Ieri sono andata in Questura. E ho denunciato Radio Padania. Perché non si può ascoltare senza reagire, senza fare niente il "MOVIMENTO STUDENTESCO PADANO" INVITARE I POLIZIOTTI A PICCHIARE DURO, a spaccare le ossa ai manifestanti (precisando certo dei centri sociali, quei bastardi), "Fateci sentire il crac delle ossicina del braccio..." .
Saranno le autorità giudiziarie a decidere se c'è o meno reato in quelle parole, ma nel vuoto politico-istituzionale che stiamo paurosamente vivendo, ho sentito il dovere di impegnarmi, di attivarmi. Attenzione però, la denuncia a Radio Padania, non è, come qualcuno mi ha detto, attivismo, è senso civico.
Il mio compagno inglese Chris, dopo aver ascoltato gli audio, mi ha detto esterrefatto e arrabbiato: "Non dovresti essere tu a denunciare queste cose. Ci dovrebbe essere un'autorità, un'istituzione che monitora, controlla. Ci dovrebbe essere la politica". Già, la politica. Ricordiamoci che Radio Padania, che è sostenuta da contributi pubblici, fa capo alla Lega Nord, è la radio ufficiale di un partito di governo.
Voglio ringraziare:
1)
DANIELE SENSI per il lavoro di monitoraggio che da anni fa di Radio Padania, è grazie a lui se possiamo ascoltare le registrazioni dei momenti più deliranti, gravi e pericolosi dell'emittente. Daniele aveva caricato su YouTube i file audio, ma YouTube ha prontamente rimosso audio e chiuso account. Sull'incredibile decisione di YouTube vale la pena leggere il
TRAGICOMICO SCAMBIO MAIL CON L'UFFICIO STAMPA DI GOOGLE (proprietario di YouTube) di Alessandro Gilioli (Piovono Rane, L'Espresso)
2)
CURRENT TV (al minuto 16.38) unico media nazionale che ha ripreso l'audio in cui si incitano i poliziotti a spezzare le ossa ai manifestanti.
3) Michele Serra per la straordinaria
AMACA che ha dedicato alla questione.
Arianna Ciccone
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