Alla fine, per pura curiosità antropologica, mi sono sentito su internet il discorso di Uolter Ueltroni.
E l'unica cosa che ho pensato è stata "Ma quest'uomo non ha altri sinonimi per dire DEMOCRATICO!?"
Una mezzorata di giri e rigiri di parole (neanche tanto) su concetti più vuoti di un frigo bielorusso.
L'ANTIFASCISMO, LA DEMOCRAZIA, la tradizione antifascista e poi di nuovo IL PARTITO DEMOCRATICO, la DEMOCRAZIA.
Ogni tre parole c'era un "democratico/democratica", roba che mi verrebbe quantomeno da diventare monarchico, oligarchico, situazionista, feticista, o qualsiasi altra cosa che non sia così ibrida e indefinibile..
Sono andato su un dizionario di sinonimi e contrari e ho visto che - effettivamente - è difficile usare termini diversi per definire quella cosa lì, la democrazia.
In effetti, si usano delle perifrasi: fautore/seguace della democrazia. Addirittura si consiglia di usare termini come "popolare", "libero" e considerando che l'antagonista dei democratici è un partito che si chiama Popolo della Libertà mi è venuto da ridere, perché quella vecchia volpe del Berlusca alla fine è riuscito anche a svuotare di senso parole che una volta avevano un significato.
Alla fine, dizionario dei sinonimi alla mano, in una società orfana di idee e di parole, in cui il leader può anche essere carismatico e scenografico, ma il domani resta senza ricette e risposte, penso che l'equazione grilliana per cui PD=PD-L sia giusta.
Ci sono solo due differenze:
1) Per quanto lobotomizzati, quelli che votano Berlusconi sono più di quelli che votano i suoi antagonisti, solo che non vanno in piazza.
2) Anziché Max Pezzali, Berlusconi avrebbe chiamato a cantare una qualche strafiga tipo Lola Ponce (al massimo Enzo Ghinazzi in arte Pupo).
Mentre attendo il concerto di Paolo Meneguzzi a Ceppaloni e di Nilla Pizzi alla Festa dei Cristiano Riformisti, diffido della democrazia, questo curioso abuso della statistica (Jorge Luis Borges).
Tanti auguri a ANTONYSEAS!!!!
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