Riceviamo e pubblichiamo. (About Rock FM)
Vorrei con la presente portare la Vs. attenzione sull'imminente
chiusura di una radio che da 18 anni trasmette da Milano musica rock e
programmi basati sulla
stessa.
Trattasi dell'emittente locale Rock FM, che, a pareri unanimi di
ascoltatori e artisti, è da sempre la stazione di riferimento per i
generi musicali legati al
rock.
Dal 1990, i vari DJ che si sono susseguiti nella conduzione dei
programmi hanno sempre dimostrato che la passione e la preparazione
professionale vanno ben oltre alle belle voci ed alla simpatia che
possono entusiasmare il pubblico delle innumerevoli radio commerciali
presenti in
Italia.
Gran parte dello staff è attivo sull'emittente dagli "albori" di questa attività.A
dispetto della scarsa copertura e della quasi totale assenza di
pubblicità, la radio è rimasta "on air" per 18 anni, senza mai perdere
il consenso del suo affezionato pubblico, forse considerato "di elite"
e poco redditizio, ma sempre presente e
riconoscente.
I numeri parlano di più di 600 mila ascoltatori settimanali, distribuiti nelle sole 13 province raggiunte dal
segnale.
Il 19 marzo, dai microfoni di Rock FM è arrivato agli increduli
ascoltatori il messaggio che annunciava la volontà dell'editore di
chiudere la
radio.
Non di vendere, non di cedere, non di cambiare, non di rinnovare: semplicemente di chiudere.
L'editore in questione è Monradio, società che fa capo al gruppo Mondadori.
Il segnale verrà spento alle 18.00 del 31 maggio.
Da quando la brutta notizia ha preso a girare, è nato un sito
internet parallelo a quello ufficiale, nel quale si riuniscono
quotidianamente i DJ e gli ascoltatori, in uno scambio di opinioni e di
idee, per la maggior parte indirizzate alla sempre meno probabile
salvezza
dell'emittente.
Tra le tante, quella che probabilmente è tra le più degne di nota
è un videomessaggio girato durante un concerto della Rock FM All Stars
Band (che vede parte dello staff tra i suoi componenti), postato su
Youtube il 12 maggio e indirizzato al chitarrista dei Queen Brian
May.
Meno di 24 ore dopo, sul sito del musicista inglese è apparso per
risposta un messaggio di solidarietà, firmato dallo stesso "Dr.
Bri".
Per il giorno della chiusura (che avverrà dopo una diretta di 24
ore di musica e ospiti speciali) è in programma un grande raduno sotto
la sede di Rock FM, in via Locatelli 1, a Milano, dove si riverseranno
tutti gli ascoltatori che vorranno dare un grande ultimo saluto (che
tutti sperano sia un arrivederci) agli amici (perchè è questo che sono
diventati in tanti anni)
DJ.
Ritengo che l'argomento, sebbene non coinvolga l'intero paese,
possa essere di grande interesse sia per coloro che sono al corrente
della vicenda e che ne vorrebbero conoscere i retroscena, sia per dare
una panoramica generale sull'argomento anche ai lettori non
direttamente
interessati.
Il motivo di questo mio messaggio è proprio chiedere aiuto ai
giornalisti (mai come in questi giorni criticati per la sensazione di
mancanza di libera informazione che serpeggia in parte dell'opinione
pubblica) a portare l'evento all'attenzione dei più, e di produrre
un'inchiesta che metta in chiaro i veri motivi che porteranno una
colonna portante del rock in Italia a crollare
inesorabilmente.
In alcuni casi, viene menzionata la legge Gasparri, che a quanto
pare, non consente ad un editore di possedere sia una radio locale (in
questo caso Rock FM) sia un network nazionale (Radio
101).
Ringraziando per l'attenzione, riporto di seguito alcuni link che potrebbero risultare interessanti
sull'argomento:
http://www.radiorockfm.com (sito web
ufficiale)
http://www.rockfamily.it (sito web alternativo che riunisce "La Famiglia": DJ e ascoltatori -ad oggi, 1419 utenti
registrati-)
http://www.youtube.com/watch?v=LGpW6LUeTPY (videomessaggio a Brian
May)
http://www.brianmay.com/brian/brianssb/brianssbmay08a.html#12 (risposta di Brian
May)
Gabriele Bertoldi