Svizzera - Ticino. Verso una limitazione di liberi attori dell’informazione.
da ticinolibero.ch
Si assiste in Ticino a quello che per un certo verso succede da anni
in Italia. La nascita di una polarizzazione distinta nell’informazione
mediatica. Da un lato il gruppo di Filippo Lombardi, sempre più
proprietario delle uniche concessioni federali in Ticino (Teleticino,
Radio 3ii e prossimamente anche radio Fiume Ticino) e ultimo nato il
portale internet Ticinonews. A questi media si aggiunga la chiara
collaborazione del Corriere del Ticino che a sua volta è finanziatore
del Giornale del Popolo. Sul versante opposto rimane La Regione Ticino
con il suo portale Ticinonline che a differenza del gruppo di Lombardi
non percepisce sussidi milionari dal canone televisivo, ma deve
generare gli introiti unicamente con mezzi propri e pubblicitari.
Una situazione certamente non facile e che magari in futuro potrebbe
veder nascere, giocoforza, una collaborazione con qualche domenicale.
In mezzo a questi la RTSI, beneficiaria nella misura del 95% del
canone televisivo e che sempre più mira a potenziare l’utilizzo della
rete. Una prova è data dall’ultima trasmissione nata in casa RTSI “
Fatti Vostri” dove si chiede espressamente agli ascoltatori di formare
una comunità on line e di interagire. Non da ultimo Rete 3 che mira a
diventare una radio “da vedere”. Fino a ieri Internet era libero, di
facile gestione economicamente a disposizione di tutti, da oggi in
Ticino si dovranno fare i conti con i mezzi a disposizione sia della
RTSI che di Teleticino ( vedi riparto del canone televisivo
obbligatorio) con un chiaro e netto svantaggio per l’iniziativa privata
che non gode di nessun contributo pubblico e dove i mezzi a
disposizione per la propaganda, non sono certamente paragonabili.