
da
espresso.repubblica.it
"Se una radio è libera ma libera veramente mi piace ancor di più perché libera la mente», cantava Eugenio Finardi a metà degli anni Settanta. Un omaggio alle radio libere che in quel periodo si facevano strada nel panorama radiofonico italiano.
E da Trieste, nel 1984 iniziano le prime trasmissioni di Radio Fragola. Venticinque anni fa nel padiglione M dell'ex Ospedale Psichiatrico di Trieste, oggi Parco di San Giovanni, nasceva il progetto della radio. Una voce libera, protagonista del cambiamento, del processo di deistituzionalizzazione iniziato da Franco Basaglia con l'apertura dei manicomi.
Venticinque anni di comunicazione, di musica, di informazione alternativa, una finestra sulla città, uno spazio aperto per molti giovani. Radio Fragola, di proprietà della Cooperativa sociale La Piazzetta, aderisce al circuito di Popolare Network, nato nei primi anni novanta dalla storica emittente radiofonica milanese Radio Popolare e che riunisce una ventina di radio in tutta Italia.
E' una radio comunitaria per definizione perché ha scelto di puntare sull'informazione, sulla comunità e sul territorio, ma anche come cooperativa sociale all'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. E sono queste le caratteristiche che la distinguono da tutte le altre radio italiane.
Oggi sono cinque le persone che lavorano negli studi e un universo di giovani che partecipano alla realizzazione dei programmi in palinsesto. Ma molte sono le collaborazioni, con le scuole, con l'università, con l'Area Science Park. Per i suoi venticinque anni Radio Fragola punta però in alto con progetti ambiziosi. Sono solo due settimane che Alessandro Metz, ex consigliere regionale dei Verdi e operatore sociale e Angelo Baiguera, hanno preso in mano le redini della cooperativa come presidente e vice presidente.
E si parla già di rilancio perché sì, dice Alessandro Metz sono passati venticinque anni e possiamo fare il punto della situazione. «Abbiamo la presunzione - spiega - di provocare discussioni e ragionamenti per diventare una radio nella città per la città. Ed è perentorio Metz, "non basta raccontare la realtà bisogna cambiarla". Radio Fragola ha già pronto in palinsesto una spazio mattutino dedicato alla discussione di temi di attualità e di approfondimento di fatti quotidiani. Ma Metz per scaramanzia sui nomi non si sbottona. «Non saremo neutri - sottolinea però il presidente - e vogliamo essere faziosi. Radio Fragola nasce dentro ad un'esperienza culturale di critica alle istituzioni».
Quello che si sa è che tra i sostenitori del progetto di rilancio della radio c'è Massimo Cirri conduttore di Caterpillar e che nelle prossime settimane lancerà una nuova trasmissione dai microfoni di Radio Fragola. «Vogliamo dar voce - ha detto Cirri - a personaggi un po' picchiatelli». E poi sempre nelle prossime settimane partirà un programma sul carcere e sulle forme di detenzione, si parlerà di dipendenze, di marginalità e di migranti.
Un assaggio delle novità si potrà avere già domani nella giornata dedicata ai festeggiamenti tra gli ospiti che hanno aderito il vignettista Vauro, che si collegherà via video, ma anche Veit Heinichen, Renzo Crivelli, Roberto Collini e molti altri. Una festa che avrà il suo culmine con il concerto del cantautore piemomtese Gianmaria Testa, alle 21 teatrino dell'ex Opp.