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Radio onda d'urto chiede i danni per il G8

da quibrescia.it

A distanza di sette anni dal G8 a Genova, sta proseguendo il processo contro 29 poliziotti, accusati di essere coinvolti nella sanguinosa perquisizione nelle scuole Diaz e Pascoli del capoluogo ligure la notte del 21 luglio 2001. Tra le parti civili che chiedono i danni c'é anche la storica emittente antagonista bresciana Radio onda d'urto, che con altre emittenti comunitarie italiane aveva fondato un circuito, Radio Gap, e trasmetteva dal centro delle proteste contro il vertice.

Gli avvocati di Radio onda d'urto hanno lamentato in aula nell'udienza del 26 settembre "la violazione della libertà d'informazione e la lesione dell'esercizio del diritto di cronaca, in quanto la violenta irruzione delle Forze di polizia nello stabile dove aveva sede la redazione di Radio Gap comportò un'interruzione delle trasmissioni durata circa quaranta minuti, impedendo lo svolgimento del servizio di informazione offerto". L'emittente ha quindi chiesto il risarcimento dei danni ai due funzionari che comandavano i reparti di polizia intervenuti, nonché del ministero dell'Interno, ritenuto civilmente responsabile dei danni cagionati alle parti lese.
Gli antagonisti ricordano che, nel processo, i poliziotti (tra i quali alcuni promossi negli anni ai vertici della polizia italiana) "devono rispondere di reati che vanno dalla perquisizione arbitraria alla violazione di domicilio, dal peculato alla violenza privata al danneggiamento". Tra di loro, anche "Nando Dominici, ex questore vicario di Brescia da poco trasferito ad altro incarico, per il quale i pubblici ministeri che sostengono l'accusa hanno chiesto la condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione".
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