
da
RaiNews24Il leader dei Radiohead Thom Yorke ha affermato alla Radio 4 della Bbc che far uscire il loro ultimo album solamente su Internet sarebbe stata una follia. Secondo il cantante, come riporta il sito online del canale britannico, l'80% della gente continua ad acquistare dischi e quindi era importante per la band avere "un oggetto".
L'album - che è stato finora disponibile, a partire da ottobre 2007, sul sito web del gruppo, ad un prezzo deciso dagli scaricatori, ha raggiunto anche i negozi, lunedì scorso, in versione "fisica", ovvero su cd e vinile. I primi dati sulle vendite, riportati da Music Week indicano il lavoro come il prossimo numero uno in classifica, anche se ha staccato solo di poco Beautiful World dei risorti Take That.
Come riporta la Bbc, Yorke ha affermato che il suo gruppo sarebbe stato "folle" a ignorare un'uscita "fisica" dell'album, distribuito da XL Recordings. "Non volevamo sostenere che 'tutto è finito tranne Internet' e che 'Internet è il futuro'" ha detto Yorke alla Bbc. "Per noi è davvero importante avere anche un artefatto, come lo chiamano: un oggetto". Il loro settimo album fatto in studio è il primo ad uscire in modo indipendente dopo 16 anni di collaborazione con l'etichetta Parlophone della Emi.
Secondo il giornale britannico la decisione di far pagare ai fan una cifra decisa da loro per scaricare il disco, ha reso l'operazione una delle più discusse del 2007. "Abbiamo una giustificazione morale per quello che abbiamo fatto nel senso che le grandi case discografiche e la grande infrastruttura dell'industria musicale non permettono agli artisti di comunicare direttamente con i loro appassionati e inoltre si prendono anche tutti i soldi".
Yorke ha smentito i dati che parlavano di circa 1,2 milioni di download durante la prima settimana di disponibilità ma si è poi rifiutato di fornire altre cifre. "E' tutto senza senso e tante grazie. Solo noi sappiamo com'è andata. E' stata una bella sorpresa, abbiamo fatto bene a muoverci così". Secondo uno studio realizzato da una società di analisi più della metà di chi ha scaricato i brani aveva poi deciso di non pagare nulla.