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L'autoradio estraibile non passa mai di moda!

da lastampa.it

Domanda facile e risposta non scontata: sapete quanti italiani nel 2007 hanno scelto un impianto audio non fornito direttamente dal costruttore? Direte voi: pochissimi, sono finiti quei tempi. Con gli impianti integrati in vettura ci siamo definitivamente liberati dai furti e dalle passeggiate con l’autoradio estraibile in mano. Errore.

Nel 2007, secondo la Gfk, società tedesca specializzata sui dati di vendita nel settore «elettronica di consumo», sono stati ben 1,2 milioni gli italiani che hanno comprato separatamente dall’auto l’impianto audio. I motivi? Semplicissimi: prezzi più attraenti e, soprattutto, la possibilità di poter montare in vettura l’ultima tecnologia disponibile.

Non è una prerogativa italiana, per la verità, ma di tutti i mercati europei. E non è dettata da una volontà legata esclusivamente al risparmio. Come accade per i cellulari, l’evolversi rapidissimo della tecnologia è il vero motore di questa tendenza. Se infatti si acquista un’auto con almeno due anni di vita si ha, il più delle volte, un impianto già superato. Non così se la si dota di un sistema acquistato separatamente. Un esempio? Alla radio con Mp3 si sta affiancando quella con Sd card, che manda in pensione il caricatore Cd.

Attraverso l’utilizzo della stessa card in dotazione alle macchine fotografiche digitali dell’ultima generazione, si possono immagazzinare a basso costo quantità incredibili di colonne musicali; oppure grazie alla tecnologia Bluetooth si può avere, con la radio, anche un impianto vivavoce per il telefono a costo assai ridotto. Un esempio pratico? Con 299 euro si può comprare Hamburg MP 68, radio con telefono appena lanciato da Blaupunkt. Quando si entra in auto, il telefono si collega direttamente con la radio, la rubrica viene visualizzata sullo schermo, mentre le casse servono come altoparlanti vivavoce e c’è una pratica tastiera per evadere ogni funzione. Ma il futuro dove porterà? Mario Gavagni, direttore di Bosch Car Multimedia: «Il prossimo passo sarà quello della generazione di impianti che interagiranno direttamente con la vettura: si arriverà a sistemi che avvertono quando si deve affrontare una curva, consigliando perfino la velocità ideale da tenere. È un’evoluzione dei navigatori, ma avremo inoltre sistemi molto sofisticati che preannunciano la segnaletica stradale».

Questi sistemi di informazione multimediale sono in fase avanzata di sviluppo e, se montati di serie dal produttore dell’automobile, si potranno leggere addirittura sul parabrezza, grazie alla tecnologia dell’Head Up display. Nel tempo potranno interagire anche con l’Abs, con il controllo di stabilità e con gli altri dispositivi della vettura per garantirsi una maggiore sicurezza sulla strada. Dalla radio a un vero e proprio «computer», il passo è breve e già a settembre si potrebbero vedere importanti novità. Il mercato della radio ha ancora molto da dire.
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