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partiti democratici (3) - climi d'opinione

la musica oggi è "refrigerio"

Vignetta democratica 3

Eccola...Da guardare dritta in faccia, l'estate 2007.
Pare che il punto più caldo dello stivale sia nel mezzo. D'altronde, si sa, il caldo sta sempre nel mezzo.
E a Pescara ci sono 40 gradi.
Sulle lande adriatiche schiere di autoctoni con le infradito Hawaianas brindano alla news con happy hour acquatici a base di Pecore&Champagne Veuve Clicquot.
Si narra che i gabbiani si squaglino in volo e che ieri una bagnante si sia bagnata a tal punto da evaporare al sole, lasciando a terra solo una pozzanghera di Ambra Solaire diluita in acqua. L'ha riconosciuta l'ex ragazzo per via del filo interdentale che utilizzava come perizoma.
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Qui a Roma, invece, scene di folle ordinarietà (
impossibile non pensare alla fronte pralinata di Michael Douglas in "Falling Down").
La vita assume le fattezze di una corsa da un locale climatizzato all'altro. Diventa una sorta di intervallo tra un condizionatore e una doccia.
I vecchietti vagano come comparse d'un film di Romero tra gli scaffali dei supermercati.
Non devono comprare un cazzo (vista la loro pensione), ma restano a fissare attoniti le etichette dei detersivi (tanto per guadagnare un po' di tempo) e non tornare a rischiare l'infarto sull'asfalto o in un 30 metri quadri di borgata.
Intanto, i romani (idealtipo weberiano dell'italiota) se ne stanno chiusi e "attuppati" in tangenziale, come biglie nei giochini dei bar, uno per macchina...
Li guardo...UNO (e solo UNO) per macchina. Li vedo messaggiare con frenesia calcolata, diagnosticando a mogli/fidanzate/clienti le ore che impiegheranno per percorrere 1 chilometro.
Non credo che a Milano avvenga diversamente.
A Napoli è il contrario, in uno slancio estremo di tutela ambientale i cittadini - a partire dai giovanissimi - vanno in 3 in motorino. 
Nella Capitale, solo i più socialisti sono in coppia, ma ognuno parla al cellulare con qualcun'altro chiuso in un'altra automobile qualche ingorgo più in là.
Se vedi una macchina con 3 o 4 persone puoi stare certo che sono suore tirchie (o famiglie di calabresi che portano dosi di 'nduja ai figliocci universitari).  
Sopravviviamo in città in cui anche il più insignificante dei bambinetti pariolini è munito di automobilina e di un ridicolo taglio di capelli alla Oasis.

Ci sono 2 emergenze in questi giorni:
l'acqua e il sangue.
Sprechiamo la prima, ci teniamo tutto per noi il secondo.
E' questa la cifra dell'egoismo che ci porta a pensare che ognuno di noi sia un mondo che si basta da solo. Che potrà sempre vivere in questa abbondanza, chiuso nella sua scatoletta come un tonno con l'I-Pod.

Non esiste sviluppo sostenibile. Nessuno di noi chiederebbe a un vecchio malato di reggere sulle sue spalle cinquanta giovani sempre più robusti.
L'unica soluzione è la dismissione. De-svilupparsi, più che progredire, tra(n)sgredire la nostra natura di animali al tramonto. 

A proposito di gente che "si fa i cazzi suoi" a discapito del prossimo:
mi diceva Lester Galloway che è tornato con onore a servire il patrio suolo quel senatore cinese che qualche mese fa si era dovuto dimettere perchè aveva sfruttato un'ambulanza pubblica per superare un ingorgo e raggiungere in tempo lo studio televisivo in cui sarebbe stato protagonista di una memorabile intervista.
L'ancora gagliardo servitore dello Stato sostiene oggi di tornare in politica perchè in questi mesi ha ricevuto migliaia di richieste (e di sms) da parte di imploranti cittadini elettori.

Meraviglie del Progresso e della Tecnologia più evoluta!
Il cerchio si chiude sempre.
Ecco cosa avevano da messaggiare tutti quegli idioti in tangenziale!

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