giovedì 24 luglio 2008
In Svizzera ci si interroga sul trasferimento della RTSI a Comano
da ticinonews.ch
A Roma se ne parla da anni. Un mega centro dedicato alla Radio e forse alla TV dove riunire tutti quanti... in un maestoso mediacenter in zona Bufalotta... a me verrebbe un po' da piangere solo al pensiero di abbandonare il palazzone di Viasiàgo, il ministero della radio, il palazzo datato 1924...
Ma diamo un'occhiata oltrefrontiera dagli amici sfizzeri... Lorenzo Quadri, deputato in Gran Consiglio per la Lega dei Ticinesi (un partitello un po' razzistello per certi aspetti... ;-( ha a cuore che il trasferimento della RTSI non avvenga.. e per questo ha scritto un'interrogazione al Cran Consiglen di Staten.
"La
RTSI ha già commissionato e messo in cantiere i lavori per il
trasferimento della radio presso la sede TSI a Comano. In
considerazione delle tecnologie attuali, mal si comprende la necessità
di un simile trasloco. Altrettanto male si comprende, in fatto di
radio, l’apparentemente supina accettazione, da parte dei vertici RTSI,
della sparizione del segnale RSI dall’Italia. Sparizione che comporta
un rilevante danno – economico, istituzionale, turistico - per tutto il
Cantone. Il trasloco pone inoltre la domanda di cosa accadrà allo
stabile RSI di Besso, dal momento che nessun ente pubblico sembra
interessato ad acquistarlo.
Chiedo pertanto al Consiglio di Stato:
- Le delibere dei lavori per il trasloco radio verso Comano sono state effettuate tramite regolare concorso pubblico?
- Se no, in base a quali modalità sono state eseguite, e perché?
- Poiché a quanto risulta tra i firmatari della petizione anti-trasloco
figurano anche dei Consiglieri di Stato: come intende il CdS dare
valore effettivo a tali sottoscrizioni?
- Tali sottoscrizioni sono da intendersi unicamente come iniziativa
personale del (o dei) Consiglieri di Stato interessati, o sono
condivise da tutto il governo?
- Non teme il CdS che il trasloco possa avere conseguenze negative sotto il profilo occupazionale?
- Non teme il CdS che la conseguenza dell’”ammucchiata” a Comano e
probabile relativa riduzione del personale, possa essere la progressiva
esternalizzazione – magari anche a ditte estere - da parte della RTSI,
di compiti che fanno parte del mandato costituzionale? E’ intenzione
del CdS vegliare affinché ciò non accada?
- Pur nel rispetto dell’autonomia dell’azienda RTSI, non ritiene il CdS
di far notare l’inopportunità del trasloco che potrebbe provocare
sgraditi fenomeni di speculazione edilizia sullo stabile di Besso?
- Poiché la RTSI è finanziata con mezzi pubblici e svolge un servizio
pubblico, anche delicato, è intenzione del CdS chiedere di venire
tenuto al corrente sull’evoluzione dell’operazione trasloco, anche
sotto il profilo dei costi?
- E’ intenzione del CdS chiedere garanzie circa le future destinazioni
dello stabile radio? Ritiene il CdS plausibile e percorribile l’ipotesi
di trasformazione dello stabile radio in sede del Conservatorio della
Svizzera italiana? "
|