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La radio scopre lo sport dei dilettanti: "Tutto il calcio" in diretta dalla serie D
<B>La radio scopre lo sport dei dilettanti<br>"Tutto il calcio" in diretta dalla serie D</B> da repubblica.it

ROMA
- Dal famoso urlo "clamoroso al Cibali", al provocatorio "clamoroso a Figline". La storica trasmissione radiofonica "Tutto il calcio minuto per minuto" ha deciso di celebrare oggi lo stop ai campionati imposto dalla Figc dopo la morte di Gabriele Sandri e la passata domenica di violenza seguendo la serie D. Una scelta, spiega Riccardo Cucchi, una delle voci più apprezzate in radiocronaca e caporedattore della redazione sportiva del Gr, "fatta con la speranza di poter vedere se esiste un calcio migliore".

"Vogliamo vedere - dice ancora Cucchi - se si riesce, magari andando nei campi di periferia dal Nord al Sud d'Italia, a trovare il calcio di una volta, quando la gente andava allo stadio soltanto per divertirsi e dove magari non ci sono tutti i riflessi negativi di oggi diamo un po' di spazio al calcio dei dilettanti per vedere se si può pensare, ripartendo da lì, ad un calcio diverso; per aprire una finestra su realtà che spesso sono ignorate dai grandi mezzi di informazione, dove non arrivano gli ingaggi milionari, dove non ci sono dirette televisive, dove la gente va allo stadio per divertirsi con la famiglia, con i bambini, senza grandi spiegamenti di polizia".

In realtà anche il cosiddetto "calcio minore" ha spesso dato prova di essere malato tanto quanto quello professionistico. Non a caso una delle ultime vittime, prima di Gabriele Sandri e dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, è stata Ermanno Licursi, 40 anni, dirigente della Sammartinese, squadra di terza categoria, morto in seguito a una rissa tra dirigenti e giocatori. Cucchi resta convinto però che la diretta dal campionato di Eccellenza possa essere un segnale positivo.

"Tra l'altro - continua - abbiamo messo in trasmissione anche uno dei campi più pericolosi della serie D, quello del Cosenza Turris, la cui tifoseria è stata punita dall'Osservatorio e non può andare in trasferta: non volevamo dare l'impressione di proporre solo l'immagine del calcio 'buono'. Qualche problema esiste anche in serie D, visto che a Cosenza ci sono più poliziotti che altrove. Oltre a guardare la partita chiediamo ai nostri colleghi di raccontare l'atmosfera sugli spalti di questi incontri 'campanile contro campanile'. Tra le partite che abbiamo scelto c'è anche il derby, divertente, tra Figline Valdarno e Armando Picchi Livorno, un derby tutto toscano. Le radiocronache sono intervallate da interventi di ospiti con cui riflettere sul calcio che vorremmo un po' tutti, diverso da questo".

E consapevoli di essere sotto i riflettori della stampa nazionale grazie allo stop delle serie maggiori, i tifosi della D hanno colto l'occasione per farsi notare. "La pena di morte esiste solo per gli ultras", recitava un grande striscione comparso oggi a Trento durante la partita contro il Voghera. Un solo striscione con la scritta "Giustizia per Gabriele" è apparso oggi allo stadio "Pinto" di Caserta, in occasione della partita Casertana-Paternò, del girone I della serie D. A Pomigliano, invece, dove si è disputata la sfida tra squadra locale e il Barletta, dagli spalti sono stati urlati ripetutamente slogan e insulti contro la polizia.
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