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in giro
MontesilvanoHorrorStory

La mia città è Fatboy

(due cameriere dal ventre a riposo)

una casa di vetro e pensieri.

La mia città

sono quattro assi

attrezzati alla meno peggio,

un po' più a nord del sud,

un po' più a sud del nord.

La mia città

sono tubi e fogne,

e casse zigrinate

di condizionatori a norma.

La mia città è

una pizzeria che ha cambiato gestione

e una vecchia che ricuce i nipotini

tornati dall'underground.

Guarda - se puoi -

il suo fiume che scorre al contrario,

il cuore viola

delle panchine a idrogeno

dove ti piaceva svernare,

conciata come una badante distratta.

Poggia il tuo culo cattolico

su di me,

perchè la mia città

sa intonarsi al natale

sa intonarsi agli scogli.

Cura il sonno delle lucertole,

la quiete dei corvi.

Vive in me

come un testamento

(invisibile)

l'insolito caso che sia mia

(disabitata dai giorni).

 

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