Il direttore e l’editore dell’emittente locale ‘Radio Shabelle’ sono stati arrestati dalle forze per la sicurezza nazionale. Lo riferiscono radio e quotidiani aggiungendo che Abdirashid Omar Qase e Abdi Mohammed Ismail – rispettivamente direttore ed editore di una stimata e riconosciuta voce dell’informazione somala – sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni e interrogati riguardo ad alcuni servizi trasmessi dall’emittente.
In particolare, i servizi in questione riferivano che il presidente Sheikh Sharif Ahmed non aveva potuto visitare la linea del fronte a Mogadiscio dopo che il suo convoglio era stato pesantemente attaccato dagli ‘Shebab’. La questione della sicurezza nella capitale somala resta un punto dolente per l’amministrazione. Ieri, il segretario generale della regione di Benadir ha detto che il mercato di Bakara, principale snodo commerciale della capitale “è diventato un mattatoio in cui decine di civili innocenti perdono la vita”. Il mercato, le cui attività sono sospese da circa un mese, è stato spesso in passato epicentro di combattimenti tra soldati e insorti anti-governativi. I cittadini denunciano che la sua chiusura ha provocato una aumento esponenziale dei prezzi dei beni di prima necessità nelle ultime settimane.
Sul fronte politico, intanto, i ministri hanno approvato l’estensione del mandato del governo federale di transizione per un altro anno. Il voto del consiglio, di fatto, prolunga il mandato dell’esecutivo fino all’agosto 2012 in un clima di strisciante crisi istituzionale aperta dalla decisione del parlamento di estendere l’attuale legislatura di tre anni. Una mossa bollata come “anticostituzionale” dal presidente Sheikh Sharif Ahmed e dal primo ministro Mohammed Abdulahi Mohammed.
Ma il vero scontro istituzionale, riferisce l’emittente ‘Radio Shabelle’, si consumerà in occasione delle prossime elezioni presidenziali, in agosto, quando il presidente del parlamento Hassan Sheikh Aden cercherà di far succedere un ‘suo’ candidato alla guida del paese.
In vista della scadenza elettorale, Sheikh Aden ha annunciato la creazione di un comitato responsabile di organizzare lo svolgimento del voto che si terrà, per ragioni di sicurezza, nella sola capitale Mogadiscio. “I membri della comunità internazionale monitoreranno il voto” ha detto il presidente del parlamento, che non ha ancora confermato le voci relative ad una sua candidatura.