce ancora, come strumento di informazione musicale, a Internet (17 %) e alla televisione /(13 %).
Il Web viene spesso utilizzato, semmai, come mezzo di approfondimento (il 45 % ricorre a siti come MySpace per acquisire informazioni sugli artisti scoperti di recente), mentre neanche la sovraesposizione via etere di una canzone provocherebbe gli effetti controproducenti in termini di vendite di cui spesso si parla: al contrario, il 57 % del campione di RadioCentre sostiene di aver comprato un disco proprio dopo averlo ripetutamente ascoltato in radio. Secondo l’amministratore delegato di Radio Centre Andrew Harrison “la radio offre ogni giorno una ampia offerta di programmazione musicale a costo zero per l’ascoltatore ma con grandi benefici per i musicisti e l’industria discografica”.
Non sarà un po’ di parte?