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Putin censura BBC Radio

Continuano le ingerenze di Vladimir Putin che sembrano riportare l'Europa sul baratro della guerra fredda. Dopo aver riarmato la Russia, aver ripreso i voli bombardieri a lungo raggio e non aver mai risolto i problemi interni sul piano della democrazia, ha appena bloccato le trasmissioni in lingua russa del BBC World Service captabili sul proprio territorio.

Le trasmissioni radio Fm in lingua russa della Bbc non potranno più essere ascoltate in Russia, la cui autorità ha intimato al partner russo dell'emittente britannica, Bolshoye Radio, di rimuoverne i contenuti, pena la chiusura forzata.
Lo annuncia la stessa Bbc sul sito online, dove si precisa che già altre due radio russe sono state costrette a eliminare i programmi Bbc, che potranno ancora essere ascoltati sulle frequenze in onda media e lunga. La Bbc ha annunciato un ricorso in appello.

Un articolo del Guardian del 18 agosto spiega come non si tratti di un fatto isolato né casuale: “Bolshoye Radio era l’ultima stazione radio russa associata alla BBC. Lo scorso Novembre è stato colpito un altro partner, Radio Leningrado (…) e una seconda stazione, Radio Arsenal, ha terminato le trasmissioni a gennaio del 2007.” Si tratta dunque da parte del Cremlino dell’ennesima violazione dei diritti civili, dell’ennesimo bavaglio alla stampa libera, dell’ennesimo colpo all’opposizione democratica russa per isolarla dal mondo occidentale. Prosegue il Guardian: “La principale stazione radio liberale russa, Ekho Moskvy, uno degli ultimi media in Russia che critica regolarmente il Cremlino, ha affrontato problemi simili con le sue licenze di trasmissione”. Un diplomatico italiano ha così sarcasticamente commentato la simultaneità del volo dei Tupolev e del divieto per la BBC: “La Russia si sta avvicinando agli standard occidentali: per inquadrarli meglio nel mirino”.

Fonti: L'Occidentale e The Guardian



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