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Pechino 2008: clamoroso blitz radio di Reporter senza frontiere

da sostenibile.blogosfere.it

Sono cominciate le Olimpiadi anche per gli attivisti per i diritti umani, impegnati a rovinare la festa al regime cinese. Oggi, giorno della cerimonia d'apertura dei giochi, Reporter senza frontiere è riuscita a superare le misure di sicurezza del regime e ad inserirsi sulle frequenze radio pechinesi per rilasciare un comunicato in inglese, francese e cinese sulla libertà di espressione in Cina.

Grande attesa per la cerimonia inaugurale nella quale il regime cinese pone fiducia e al tempo stesso paura, per possibili gesti clamorosi da parte di alcuni atleti.

La delegazione olimpica americana è quella che crea piu' inquietudini. A differenza della maggioranza delle spedizioni olimpiche, per quella statunitense sono gli atleti, e non i dirigenti, a scegliere il loro portabandiere. Ed hanno scelto un esule del Darfur, il mezzofondista Lomond che solo da un anno ha ottenuto la cittadinanza americana.

Anche per l'efficiente apparato cinese, il controllo sulle attività indesiderate in occasione dei Giochi sembra incapace di prevenire e reprimere tutte le azioni. Sono riusciti ad arrestare il predicatore cristiano Patrick Mahoney che si era inginocchiato per pregare in piazza Tienanmen, hanno effettuato oltre 100 arresti nella regione dello Yunnan in occasione di una protesta contro l'inquinamento, ma sono stati beffati oltre che da Reporter senza frontiere, anche da quattro attivisti pro-Tibet che sono riusciti ad issare due mega-striscioni in centro a Pechino.

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