Mentre nel nostro paese le reti Mediaset danno 'per legge' tre quattro notizie al giorno che hanno per protagonisti furtarelli, multe per eccesso di velocità, omicidi e stupri a carico di romeni, in Romania...
da Repubblica.it
BUCAREST - Basta con le cattive notizie: telegiornali e radiogiornali romeni dovranno presentare ogni giorno una quota fissa di notizie positive per riequilibrare il quadro e offrire un'immagine più serena della realtà. Lo ha deciso il Senato, approvando all'unanimità un emendamento che stabilisce che nei notiziari di informazione vengano offerti in pari misura servizi "positivi" e "negativi".
L'emendamento alla legge che regola le trasmissioni audiovisive ha fatto immediatamente insorgere i giornalisti romeni che si sono appellati al presidente Traian Basescu perché non la promulghi, in nome della libertà di stampa e di espressione. Di diverso avviso i promotori della legge, stanchi di tragedie, incidenti, malavita e catastrofi. Per loro la motivazione alla base della norma è "il miglioramento del clima generale e la volontà di offrire al pubblico la possibilità di avere una percezione bilanciata della realtà di tutti i giorni, sia da un punto di vista psicologico che emotivo" si legge sul sito di informazione romeno Hotnews.
Il politico Petre Daea, socialdemocratico, la difende: "Sono d'accordo con la proposta di legge - riporta sempre Hotnews - e la sostengo perché è necessaria. Negli ultimi anni ho visto solo notizie negative che inoculano e presentano il caos, la depravazione, la parte oscura della vita. Non ho visto nulla sull'agricoltura, o nulla di positivo sulla scuola o sull'economia".
Ma il diktat della "par condicio" tra bello e brutto non convince la stampa. "Dobbiamo prendere una posizione chiara e ferma sull'emendamento adottato dal Senato - ha dichiarato a Mediafax il presidente del Consiglio nazionale audiovisivo romeno, Razvan Popescu - dobbiamo chiedere al presidente di non promulgare la legge, specialmente con questo emendamento. Un cambiamento del bilanciamento tra notizie positive e negative nei notiziari televisivi e radiofonici deve essere discusso". Popescu ha anche lamentato il fatto che il Consiglio non sia stato invitato alla discussione del Senato, "visto che la questione ci riguarda direttamente".
Anche il primo ministro Calin Popescu Tariceanu ha inviato una lettera al capo di Stato chiedendo di rigettare la norma, che i giornalisti bocciano come bavaglio al diritto di informazione. Questa norma "non è giusta, le notizie sono quelle che sono e la valutazione sul buono o cattivo deve essere fatta sull'episodio. Non si può giudicare qualcosa con misure stabilite in questo modo e fare dosaggi come se fossimo in un laboratorio. La realtà è complessa", ha detto alla Apcom Denisa Angel, corrispondente in Italia della tv nazionale romena Tvr1. Se la legge venisse promulgata "non potrei più raccontare come si svolgono le cose realmente", lamenta la giornalista. "E' assurdo".