la cura
Ci prendiamo un caffè dopopranzo, sui tavoli di uno stabilimento balneare della riviera sud. Su di noi il solito cielo espressivo come la faccia di Zdenek Zedman e una calotta di afa grigia modello Indesit.
Mi passi "Caos calmo" di Sandro Veronesi. Mi dici che ci ha messo 4 anni a scriverlo, soppesando ogni parola, dal suo ritiro toscano.
Parliamo di come e quanto dorme Martina. Di come un figlio sia qualcosa di totalizzante. Ogni sera le metti Ludovico Einaudi in sottofondo, a volte qualche ballata di De Andrè.
Poi parliamo di Scampia, dei roghi, dei piromani, dei calabresi, delle faide.
Parafrasando un vecchio poeta bulgaro, potrei dire che "parliamo di culi e di dio". Pare che Roberto Saviano sappia che i Casalesi non perdonano e che la loro vendetta avrà tempi lunghi, ma prima o poi un cucciolo del clan (non ancora nato) regolerà lo sgarro.
Parliamo di altri figli, e indirettamente di altre madri.
Di quelle volgari, ignoranti, sboccate, violente, capaci solo di sbraitare contro le forze dell'ordine, di incatenarsi, di giocare alle Erinni infuriate contro Stato e istituzioni (non sanno neanche chi sia il loro Presidente della Repubblica).
In cosa sarebbero "madri", queste iene con le tette!? - penso.
Io da un po' ho la mia ricetta post-atomica e destrorsa che contempla solo il totale abbattimento del Brutto in cui come muffa si insediano (di riflesso) camorra, 'ndrangheta, mafie e corone unite.
L'estirpazione dei figli dal seno rancido delle madri, dal seme corrotto dell'ignoranza e della sopraffazione altrui.
Perdere 1/2 generazioni di guappetti che a 8 anni fumano, spacciano e al massimo sognano di diventare Cannavaro. Perdere generazioni intere di padri e di madri che non hanno mai iniziato a esserlo.
Chi dovrebbe fare tutto questo? Lo Stato e i suoi enti territoriali? No, sono gli stessi che hanno costruito (o assecondato per decenni) ecomostri e case popolari da cui scappano pure le pantegane.
L'esercito? Gli Assistenti Sociali?
Da buon ateo confido in Dio.

Vedetevi questo video di Ian Wharton e Edward Shires. C'entra qualcosa con la cura che ognuno dovrebbe mettere per meritarsi un po' di luce quotidiana.

 

Link permanente | commenta questo post | leggi tutti i Commenti (0)