Ricorre oggi il 40° anniversario dell'emendamento repressivo del parlamento inglese per spegnere la voce di Radio Caroline, irradiata da una nave battente bandiera panamense al largo delle coste della Gran Bretagna.
E’ da Radio Caroline ma anche Radio Veronica e Radio Nord See che vengono lanciati i primi dischi dei Beatles e di tutti quei gruppi che la BBC non passa perché hanno i capelli lunghi. Nel giro di tre settimane sono già sette milioni di persone che ascoltano incuriositi quel nuovo modo di porsi agli ascoltatori, e nel giro di un anno sono almeno dieci le radio pirata captabili nel Regno Unito.
Quella stessa musica riusciva a valicare le Alpi irradiata ogni notte da Radio Luxembourg che diffondeva le stessa musica proibita che inondava le coste della Gran Bretagna e dell’Olanda.
In mare si rischiava anche la vita! Una volta a Radio Nord See attaccarono una bomba al plastico sotto lo scafo. Ci fu l'esplosione e tutto andò in onda.
Questo modello - non quello delle bombe al plastico - influenzerà il modo di intendere Radio Montecarlo che poteva trasmettere da uno stato con una legislazione meno restrittiva ma anche la nascita delle radio libere nel nostro Paese
In quell'estate del 1967 nell’etere tornò il silenzio, ma Caroline, sopravvissuta ai naufragi e ai rigori della legge chiuderà i battenti solo nel 1990 dopo aver festeggiato il suo venticinquesimo compleanno, sconfitta dalla concorrenza delle radio private, ormai libere di trasmettere. Oggi Radio Caroline è una godibilissima rock web radio raggiungibile all'indirizzo
www.radiocaroline.co.uk.