Effe Emme - Renato Sorace (Memori, Roma 2005), gli anni delle radio libere nell'etere romano

da
Musicalnews.com (articolo di Giancarlo Passarella)
Per caso l'ho avuto ieri e me lo sono letto tutto sull'Eurostar che mi portava da Roma a Firenze: un diario ben fatto ed un riemergere dalla penormbra di una stagione coraggiosa ed anche pericolosa, ma tanto affascinante. Consigliabile!
Non conoscevo questa Memori, ma ho visto uno scaffale ripieno di sue pubblicazioni nella sala d'aspetto di un ufficio dove c'era una riunione da iniziare. Poiche' sulla copertina campeggiavano le parole radio libere, la mia attenzione e' stata istintavmente attratto e mi sono fatto coraggio, chiedendone una copia. Ben scritto, fatto a fotogrammi e con molte interviste, il libro mi ha inizialmente deluso per du errori di battitura in 3 pagine e poi... via come l'Eurostar!
Renato Sorace e' nato a Roma nel 1961. Giornalista, ha alle spalle una lunga esperienza nel mondo della radio cominciata agli albori degli anni ‘80. Numerose le esperienze e le collaborazioni in ambito privato e pubblico. Per 10 anni Direttore dell’Agenzia di Stampa Area, agenzia leader del settore, è oggi anche il Presidente di Radio Città Futura, storica emittente capitolina.
Il giorno lo ricordo ancora oggi. Mi telefona mio padre e mi dice: “Mauro, che ne pensi se facciamo una radio?”. Mauro aveva 23 anni ed il padre era Claudio Villa. Era la fine del 1975 ed anche il “Reuccio” iniziò l’avventura delle radio libere.
L’avvento delle Radio “libere” ruppe l’ingessato monopolio pubblico, imponendo stili e linguaggi nuovi, che stendono i loro effetti ancora oggi, a 30 anni da quei giorni. Anni contraddittori, di piombo e di onde sonore che hanno rivoluzionato il mondo della comunicazione raccontati anche attraverso le testimonianze di giovani protagonisti di allora: Fabrizio Frizzi, Tiberio Timperi, Anna Pettinelli, Lamberto Giorgi, Mauro Pica, Ilona Staller, Massimo Bordin, Renzo Rossellini, Renzo Arbore e Teodoro Buontempo... si proprio lui ... er pecora, perche' anche la destra ha avuto il suo canale di controinformazione, grazie alla sua caparbieta'.
Da segnalare che il libro si apre con una prefazione di Walter Veltroni, il quale esordisce scrivendo...Prima dell’avvento della radiofonia privata - o meglio "libera", come si diceva a metà degli anni Settanta - la programmazione offerta dalla Rai di Ettore Bernabei era già di buon livello. E’ verso la fine degli anni Sessanta che avvenne un evidente salto di qualità, nel senso della modernità, anche attraverso il lavoro di Leone Piccioni. Nel 1968, infatti, vennero pensate e si affermarono trasmissioni come “La Corrida” di Corrado Mantoni, “Per voi giovani”, “Chiamate Roma 3131”, fino ad arrivare al fatidico 1970, quando irruppe sulle frequenze nazionali “Alto Gradimento” di Arbore e Boncompagni. Quel programma sconvolse linguaggi e convenzioni radiofoniche più o meno codificati da decenni.....
Ci tengo a ricordare che uno dei capitoli più interessanti è stato scritto con l'ausilio di Marco Lolli, uno dei più grandi professionisti della radio in Italia e grande protagonista (seppur giovanissimo) della radio di quegli anni...