martedì 19 gennaio 2010
Al lavoro!
Dopo centinaia di sveglie all'alba per andare alla radio e dopo mille notti insonni. Dopo aver percorso lo stivale in lungo e in largo soltanto per la gioia di parlare ad un microfono o per fare in modo che qualcun altro potesse farlo nelle condizioni migliori. Dopo aver portato la radio nella mia cameretta, su un treno e in un film, come fatto una volta con
Pina, Lorenzo e Vito con Rita Radio Express. Dopo la Rai e Ard. Dopo le Condorelli,
la Antonini,
la Senatore, la Cercato, Giorgio, Francesco Maria e il trio delle meraviglie (in ordine alfabetico) Alongi,
Brandolini,
Lolli. Dopo il Padrone del circo, Marocchinella, l'Uomo del Giappone, il vendemmiatore 'Nzulo, la Voce Misteriosa, il Notaio Cantamaglia e Vito lo Spermatozoo. Dopo aver lanciato emittenti che sono sopravvissute un solo giorno o che ancora vi tengono compagnia. Dopo aver piratato Radio Serena una notte d'agosto con Emiliano, Emanuele, Felipe e Daniele Diez. Dopo aver mangiato compost a Via XX settembre ed essere volato a Varsavia per la morte di Giovanni Paolo II.
Dopo un pomeriggio a Piazza di Spagna. Dopo aver camminato sulle macerie de L'Aquila e aver respirato l'aria fredda dei tetti delle fabbriche e dei carroponti...
Finalmente un po' di silenzio. Mi fermo a riprendere fiato. Che partano i titoli di testa.
Grazie a Peppe, a Enzo, a Marco.
Peppe altri non è che Peppe Pellegrino. Il cane da guardia della città di Marsala, il primo ad avermi mai messo in mano un registratore per andare a raccogliere voci incazzate in un quartiere degradato.
Enzo è passato alla storia come Enzo G. Baldoni, probabilmente uno degli uomini più curiosi vissuti a cavallo tra questo secolo e il precedente. Di certo il più grande tra i viaggiatori e i blogger.
Marco lo ricordano tutti come MarcoRossi, tuttattaccàto, un ragazzone "intero" che si è adoperato affinché imparassi delle regole importanti, non ultima come si scrive un giornaleradio.
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