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La Cosa 3. Forme, colori e (soprattutto) identità del PD
 logo PD Mirarchi
uno dei loghi disegnato (ironicamente) da Raffaele Mirarchi.
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Qualche mese fa, con una certa preveggenza, sulle pagine web di SocialDesignZine, veniva lanciato agli utenti un concorso per disegnare il nuovo logo del nascente Partito Democratico.
Per ammissione della stessa redazione di SDZ: "
L'ipotesi di sottoporle a Walter Veltroni era quella su cui avevamo lanciato la nostra iniziativa, andata avanti, lo avevamo già rilevato, tra alti e bassi, sopratutto perché le risposte giunte su Sdz erano state, secondo noi insufficienti, o ambigue, o imbarazzate. Ci si era quasi sempre infilati nel vicolo cieco dell’autoreferenzialità, e la risposta era stata, in gran misura, la declinazione delle lettere PD in ogni salsa. Non si intravedeva alcun contenuto simbolico di rilievo e quindi non era possibile rappresentarlo".

In effetti, non bisogna avere grande occhio e intuito da raffinato brand designer per scorrere con sguardo di sufficienza le decine di contributi inviati dagli utenti senza restare minimamente colpito da alcuno.
Un logo è sintesi valoriale di un soggetto, non semplice esercizio di smanettoni tra le palette di un qualsiasi programma di computer grafica.

 
 loghi pd

A ben guardare, dalla prima convention piddina tenutasi a milano, sembra che, trionfante walter, trionfi il verde.
Un verde un po' troppo vicino, per affinità cromatica, ai foulard padani della Lega.
C'è poi da registare un'altra occorrenza: l'arancione che finora ha contraddistinto tutta la comunicazione dell'ibrida Cosa3 (vedi ulivo.it e cartellonistica annessa).

Che fine faranno questi colori? Che forme assumerà su di sè l'identità del nascente partito?
Ad oggi, ancora non si sa se l'onore/onere di definire il logo del primo (o secondo) grande partito italiano ricadrà su una commessa privata (a una qualche agenzia di comunicazione) o su un grande concorso (magari on line) altrettanto "democratico".
In attesa che il PD, poi, definisca meglio la sua identità politica e valoriale, si spera solo che non accada ciò che  ha prodotto l'orribile "Melanzana Italia" del logo italia.it (ovvero, evitiamo di fare scegliere a Prodi e Rutelli, come di scomodare i creativi (?!) dell'americana Landor).

Un piccolo significativo aneddoto:
nel 2005, appurato il risultato delle primarie dell'Unione (il cui logo era - se ricordate - un arcobaleno) il Professore commentava l'evento da Piazza Santi Apostoli infilando ogni 3 parole il termine "Ulivo".
Saranno pure sottigliezze, ma se 2 mesi prima ho comprato una cravatta gialla nuova nuova che senso ha poi sfoggiarne una blu vecchia vecchia?!
mah...meraviglie della comunicazione (dis)integrata!
Restiamo sotto al cielo....

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