[...] C'è stato un tempo in cui la madre di Nunzio si chiedeva che fine avessero fatto gli Egiziani.
Possibile che chi era stato capace di costruire le piramidi che vedeva disegnate sul suo sussidiario, non fosse stato altrettanto abile nel cercare di sopravvivere?
Che fine avevano fatto i Sumeri, i Babilonesi, i Persiani?
Che sorte era toccata ai Fenici?
I Fenici, quelli di cui suo padre parlava con ammirazione, dicendo che erano stati loro a costruire il primo travocco – un giorno di tanti secoli prima.
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Se era vero che erano stati loro – i Fenici – a inventarsi quell'aggeggio così instabile eppure testardo e resistente come lo era suo padre – perché non avevano inventato il modo di resistere anche loro?
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Forse i Fenici erano solo stupidi, più stupidi delle cose che avevano inventato o scoperto.
Stupidi come gli Egiziani, i Vestini, gli Etruschi...
O forse erano solo stanchi. [...]
tratto da "Il circo errante dell'equilibrio"
opera prima e inedita di
Miroslav Kokonazakis
(372 pagine ancora tutte da sistemare)