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Nasce Associazione Radio Digitali

da alice.it

Nasce l'Associazione per la radiofonia in Italia con l'obiettivo di chiedere all'Autorità per le Comunicazioni interventi affinché siano emanate le regole per il settore e al nuovo Governo risorse pubbliche, in linea con la politica di incentivazione della tv digitale terrestre. L'associazione e' stata presentata questa mattina e vede tra i soci fondatori la Rai (tramite la controllata che si occupa di infrastrutture per la trasmissione RaiWay) insieme con gran parte delle emittenti radiofoniche private, nazionali e locali.

Compito primario dell'associazione è promuovere l'avvio e il pieno sviluppo pluralistico della tecnologia radiofonica digitale, supportando i lavori del tavolo tecnico creato dall'Autorità circa un mese fa, che tornerà a riunirsi dopodomani: ''Alla riunione - ha annunciato Francesco De Domenico, presidente di RaiWay e dell'associazione - chiederemo all'Agcom di varare subito la nuova regolamentazione per l'assegnazione delle frequenze, lo standard tecnologico da utilizzare, gli apparati di ricezione e quindi le licenze. Non è più tempo di sperimentazione: la radio digitale è pronta a partire''.

Accanto a quello delle regole, il problema centrale per lo sviluppo della nuova tecnologia sono le risorse: ''Siamo convinti - ha detto ancora De Domenico - che la transizione al digitale per la radio debba procedere, senza perdere tempo, con le stesse modalità utilizzate per la tv digitale terrestre, favorita e promossa da diversi governi. Credo che l'esecutivo che uscirà dalle elezioni farà un'operazione giusta se si comporterà in modo analogo nel campo radiofonico: c'è bisogno di risorse pubbliche, come testimonia l'esperienza degli altri grandi Paesi europei''.

Per la radio, ha sottolineato Sergio Natucci, segretario nazionale di RNA, ''non è previsto alcuno switch-off, cioè lo spegnimento del segnale analogico: il digitale sarà dunque un elemento aggiuntivo'', sia in termini di utilizzo dello spettro che di moltiplicazione dell'offerta e diversificazione dei servizi. Inoltre la radio digitale ''non darà servizi a pagamento di alcun tipo: il pubblico - ha aggiunto Natucci - potrà usufruirne gratuitamente e liberamente. Non è un dettaglio, in un mondo in cui si paga tutto''.

A testimonianza dell'impegno di Viale Mazzini, è intervenuto per un breve saluto il direttore generale Claudio Cappon: ''La Rai crede nel digitale ed è convinta che anche per la radio sia tempo per un salto di qualità, che confermi la tv pubblica in un ruolo di leadership accanto ad altri partner''. Oltre a collaborare con Autorità e istituzioni, l'associazione metterà a disposizione degli associati metodologie di prova di apparati e applicazioni e promuoverà iniziative di comunicazione e confronto.

Accanto a De Domenico presidente, i soci fondatori hanno eletto vicepresidenti Marco Rossignoli (coordinatore Aeranti Corallo e presidente Aeranti) e Eduardo Montefusco (presidente Rna) e consiglieri Stefano Ciccotti (amministratore delegato RaiWay), Luigi Bardelli (membro del comitato esecutivo Aeranti Corallo e presidente Corallo) e Fabrizio Guidi (Rna).

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