da net1news.org
"A rischio anche le registrazioni radio dei processi. Il dibattimento
non c'entra nulla con le intercettazioni telefoniche, né c'entra nulla
con la fase istruttoria". Tuona Bordin di Radio Radicale. Ben 9773
processi registrati in anni di cronaca senza filtri, senza veline,
integralmente per far conoscere e deliberare. Un'archivio, quello on
line disponibile a chiunque, che fa invidia anche alla tv di Stato.
L'ultima registrazione di un processo disponibile on line, sul sito di
Radio Radicale, in ordine cronologico è quella relativa all'esame del
maresciallo Brancaccio durante l'udienza del 28 maggio nel processo
Parmalat/Parmatour. Tutto il processo su calciopoli e, scendendo
indietro nel tempo e nell'archivio, il processo per la scalata della
Banca Antonveneta, il processo Cusani, quello per l'omicidio Dalla
Chiesa. L'ultimo della lista o il primo in ordine di tempo è il processo
Margherito e risale al lontano 15 settembre del 1976. Il processo a
Giulio Andreotti e tutto il resto nell'archivio rappresentano la storia
di questo Paese. Sono oltre trent'anni che Radio Radicale ci ha
consentito di conoscere e farci un'opinione più dettagliata di quella
che altrimenti avremmo potuto farci con la sola televisione e la sola
carta stampata. Radio Radicale, sin da quando fu fondata, è stata
concepita nell'ottica di far conoscere integralmente i fatti: la radio
dei processi e la radio del parlamento. Organo della lista Marco
Pannella e proprio per questo la radio di tutti i partiti.