da QuoMedia
Nonostante le scuse, ora il direttore responsabile dello Zoo di 105 dovrà fare i conti con la legge poiché è stato denunciato per istigazione a delinquere dal Nucleo guardie zoofile dell'Enpa di Milano.
Il consigliere regionale Silvia Ferretto ha così commentato l'accaduto: " Il maltrattamento degli animali è un reato penale, è evidente che l'istigazione a commettere questo tipo di reato non può che costituire anch'essa un reato e il fatto che sia stato commesso utilizzando un mezzo di comunicazione di massa è ancora più grave e deprecabile".
La puntata di ripresa dello Zoo show di Radio 105 di lunedì scorso è stata di cattivo gusto tanto da far reagire non solo gli affezionati ascoltatori, ma anche i proprietari di rete che hanno momentaneamente sospeso show e conduttori.
Di tutto ci si sarebbe aspettati da Marco Mazzoli e dagli altri conduttori, ma non che parlassero di consigli tanto particolari riguardo agli animali: come infilare un petardo nelle parti intime di un gatto, come fare esplodere una rana con una sigaretta e via dicendo sul tema della tortura degli animali.
Davvero di cattivo gusto, tanto che molti ascoltatori hanno fatto sentire il loro dissenso inviando email e telefonando alla radio. Per riparare al danno mercoledì lo Zoo di 105 ha riparlato della questione con toni decisamente più moderati e ha intervistato alcuni presidenti di gruppi e associazioni in difesa degli animali, poi sul sito della radio è stato messo online un messaggio del conduttore del programma Marco Mazzoli: "Siamo finiti a parlare di gatti e nel tono scherzoso e idiota (tipico del programma) abbiamo involontariamente toccato un tasto molto delicato che ha fatto incazzare alcune associazioni animaliste e alcuni amanti degli animali, l'ultima cosa che intendevamo fare, ci dispiace molto. Purtroppo a volte non ci rendiamo conto di essere di esempio per molti giovani, ma noi scherziamo. In queste ore abbiamo avuto modo di parlare con diversi rappresentanti di varie associazioni, con cui ci siamo scusati e chiariti".
Intanto l'editore dell'emittente, Finelco, ha preso le distanze sottolineando la gravità dell'accaduto: "Salva la libertà di espressione degli artisti nella determinazione dei contenuti della trasmissione, l'editore sente il bisogno di condannare le affermazioni dei conduttori...Ai conduttori del programma è stata inviata una lettera di richiamo e altre sanzioni sono allo studio da parte dell'ufficio legale della nostra società. I conduttori stessi, una volta resisi conto della leggerezza e della superficialità delle proprie affermazioni, si sono impegnati a scusarsi personalmente e in questi giorni stanno contattando direttamente tutti coloro che si sono sentiti offesi da tali dichiarazioni".