l'odio
l'odio
Ovvero, a chi farà più male quella statuetta in faccia?

Gli strateghi della resistenza governativa non aspettavano altro.
Qualcuno lo ha già scritto (e Marco Travaglio non poteva dirlo meglio nel suo Passaparola odierno): prima di quella fatidica ora (le 18e25 di domenica 13 dicembre - Santa Lucia) era evidente a tutti che Silvio avesse Saturno contro
...I processi, le accuse dei pentiti, le imbeccate di Fini, i rimproveri di Napolitano, la sensazione numerica che i suoi famosi sondaggi fossero più creativi di tutta la finanza tremontiana... 
Il singolo e occasionale gesto di uno che non ci sta tanto con la testa - un souvenir meneghino scagliato contro il Cavaliere - è forse il più grande favore che si potesse fare al governo Berlusconi. 
Da subito, sotto la sindone insanguinata dell'Ecce Homo arcoriano, i vari Capezzone, Bondi, Cicchitto &Co. hanno additato i reali mandanti dell'insano gesto.
Eccoli i Cattivi! Le Forze del Male, se ancora ne occorresse una prova: i Di Pietro, le Bindi, le Sinistre...Tutti quei "sinistri figuri", compresi quelli che anche solo per un momento hanno pensato alla fine politica del condottiero.

Sì, la statuetta di Tartaglia farà più male a noi comuni cittadini che non a chi se l'è presa materialmente in faccia.
Assisteremo nei prossimi mesi al ricatto di tutti gli innumerevoli lacchè del Cavaliere, che in nome dell'abbassamento dei toni, sotto l'effigie delle vittime, continueranno a gridare ancora più forte, annulleranno ulteriormente le fonti di critica e avranno la scusa buona per approvare le solite leggi ad personam e assecondare ogni legittimo impedimento del Premier a governare questo Paese fuori dagli slogan e dalla propaganda.
Già Maroni prende di mira la Rete, la vera forza d'opposizione a questi signori, in questa povera patria.

Oggi, Silvio ha dichiarato che "l'amore vince" (una frase alla Moccia, forse il titolo di un romanzo di Susanna Tamaro).
Strano, perché se in Italia è esistito (ed esiste) un Partito dell'Odio quello è proprio il Partito delle Libertà, figlio ed erede di Forza Italia.
L'analisi linguistica dei discorsi berlusconiani (dal 1994 ad oggi) evidenzia come il leader abbia fatto ampio ricorso alle categorie della contrapposizione tra un Noi (sano, giusto, buono) e un Loro (cattivo, in malafede, malato). Chi vota a sinistra è un coglione, coloro che indagano su di lui toghe rosse, magistrati deviati, pazzi ed eversori.
Le Forze del Bene contro quelle del Male.
Se una signora (la Bindi) neanche troppo estremista sostiene idee opposte alle sue è una "più bella che intelligente".
Fino a qualche settimana fa evocava "la guerra civile". Il suo più fedele alleato (Bossi) non più tardi di 2 anni fa parlava di "fucili da imbracciare".
qui trovate un buon inventario di insulti, altro che Ammoooore...
 così

Solo chi non ha memoria (o chi è in malafede) può credere alla favola nera di questo natale 2009.
Insomma, chi è senza peccato scagli il suo souvenir!

[...ma stia ben attento a sbagliare mira...]
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