da
apcom.net
Caracas, 2 ago. (Apcom) - La libertà di espressione è
a rischio
in Venezuela dopo che il governo del presidente Hugo Chavez ha
ritirato le concessioni di 34 tra radio e televisioni e
minacciato lo stesso provvedimento per altre 200 emittenti.
Dopo avere ricevuto istruzioni formali della Commissione nazionale
delle telecomunicazioni (Conatel) le 34 stazioni radio e tv prese di
mira hanno sospeso le loro trasmissioni. Centinaia di persone si sono
radunate presso le sedi delle stazioni in segno di protesta. "No alla
censura" , "Popolo, apri gli occhi, c'è una dittatura", si leggeva su
alcuni cartelli issati dai manifestanti davanti alla sede del gruppo
radiofonico Cnb, uno dei mass media sospesi, a Caracas.
"Assistiamo alle più importanti misure di restrizioni alla
libertà d'espressione mai adottate in Venezuela in un periodo di
democrazia", ha dichiarato Carlos Correa, direttore
dell'organizzazione non governativa a difesa della libertà di
espressione Espacio Público.
Il direttore di Conatel Diosdado Cabello, ha negato ogni azione di
censura giustificando il ritiro delle concessioni con ragioni
tecnico-amministrative. Secondo Cabello le frequenze saranno
ridistribuite a persone che da tempo attendono di potere trasmettere.
Secondo Vladimir Villegas, ex direttore della televisione pubblica VTV,
il governo prepara una serie di riforme che puntano a "democratizzare"
un settore ancora oggi molto concentrato.