La polemica corre nell'etere Bolognese. Radio Fujiko fuori dal consiglio comunale.
da
quotidiano.net
Il Comune di Bologna cambia l'emittente che manda in onda i lavori
del Consiglio comunale e Radio Citta' Fujiko, battuta dopo qualcosa
come 15 anni di onorate trasmissioni, protesta paventando anche
possibili "black out" a causa del nuovo sistema di diffusione che
verra' utilizzato a partire da lunedi' prossimo.
I fatti. Con la nuova gara d'appalto Palazzo D'Accursio
assegna all'emittente bolognese Radio Tau (affiliata all'Antoniano) la
diretta del Consiglio comunale. Estromessa Radio Citta' Fujiko, che
come Radio Citta' 103 fu la prima a trasmettere i lavori dell'assemblea
comunale.
Protesta quindi, e vibratamente, il Cda della Radio:
"L'iter burocratico della diretta comunale - si legge sul sito di
Citta' Fujiko - ha privilegiato il mero ribasso dell'offerta,
rischiando quindi di penalizzare il servizio stesso". Radio Tau
trasmettera' infatti le sedute attraverso un collegamento via internet,
senza la presenza di un proprio operatore nell'aula comunale. "Non
avendo in loco nessuno che ad esempio possa ricollegarsi con l'etere
via telefono - sostengono gli sconfitti - si rischieranno dei black out
a danno della citta' e dei consiglieri".
L'amarezza e' tanta a Radio Fujiuko, emittente che
trasmette dal centro sociale Vag 61 (quello di Valerio Monteventi, gia'
alle prese qualche tempo fa con le multe per cibi e bevande vendute
senza autorizzazione). "Per alcuni anni proseguimmo senza nessuna
retribuzione pur di aprire il Palazzo alla citta' - rievoca il Cda -
poi venne il bando di assegnazione del servizio che ci ha visti
protagonisti per tre lustri dove abbiamo garantito serieta' ed
obiettivita'".
Pero', "tale continuita' evidentemente non e' entrata
a far parte della valutazione come garanzia di un servizio - constata
la Radio - cosi' come ovviamente non sono entrate nei criteri
assegnativi dati come l'audience (Radio Citta' Fujiko e' la piu'
ascoltata tra le radio di informazione locale, come testimoniato dalla
ricerca indipendente promossa dalla Provincia di Bologna e condotta
dalla societa' Medec)".