Oltre un italiano su cinque (22%) usa il proprio cellulare per
ascoltare la radio. Il dato emerge dal Rapporto Iem della Fondazione
Rosselli diffuso oggi in occasione del Summit sull'industria della
comunicazione, secondo cui la percentuale distingue il nostro dagli
altri Paesi europei: a fruire del mezzo radiofonico via telefonino è il
13% dei francesi, il 14% dei tedeschi e il 18% dei britannici. Rispetto
alle altre nazioni prese in esame, inoltre, la radio in mobilità in
Italia soffre meno il distacco dall'Mp3. Dal rapporto sull'industria
della comunicazione in Italia, infatti, emerge che le canzoni in
formato digitale vengono ascoltate sul cellulare dal 27% degli
italiani, soltanto il 5% in più rispetto alla radio. La forbice è al 6%
nel Regno Unito, al 9% in Francia e addirittura al 13% in Germania.
L'Italia si caratterizza poi per l'influenza positiva che Internet ha
avuto sulla fruizione della radio. Sempre in base ai dati nel rapporto,
il 20% degli intervistati ha dichiarato di ascoltare di più la radio
tradizionale dall'avvento del web, contro il 16% che la ascolta di
meno. Il trend è inverso negli altri Paesi: il 22% dei tedeschi, il 21%
degli inglesi e un francese su tre hanno diminuito la fruizione, a
fronte di un 14-15% che l'ha aumentata.