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il sud nel sud
Una delle cose più sacrosante nella vicenda della guerriglia urbana di Rosarno l'ha detta il Ministro dell'Interno Maroni.
Il problema è l'eccessiva tolleranza.

In effetti, sembrava anche a me che 'sti poracci di extracomunitari (lavoratori) potessero tranquillamente tollerare oltre.

Puoi sopportare molte cose:
- la tristezza (impensabile per ognuno di noi) di dover abbandonare il tuo paese, una moglie, una madre;
- la rabbia verso i trafficanti d'uomini, gli scafisti, quelli a cui dai tutti i tuoi risparmi e ti lasciano ad aspettare per settimane su una spiaggia nordafricana;
- la paura per la traversata in mare;
- l'orrore per i compagni morti;
- lo sconforto per i respigimenti;
- l'indifferenza della gente, nelle città che attraversi;
- la fatica del lavoro (raccogliere arance a 20 euro al giorno);
- la vergogna di vivere in baraccopoli da cui anche i ratti di fogna fuggirebbero.
- l'umiliazione di non poter nemmeno tornare indietro, perchè nel frattempo hai contratto debiti e non hai i soldi nemmeno per un piatto caldo.

Quando poi capita che ti sparano pure addosso, allora può succedere che - come nel caso della rivolta di Villa Literno - capisci
di aver fallito anche il più meschino dei sogni: essere un uomo.

Dalle mie parti si dice "Scine ca scine ma ca scine 'ntutt!"*
Significa che "quando è troppo, è troppo!"
scontri a rosarno da Repubblica

città di cartone rosarno

Lester lo dice sempre: l'unica cosa che puoi perdere quando non hai più niente da perdere è la pazienza.

Macchine per abitare

Macchine per abitare.

Villa San Giovanni (Rc)
Visuale mattutina dall'imbarco dei traghetti per la Sicilia (stazione dei carabinieri)
cesso moderno
...Poi c'è un altro sud.
Ci sono le curve che da Sella del Contrasto scavalcano i Nebrodi e da Mistretta scendono a Nicosia, fino agli affacci sull'Etna.
Pale eoliche.
Campanacci di mucche sornione al pascolo.
Io - Chisciotte della Mancia - e Lester - Sancho (con molta) Panza- reduci dal Natale e in attesa del Capodanno, ce ne stiamo u
na mattina al bar.

A 1000 metri, 20 gradi, un paio di scarpe nuove e un dolce del '500, che nessuno mangia più.

Poi c'è Nicuzza...
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