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DDL GENTILONI/ PER TV PRIVATE (FRT) E' GIA' SUPERATO E INADATTO

da notizie.alice.it

Roma, 22 gen. (Apcom) - Il ddl Gentiloni che riforma il sistema tv 'sembra ormai superato e in evidente contrasto con le esigenze delle imprese di poter operare in un mercato aperto, dinamico, concorrenziale e meno bloccato'.

E' questo il duro giudizio sulla normativa all'esame del Parlamento formulata da Filippo Rebecchini, presidente della Federazione Radio Televisioni, l'associazione che raggruppa le tv private nazionali e locali, comprendendo i 'big' Mediaset e Sky e le piccole tv territoriali.

Rebecchini non ha risparmiato critiche al provvedimento, 'incentrato sostanzialmente su una dismissione di reti e una successiva assegnazione di frequenze in analogico'. Per la Frt, la via maestra per aprire il mercato resta 'l'obbligo di cessione del 40% della capacita' trasmissiva a fornitori terzi', gia' previsto nella legge 66 del 2001: una cessione che 'dovrebbe realizzarsi con modalita' stringenti e con un controllo costante sui prezzi e sulle condizioni di accesso'. L'Frt 'boccia' anche l'altro pilastro del ddl Gentiloni e cioe' il limite del 45% alla raccolta pubblicitaria, che 'andrebbe ad intervenire solo su chi, nel mercato tv, attinge a tale risorsa in via esclusiva' e cioe' Mediaset. E' fondamentale, invece, che le eventuali misure introdotte 'salvaguardino le dimensioni delle imprese' e non siano 'ispirate a criteri di penalizzazione'. Inoltre il possibile ingresso di nuovi operatori 'spaventa le tv locali, perche' comprimerebbe le gia' scarse risorse del settore'.

Rebecchini ha infine ricordato che la Frt ha presentato ricorso al Tar contro il bando lanciato dal ministero delle Comunicazioni per assegnare delle frequenze 'libere' alle tv nazionali, definendo 'inammissibile l'esclusione delle emittenti locali'. Si tratta della prima gara del genere in Italia che assegna con procedura competitiva frequenze tv.

Elogi, invece, anche al ministero per la conclusione della trattativa sulla redistribuzione delle frequenze tv per il definitivo passaggio al digitale in Sardegna. Per Rebecchini la collaborazione tra le parti che ha consentito di raggiungere un accordo per la pianificazione delle frequenze in Sardegna in vista dello spegnimento definitivo del sistema analogico.

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