giovedì 9 febbraio 2012
una serie normale di eventi eccezionali

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Nel fine settimana attesi eventi eccezionali.
Così titolava oggi, sinteticamente, Repubblica.it a chiosa delle parole del ministro Cancellieri, sullo stato di allerta per il maltempo in arrivo.
La sintesi - si sa - è sempre fuorviante: non so che titoli faranno quando arriveranno gli alieni o precipiteranno palle di fuoco dal cielo.
Tuttavia, approfittando del simpatico doppio senso, ho iniziato davvero a fantasticare su tutte quelle inusitate meraviglie che mi piacerebbe accadessero nel week end:
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- il ritiro della patria potestà a tutti quei coglioni metropolitani che (su consiglio di sindaci e protettori civili) montano le catene se la strada è solo leggermente grattuggiata di acquaneve zezza (la neve è altra cosa, ma evidentemente dopo decenni di settimane bianche a Rivisondoli ancora non l'hanno capito);
- uno scorbuto al glande (o alla patatina) per tutti coloro e codelle che prendono il SUV per fare 500 metri ed andare al vicino supermercato a svuotare gli scaffali, come se fosse in arrivo un'immane tempesta nucleare;
- una sincope immediata a quei camionisti/furgonari che girano per le autostrade con un carico di instabili lastre di ghiaccio sul tir, solo per far credere a tutti che vengono dalla tundra, salvo mettere a repentaglio la vita di chi li sorpassa;
- una guerra vera, quelle in cui si muore, a tutti quei generali dell'esercito che vogliono farsi pagare per mandare dei ragazzotti annoiati a spalare la porta di anziani e disabili nei paesini isolati.
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Purtroppo, l'unico evento eccezionale del week end sarà ritrovarsi ancora vivi, per un altro lunedì di lavoro.
Nessun incontro ravvicinato. Nessun meteorite.
Di 'sto passo ci estingueremo da soli.
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