da
agi.it
(AGI)
- Roma, 22 lug. - Dodici postazioni informatiche, 70mila files musicali
formato digitale "mp3", "mp4" e "avi", 15mila cd originali e 15mila
dischi in vinile. E' il materiale sequestrato "in flagranza di reato"
dalle Unita' speciali della Guardia di finanza impegnate im numerose
ispezioni nei confronti di televisioni e radio locali e nazionali in
coordinamento con l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e la
Direzione antipirateria della Siae.
Obiettivo dell'operazione, che
comprende anche controlli di tipo fiscale, "verificare la regolarita'
delle autorizzazioni all'esercizio radiotelevisivo e il rispetto della
normativa in materia di diritto d'autore".
Molte le regioni controllate
su tutto il territorio nazionale, in particolare Lombardia, Emilia
Romagna e Sicilia. L'utilizzo delle piu' recenti tecniche di indagine
informatica ha condotto gli investigatori presso le sedi operative
delle societa', dove e' stato accertato che "le emittenti non
risultavano in regola con le autorizzazioni e le condizioni generali di
licenza concessa dalla Siae per l'utilizzazione del repertorio musicale
da essa amministrato, ne' avevano mai corrisposto alcun compenso".
Accertato anche che, nella maggior parte dei casi, "le societa' non
avevano ottemperato al pagamento dei relativi compensi dovuti per i
diritti connessi alla Societa' consortile fonografici (Scf) o ad altre
associazioni di categoria". I responsabili delle violazioni sono stati
deferiti alle competenti autorita' giudiziarie, per violazione degli
articoli 171 171 ter della legge numero 633 del 1941, in quanto "le
emittenti da loro rappresentate trasmettevano brani musicali senza aver
corrisposto i diritti Siae dovuti agli autori ed i compensi dovuti alle
societa' che tutelano il comparto in oggetto, ovvero i cosiddetti
'diritti connessi'".
Le verifiche interessano anche il riscontro degli
obblighi strumentali previsti dalla normativa radiotelevisiva ed hanno
consentito di attestare diversi casi di omessa iscrizione al Registro
degli operatori di comunicazione, omessa istituzione del registro dei
programmi ed omessa conservazione dell'archivio magnetico: le
violazioni in questione costituiscono illecito amministrativo e sono
state segnalate all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni per
l'avvio dei procedimenti sanzionatori.
Le Unita' speciali delle Fiamme
gialle assicurano che "le operazioni proseguiranno a tappeto anche per
assicurare, nell'interesse della collettivita', l'assolvimento dei
principi di 'moral suasion', oggi tanto invocata dalle linee guida del
governo".