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I FURBETTI DI RADIO PADANIA
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Altro che Roma ladrona. Radio Padania, l’emittente di partito della Lega Nord, da qualche tempo è molto interessata ad accendere frequenze al Sud. In un primo momento si era pensato che il carroccio stesse preparando il terreno in vista di elezioni anticipate e liste da presentare al Meridione. Stando a quando denunciato dal movimento L’Altro Sud (pubblicato in un articolo sul quotidiano Terra), lo scenario è completamente diverso. In realtà l’emittente della Lega aprirebbe frequenze al Sud gratuitamente, grazie alla Finanziaria del 2002, per poi rivenderle a prezzo di mercato. Si tratta di un giro d’affari milionario. La manovra all’articolo 74 autorizza le cosiddette radio comunitarie (radio che siano espressione di particolari istanze culturali, etniche, politiche e religiose) ad attivare nuovi impianti, fino a raggiungere la copertura del 60% del territorio nazionale. Funziona così: si occupa la frequenza, lo si comunica al Ministero delle Comunicazioni e, entro 90 giorni, la frequenza si intende autorizzata con il meccanismo del silenzio-assenso.
“Di fatto – scrive Gaetano Pietro Paolo de L’Altro Sud – si tratta di uno strumento per consentire alla Radio del senatùr di fare incetta di frequenze gratis. Niente male per essere in un paese dove attivare nuove frequenze radiofoniche, tra limiti di legge e lungaggini burocratiche, è pratica impossibile.  Ma un dubbio rimane ancora. A cosa serviranno mai delle frequenze radiofoniche nel Mezzogiorno a Radio Padania? A nulla. Infatti, forse è questa l’unica nota positiva della vicenda, l’emittente leghista attiva frequenze gratis, per poi rivenderle al prezzo di mercato. Il rischio, per i cittadini meridionali, di sentirsi insultati in casa propria allora è limitato al tempo necessario a fare l’affare”.
I prezzi delle frequenze radiofoniche sono alle stelle: le emittenti commerciali, infatti, non hanno la possibilità di accedere al mercato e, quindi, sono costrette a comperare le concessioni da altre radio. In alcuni casi, per esempio nei grandi centri, una frequenza può arrivare a costare come un appartemento di lusso. La Lega, in pratica, ha applicato la logica del ‘cca niuscino è ffesso.
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