venerdì 25 luglio 2008
Radio di partito: Scilipoto (Idv), si facciano i controlli e si cambi regime
da imgpress.it
In questi giorni si sta lungamente dibattendo delle sorti delle radio e delle TV che godono di ingenti rimborsi statali per trasmettere. In alcuni casi si tratta di piccole eccellenze dell'informazione su temi poco trattati dai media main stream, in altri si tratta di vere e proprie aziende dai bilanci dopati, che in pochi anni hanno potuto effettuare investimenti impensabili per una qualsiasi impresa editoriale, compiere enormi sprechi e riempire le tasche (private) di editori senza scrupoli.
In questi ultimi tre anni ho avuto modo di conoscere in modo diretto entrambe queste tipologie editoriali, e il mio pensiero in merito è più che trasparente: MORIRANNO TUTTI!
Esce oggi questa riflessione ad alta voce dell'On Domenico Scilipoti. L'articolo pubblicato non ha per me un valore politico in senso stretto. E' solo una riflessione ad alta voce, anche per me.
Come neoparlamentare, inizio ora a comprendere alcuni
meccanismi del Palazzo come quello, inquietante, di farsi garanti di
movimenti politici, sconosciuti sul territorio e ai più, ma che vedono
così ben finanziate, a spese dello Stato, le loro emittenti
radiofoniche o televisive" dichiara l'on. Domenico Scilipoti in
riferimento all'articolo pubblicato oggi su il settimanale Panorama dal
titolo "Prendi i soldi e trasmetti" e si chiede "Ma è davvero legittima
questa possibilità? È davvero possibile che basti la dichiarazione di
un solo parlamentare per legittimare un movimento politico e far si che
questi abbia un sacco di soldi per una radio o una tv che nessuno
conose e che forse, come ebbe a segnalare sempre Panorama alcune
settimane or sono circa l'emittente Libera TV, neppure trasmette? Ora -
prosegue Scilipoti - va da se che Radio Radicale, citata da Panorama,
assolve da quando è nata un indubbio compito di informazione sui lavori
parlamentari e ha una diffusione nazionale con ascolti certificati, ma
le altre emittenti? In più il settimanale sembrerebbe ora sostenere la
tesi per cui su tali finanziamenti non ci sono controlli e che neppure
i deputati interpellati sembrano ricordare l'esistenza dei movimenti
politici che hanno dichirato di rappresentare alla Presidenza della
Camera. E' per questo che mi chiedo se tutta la faccenda non vada
ripensata nell'ottica di una maggiore trasparenza che permetta, a chi
ne ha la facolta' ed il potere, di effettuare le dovute verifiche al
fine di non dissipare ingenti risorse economiche che - conclude
Scilipoti - potrebbero essere destinate ad altre e ben più meritevoli
iniziative che non a mezzi di informazione che, di fatto, sono
sconosciuti o non hanno mai iniziato a trasmettere".
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