da rai.it
"Credo che stiamo andando verso un periodo in cui è probabile che
potremo assicurarci i migliori talenti per meno di quello che siamo
riusciti a fare negli anni passati". Il direttore dell'emittente di
Stato britannica, Mark Thompson, assicura che lo scandalo del volgare
scherzo telefonico costato la sospensione a due comici della radio non
c'entra: ma a nessuno è sfuggita la coincidenza con la decisione di
tagliare gli stipendi delle star.
La telefonata piena di parolacce e allusioni sessuali andata in onda
in fascia protetta ha scatenato le proteste di pubblico e politici che
hanno cominciato a fare pressione sulla Bbc perché riveda al ribasso i
costosi rapporti con i protagonisti degli show più seguiti.
Sotto il fuoco incrociato, Mark Thompson ha annunciato che "si va
verso un periodo in cui sarà probabilmente necessario continuare a
garantire il miglior intrattenimento possibile, ma a costi inferiori
rispetto a quelli pagati fino ad ora".
Ingaggi in discesa
"E' un momento piuttosto
difficile", ha detto Thompson proprio durante uno show di Bbc1,
"l'inflazione galoppa piu' velocemente di quanto sia cresciuto il
canone, la vendita degli spazi pubblicitari è più difficile e per
questo stiamo rivedendo le spese per capire dove possiamo risparmiare".
Il messaggio è chiaro: le star della tv pubblica non potranno più
contare su un trattamento privilegiato rispetto a quelle delle
emittenti private. "Il mercato sta cambiando" ha detto Thompson, "e
ogni anno guardiamo con attenzione a come cambiano i salari delle star
nelle tv e nelle radio private così da chiudere gli accordi migliori".
Avvertimento
Il ministro della Cultura Andy Burnham, citato da The Times,
si era rivolto al presidente della Bbc Trust, Michael Lyons, dicendogli
che l'emittente dovrebbe mostrare "sensibilità verso ciò che sta
succedendo al pubblico" e imparare a non strapagare i suoi conduttori o
si vedrà tagliare buona parte dei suoi 3,4 miliardi di sterline di
fondi pubblici all'anno.
Superstar
Secondo il governo britannico, la
crisi economica avrebbe scatenato l'ostilità della gente verso
presentatori d'elite come Jonathan Ross. A Ross, 47 anni e un contratto
triennale da 18 milioni di sterline, la settimana scorsa è stato
sospeso lo stipendio per tre mesi per la telefonata oscena fatta in
diretta al comico Andrew Sachs durante un programma della Radio 2.