da affaritaliani.it
Mtv sceglie il web per tornare alle origini: i videoclip.
Da tempo, infatti, quello che nel 1981 era nata come un canale
tematico che trasmetteva solo ed esclusivamente video musicali, ha
differenziato la sua programmazione, introducendo cartoni animati, talk
show e reality.
Ora la tv musicale per eccellenza ha deciso di
rendere disponibile il suo sterminato archivio su Internet, lanciando
Mtv Music, dove si possono vedere ed ascoltare gratis gli oltre 16 mila
video messi in onda nei 27 anni di vita di Mtv, comprese le esclusive e
gli unplugged. Ovvero le canzoni degli artisti più amati dai giovani
degli anni ’80, ’90 e di oggi.
Ecco qualche titolo, giusto per farsi un’idea:
Billie Jean di Micheal Jackson, Like a Prayer di Madonna, Another Brick
in The Wall dei Pink Floyd , Under Pressure dei Queen, Heroes di David
Bowie. Ma anche le ultime hit, come Womanizer di Britney Spears o Viva
la Vida! dei Coldplay. E ovviamente il primo mitico videoclip mandato
in onda da Mtv, Video Killed the Radio Star dei Buggles. Basta digitare
il nome dell’artista o il titolo della traccia per gustarsi i propri
videoclip preferiti, senza sperare che vengano trasmessi in Tv.
Già da tempo, del resto, internet è diventato una sorta di sterminato video juke box,
soprattutto grazie a YouTube, che ospita migliaia di video musicali.
Non a caso lo scorso anno Viacom, la holding statunitense che
controlla Mtv, ha intentato una causa legale di un milione di dollari
contro il portale acquistato da Google nel 2006, accusandolo di aver
per violato i copyright delle esclusive di Mtv.
Il lancio di MTvMusic conferma che Mtv non vuole darla vinta a YouTube, anzi punta ad insidiarlo sul suo stesso terreno.
Come avviene su YouTube, infatti, gli utenti di Mtv Music potranno
votare e commentare i video, inserirli sul loro profilo Facebook o nel
loro blog tramite il codice html, creare una propria playlist. E per
ora non è prevista alcuna forma di pubblicità, a differenza di YouTube
che sta pensando di introdurla all’inizio e alla fine dei video.
Comunque vada a finire, questa guerra è l’ennesima conferma: la musica,
sotto forma di video, di mp3, di radio streaming, viaggia sempre di più
sul Web.