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Radio Babusa FM, le contadine africane on air

da terramadre2008.it

L’agricoltura dal punto di vista delle donne, questa è Radio Babusa FM. Lanciata nell’etere la prima volta il 4 gennaio, l’emittente è stata fondata dal gruppo di contadine Sauti ya Mwanamke Kijijini (Samwaki), “la voce delle donne rurali”, della provincia del Kivu Sud, Congo.

Radio Babusa FM vuole essere un punto di aggregazione e di scambio di esperienze tra donne e ragazze che lavorano nelle campagne. Ma non solo, attraverso i suoi microfoni Samwaki vuole rompere il silenzio attorno alla situazione di discriminazione ed emarginazione che le contadine africane subiscono quotidianamente.
Si sta progettando inoltre, grazie all'impatto mediatico della radio, la formazione di alleanze con altri membri e settori delle comunità rurali per affrontare i problemi e le difficoltà che le donne incontrano nella società e nel mondo lavorativo.

Creata nel 2002, Samwaki è un’organizzazione di contadine attiva nelle aree rurali del Kivu Sud. La sua missione è assicurare alle donne libero accesso a istruzione, formazione professionale e mezzi di comunicazione in un Paese che ha visto episodi di violenza generalizzata negli ultimi anni. Ricordiamoci che dal 1998 al 2002, un sanguinoso conflitto definito Guerra mondiale di Africa, per il coinvolgimento di più Stati, ha causato in Congo 3,3 milioni di morti e altrettanti sfollati. La presenza dei caschi blu dal 2003 ha reso le condizioni di sicurezza relativamente stabili fino al dicembre 2004, quando la situazione in quelle regioni è nuovamente precipitata. Da allora continuano a svilupparsi gravi focolai di tensione a fasi alterne.

Fonte: AllAfrica.com
World Association of Christian Communication
Unicef.it
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Rilancio un appello molto interessante

da paris.cafebabel.com

Avete una vena giornalistica, o vi piace semplicemente scrivere, e siete anche europeisti convinti? Allora La Parisienne è quello che fa per voi! La nostra linea editoriale si articola su più fronti:
  • Parlare di Parigi, di quanto sia bella, di cosa succede in città e far morire di invidia tutti gli europei della Terra che non vivono in questa wonderful amazing city. Eccovi un esempio: cliccate qui.
  • Scrivere di quello che succede in Francia e che potrebbe eventualmente interessare i nostri amici al di là della  Manica, del Reno, dei Pirenei e al di là anche di molto più lontano. Il nostro passatempo preferito? Sparlare dei piccoli difetti del nostro meraviglioso paese che tanto bello quanto Parigi (eh sì, la provincia abbassa il livello – scherziamo, amici che abitate al di là del périf!). Eccovi un piccolo esempio: cliccate qui.
  • Senza dimenticare il ruolo della Francia in Europa (Bruxelles compresa) e la percezione che ne hanno i paesi vicini. Se volete scoprire di cosa si tratta, cliccate qui.
La scrittura non è il vostro forte, ma sapete parlare?
Se è così, non sentitevi trascurati, La Parisienne ha pensato a tutto!  Babel Paris è partner di Radio Campus Paris, una stazione radio studentesca. E ogni giovedì sera, uno dei membri della redazione partecipa al programma quotidiano che si occupa di attualità europea: trattato di Lisbona, Kosovo, Finlandia, etc… Giudicate voi stessi. Anche se la stagione radiofonica volge ormai al termine, non vi preoccupate, il nostro obiettivo per l’anno prossimo è di lanciare un nostro programma (una volta ogni due settimane), interamente dedicato all’Europa. Se l’idea vi sembra accattivante, unitevi subito a noi!
E poi ci sono ancora 12 sezioni scoperte, possiamo ancora trovarvi un posticino! La radio vi aspetta!

Avete altri talenti?
La Radio e il Blog sono al momento gli assi portanti della redazione di Parigi, ma sappiate che la nostra squadra è aperta a nuovi progetti. Ci sono già diverse idee in cantiere:
  • sviluppare la parte di comunicazione, attraverso partnership per far conoscere l’associazione e reclutare nuovi aderenti a questa grande avventura.
  • Sviluppare la sezione eventi, attraverso l’organizzazione regolare di dibattiti, conferenze, tavole rotonde sull’attualità europea.
Questo è tutto, aspettiamo con impazienza le vostre risposte e le vostre proposte! A presto nel fantastico universo Europa!
L’equipe de La Parisienne,

PS: se siete anche interessati a tradurre, non esitate a contattarci! Francese, inglese, italiano, tedesco, spagnolo: ne abbiamo per tutti i gusti!

Link correlati: http://www.radiocampusparis.org/
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320 Internet radio per iPhone e iPod touch

da macitynet.it

AccuRadio.com è il punto di riferimento per le radio via Internet indipendenti: oltre 320 canali che coprono tutti i generi musicali. Nella giornata di ieri AccuRadio ha annunciato l'accordo con FlyTunes per portare direttamente in iPod touch e in iPhone le radio Internet in streaming.

Per farsi un'idea del numero dei canali radio disponibili e dell'incredibile scelta di generi musicali basta visitare il sito della realtà americana. Anche con il Mac, direttamente dalla pagina principale del sito, è sufficiente fare un clic del mouse su un artista o un genere e cominciare l'ascolto. Oltre 320 stazioni radio con ottima qualità audio, nessun pagamento: solo la richiesta del nostro indirizzo email, che possiamo fornire o meno, per ricevere le ultime novità relative al servizio. Successivamente, se lo desideriamo e apprezziamo le trasmissioni, è possibile fare una donazione tramite PayPal.

Nella giornata di ieri AccuRadio ha annunciato la collaborazione con FlyTunes per rendere disponibili le oltre 320 stazioni Web radio anche per tutti gli utenti di iPhone e iPod Touch. Il servizio è già attivo e permette di trasformare i due tascabili della Mela in radio Web portatili ovunque sia disponibile un collegamento Wi-Fi.

Nel sito di FlyTunes troviamo le istruzioni per accedere al servizio e anche un filmato che illustra la procedura. Per cominciare ad ascoltare le radio Web è sufficiente creare un account gratuito e seguire il collegamento contenuto nella mail di conferma.

Grazie alla tecnologia di streaming di FlyTunes abbinata all'immenso catalogo di Internet radio di AccuRadio tutti i possessori di iPhone e iPod touch hanno a disposizione un numero impressionante di trasmissioni tra cui scegliere.
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Cresce l'ascolto della radio

[comunicato stampa Radio e Reti]

Dal 1988, data di nascita di Audiradio, l'ascolto della radio in Italia è passato da 26 milioni di ascoltatori a 38,4 milioni.

Della passione degli italiani per la radio e del futuro della veterana dei mass media si è discusso al meeting di Radio e Reti, storica concessionaria di pubblicità radiofonica, che si è aperto oggi a Venezia alla presenza dei principali operatori del mondo della pubblicità e a numerosi editori radiofonici nazionali e regionali.

La crescita del pubblico della radio in questi due decenni è andata di pari passo con l'incremento degli investimenti pubblicitari sul mezzo: dai 94 miliardi di lire del 1988 ai circa 500 milioni di euro previsti per l'anno in corso, la quota è passata da 1,7% del 1988 al 7% del 2008.

Le 700 radio rilevate da Audiradio nel 1988 sono scese alle circa 300 attuali.

"Il mercato della radio in questi venti anni, per effetto di acquisizioni e accorpamenti, si è semplificato in termini quantitativi ma è cresciuto dal punto di vista qualitativo e la crescita dell'ascolto globale del mezzo ne è la dimostrazione. Quella che era considerato un mezzo in via di estinzione a causa dell'esplosione della tivù privata si è invece rivelato il mezzo più dinamico e innovativo del sistema dei media. La novità dei prossimi anni si chiamerà radio.", ha detto aprendo i lavori Enzo Campione, presidente di Radio e Reti.

A indagare sui motivi del successo della radio sono stati chiamati filosofi, musicisti, matematici e sociologi.

Coordinati da Claudio Sabelli Fioretti hanno discusso di radio il matematico Piergiorgio Odifreddi che, dopo aver raccontato i suoi esordi nel 1975 a Radio Cuneo Democratica come conduttore di un programma di free jazz, ha spiegato come in FM si possa fare anche divulgazione scientifica. " A patto però che il ragionamento non si debba interrompere continuamente per trasmettere la musica"., ha precisato.

"Musica e ancora musica", chiede invece alla radio Max Gazzè, musicista e compositore, che con il brano Il solito sesso, presentato a Festival di Sanremo, ha totalizzato il maggior numero di presenze radiofoniche negli ultimi mesi.

"Per un musicista la radio non è solo uno strumento di promozione del proprio lavoro ma è anche un indispensabile strumento di indagine su quello che altri artisti stanno facendo. A differenza di Odifreddi che vorrebbe una radio di sole parole io vorrei una radio di sola musica."

La discussione non è stata solo sui modelli editoriali che si contrappongono nell'etere - radio di parola contro radio musicale - ma piuttosto sul ruolo della radio in un mondo della comunicazione che sembra ormai convergere non più sul computer, come si credeva fino a pochi anni fa, ma sul telefonino.

Maurizio Ferraris, docente di filosofia teoretica all'Università di Torino, autore del saggio "Dove sei? Ontologia del telefonino", ha spiegato come tutte le forme di comunicazione, pubblica e privata, stiano convergendo verso i cellulari (50 milioni di esemplari nella sola Italia) che sono diventati, da strumento di comunicazione personale, uno strumento elettronico in cui si raccoglie il nostro essere sociale e la nostra identità individuale e collettiva.

"La radio indiscutibilmente sta vivendo una seconda vita", ha concluso il sociologo Francesco Morace, presidente del Future Concept Lab, centro di studio sulle tendenze di consumo e sociali, "perché per la sua stessa natura lavora per affinità con il pubblico. Si ascolta una radio e ci si riconosce in essa per affinità di stili di vita, di gusti musicali. Questa adesione diventa fondamentale per orientarsi nel labirinto di informazioni e di emozioni che ci circonda quotidianamente. La radio ha una 'buona reputazione' e questo le ha consentito di guadagnare consenso più di altri media."

Tratta da Takmedia
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La tv si fa ambientalista

da lastampa.it

Si moltiplicano progetti, approfondimenti e fiction proposti sul piccolo schermo per dare spazio all'impegno per la protezione dell'ambiente e a temi importanti come il riscaldamento globale. Molti sono stati presentati all'ultimo Miptv (il mercato internazionale dei contenuti audiovisivi e digitali svoltosi nella prima metà di aprile a Cannes) che ha dedicato alla "Green tv" una sezione apposita.

Le tv italiane, un pò in ritardo rispetto al resto del mondo, iniziano a muoversi. Per il prossimo Earth Day, la giornata mondiale della Terra, in programma il 22 aprile, mentre fra i canali generalisti, si segnala, per ora, soprattutto Raitre (già impegnato sui temi ambientalisti con programmi come "Gaia. Il pianeta che vive" di Mario Tozzi), con uno speciale di Geo & Geo, ben più consistente è l'impegno delle reti satellitari.

National Geographic ha in programma varie iniziative, fra cui, nella capitolina Piazza del Campidoglio, il concerto realizzato con tecnologie a ridotto impatto ambientale Nat Geo Music Live: Musica per l'ambiente (trasmesso in diretta anche su Lifegate Radio e dal sito www.natgeomusic.it) cui parteciperanno, fra gli altri, Cesaria Evora e Vinicio Capossela.

Anche Sky dedicherà alla giornata una programmazione speciale e ha affidato ad Adriano Celentano la colonna sonora del promo dell'evento.

Sarà presentata invece il 23 aprile (e poi in prima tv su Raitre dal 27 aprile, ogni domenica alle ore 8:50 circa), in apertura della rassegna Cinenatura, alla Casa del Cinema di Roma, 2 amici per la Terra, la nuova serie animata di Rai Fiction coprodotta con Union Contact e il sostegno del Ministero dell'Ambiente, che affronta temi come i cambiamenti climatici e le specie a rischio. Su internet inoltre la web tv Babelgum, fondata da Silvio Scaglia, sta ideando una serie di produzioni sull'estinzione delle specie animali.

Niente di comparabile con quanto già si produce all'estero dove portabandiera della missione ecologica è la giapponese Nhk, premiata al Miptv con il Green Tv Award, per una programmazione che da 50 anni dedica grande spazio ai temi ambientali.

In prima linea c'è anche il Sundance Channel di Robert Redford, che, scrive il daily di Miptv, oltre a propri programmi, come Big Ideas for a Small Planet, ha acquisito serie 'verdì da tutto il mondo, fra cui l'australiana Carbon Cops, le inglesi Outrageous Wasters e It's not Easy Being Green, e sta sviluppando la serie Ecoptrip condotta dall'ambientalista David De Rothschild. La Nbc Universal, oltre ad applicare al proprio interno, come molti altri grandi network, politiche di rispetto ambientale, ha lanciato la campagna Green is Universal, che ha incluso la commedia Un'impresa da Dio, realizzata a zero emissioni di carbonio e la messa in onda di 150 ore di trasmissioni sul tema. Il network Discovery ha lanciato il nuovo canale Planet Green.

Per quanto riguarda l'Europa, la società francese d'animazione Procidis ha presentato la nuova serie in 3D Once Upon a Time... Planet Earth, (acquistata anche in Italia) su un gruppo di adolescenti che guidati dal loro anziano maestro mostrano problemi come il riscaldamento globale e la mancanza d'acqua. BBC Worldwide, oltre a decine di appuntamenti fra cui Green Police e Eco Eden, ha creato il sito BBC-green.com e ha presentato il film Earth, che racconta le migrazioni di cinque specie animali dal nord al sud del mondo, attraverso l'aria, la terra e l'acqua. Fra le iniziative dell'Rtl group, c'è sul canale Super RTL, l'educazione ambientale rivolta ai bambini, utilizzando l'eroina da cartoon Kim Possible.

E' un vero peccato che il giornalista della Stampa si dimentichi assolutamente di EcoTV, l'organo della Federazione dei Verdi che negli ultimi 12 mesi ha dato voce seguendo in esclusiva eventi come il Gay Pride e il V-Day.
Ricordiamo che l'avventura via satellite di EcoTV rischia di finire entro pochi mesi dopo la debacle elettorale della Sinistra L'Arcobaleno. E' già molto grave perdere una voce in Parlamento, ma perderne una nel complesso panorama dei media che si sta prospettando in Italia è cosa ben più grave. Speriamo che qualcuno vi ponga rimedio. In bocca al lupo a tutti i colleghi di EcoTV.
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Chiude la Radio Svizzera Italiana in onde medie
La notizia non è recentissima, ma pare confermata.

Dal 1 luglio 2008 la Svizzera dovrebbe spegnere definitivamente il mitico impianto in onde medie di Monte Ceneri Cima che opera con una potenza di 300 Kw sui 558 Khz utilizzando un’antenna a traliccio verticale strallato dell’altezza di 220 metri isolata da terra.
Nelle vicinanze dell’antenna principale è presente un’antenna “di riserva” di tipo Marconiano a T usata utilizzabile con una potenza massima di 150 kw.
Lo spettacolare impianto sarà probabilmente smantellato, contro un risparmio annuo un milione e seicentomila franchi (un milione di Euro), per fare ancora più spazio alle mucche che pascolano da quelle parti.

La notizia è stata segnalata su talkmedia dal mitico Andrea Lombardo, il video da Darius.

link correlati:
http://www.mediasuk.org/archive/monteceneri/index.html
http://www.iw2nzx.it/?p=118

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WebTheatre/ La webradio a immagini

da punto-informatico.it

È ormai online da un paio di settimane un esperimento estremamente interessante di distribuzione video. Si chiama Pitchfork.tv ed è la sussidiaria televisiva di Pitchfork Media, un network che da anni si è conquistato una credibilità nel mondo della critica musicale con il suo approccio spietato, snob e molto orientato all'indie rock. L'esperimento, i videoclipDa quando MTV è passata dal trasmettere prevalentemente videoclip ad avere un palinsesto riempito di propri format (solitamente partoriti e girati in America e poi esportati nel resto del mondo), il modo della videomusica è stato orfano di uno sbocco propriamente detto. YouTube è stata la più ovvia (nonché l'unica) destinazione per i video musicali, una destinazione in linea con i rinnovati meccanismi della rete, dunque non più a flusso ma a richiesta e soprattutto suscettibile dell'intervento degli utenti (nella misura di modifiche, rielaborazioni e rimontaggi user generated). Ma se YouTube, per la sua dinamica on demand, è più adatto a veicolare i video dei musicisti più noti, è stato MySpace da quando ha integrato i video a garantire una finestra per i più indipendenti.  Ora Pitchfork.tv sembra poter colmare un altro vuoto, ma con lo stile a coda lunga della rete. Le band ospitate sono rigorosamente selezionate e, sebbene ci siano anche dei nomi noti (dai Chemical Brothers ai Radiohead), lo spirito è rigorosamente indie. Pitchfork.tv non vuole dunque in nessun modo sostituirsi a Youtube o Myspace nel campo dei video musicali, semmai vuole sembrare più la versione internet dei nuovi canali di MTV come Brand:new.

La fruizione, sebbene sia on demand, non disdegna il flusso, i video (una volta selezionati) scorrono uno dopo l'altro all'infinito e le poche trasmissioni realizzate sono tutte incentrate sulla vita dei gruppi o sulle performance live (sono previsti anche documentari cinematografici di stampo musicale). Tuttavia la cosa che sorprende e che costituisce una scelta molto forte e indicativa dell'approccio del team di Pitchfork al video online è che non c'è assolutamente traccia di tutto ciò che ha determinato il successo di Picthfork Media, ovvero le spietate recensioni, i consigli e i voti, e non c'è nemmeno traccia di alcun conduttore. A Pitchfork sostengono di non aver bisogno di Vj e che non ne adotteranno mai, la cosa più vicina che potranno avere saranno gli intervistatori. Ciò a cui invece non rinunciano è un'elevata qualità di trasmissione audio e video, decisamente più alta della media del video in rete. È la logica del video che non necessita delle immagini, può sembrare un paradosso ma non lo è. In rete una tipologia di contenuti come quelli di Pitchfork, on demand ma anche molto di flusso, può essere fallimentare se si pretende che l'utente vi assista come fosse televisione, se invece i contenuti video non necessitano per forza di essere visti ma hanno senso anche se semplicemente ascoltati è un valore aggiunto. In questa logica rientra anche la particolare interfaccia del sito, molto criticata per la sua scarsa usabilità e per la mancanza di indirizzi permanenti. I link alle diverse trasmissioni, i diversi show, video e sezioni del sito sono tutti da un lato e le pagine cambiano lasciando sempre ferma la parte con il player sul quale scorrono i video a flusso. Questo determina che i singoli video non siano linkabili (scelta dovuta anche al rispetto dei diritti d'autore) e dunque fomenta ancora di più l'idea e l'uso di Pitchfork.tv come un flusso di immagini e musica indipendente, forse più simile ad una radio che ad una televisione.

Il senso di una simile operazione lo si può cercare solo nel complemento ad un sito già stimato e di successo come quello di Pitchfork. Come per i video su Flickr di cui abbiamo già parlato anche in questo caso il valore aggiunto e la componente determinante è poter fruire di una community molto coerente e già costruita e riunita intorno a qualcosa che non è il video. Le foto per Flickr e la critica musicale per Pitchfork sono il cuore, i video per loro sono una componente aggiuntiva dalla cui aggiunta possono solo trarre insperati vantaggi.
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WikiFm, quando la radio incontra il wiki

da mytech.it

Prendete Wikipedia, la popolare enciclopedia online su cui è possibile trovare sempre più informazioni ragionate e aggiornate all'ultimo secondo. Aggiungete Last.fm, l'altrettanto popolare sito di musica sociale online. E si otterrà WikiFm. Ovvero un mash-up che combina in una sola schermata i due servizi, dando così un valore aggiunto ad entrambi: ogni volta che cambia la band sul player di Last.fm, a destra compare la voce pubblicata su Wikipedia. Si può decidere anche di visualizzare in automatico la voce sulla canzone o sui testi. InternetL'idea non è niente male: Last.fm viene spesso utilizzata per scoprire nuovi artisti e gruppi in base alle preferenze espresse dagli altri membri. E il meccanismo di suggerimento nel 90% dei casi funziona. Spesso, però, non si conoscono assolutamente i nomi delle band consigliate: può tornare quindi davvero utile visualizzare accanto le informazioni dettagliate dell'enciclopedia collaborativa. Come dire, un'esperienza sociale al quadrato. Peccato solo, come sottolinea Read/Write Web, che dal punto di vista della grafica e dell'usabilità il mash-up non è per niente attraente. Lo spazio della schermata non è ottimizzato bene: spesso si fa fatica ad interagire sul singolo servizio. Altro neo non da poco: il servizio funziona solo quando si effettua il logout da Last.fm, perdendo così gran parte delle funzionalità.
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Tornano a giugno i RadioIncontri

[comunicato stampa]
da RivaRadioIncontri.it

I RADIOINCONTRI
Ormai è consolidato, la radio non è solo da ascoltare, la si può vedere a Riva del Garda.
I RadioIncontri sono l'attesissima occasione per interagire con chi solitamente è solo una voce, per dare un volto ai grandi della radio. Il vero punto di incontro tra chi la radio la fa e chi l'ascolta.
Da quest'anno una grande novità: non solo incontri con personaggi celebri che hanno fatto o che fanno la radio, ma anche personaggi celebri che ascoltano abitualmente la radio. Nasce così una nuova serie di incontri: La Strana Coppia. Due ospiti noti sono invitati ad ascoltare la stessa radio e durante l'incontro potranno confrontarsi sull'effetto che ne hanno ricevuto.
Come sempre largo spazio anche per i dibattiti a tema.
Federico Taddia è protagonista dell'Ampio Dibattito: previsioni in pre-ascolto, con Marco Berry, Vito Di Bari, Maurizio Milani e Marco Pesatori, mentre il direttore di Quattroruote Mauro Tedeschini incontra Michela La Pietra, responsabile CCISS, e Giole Dix nell'incontro sulla comunicazione e la programmazione per gli automobilisti. 
Come sempre i RadioIncontri saranno diponibili in podcast grazie a Gianluca Neri e al team di RadioNation.
     
I RADIOASCOLTI    
Degni di nota gli appuntamenti con i RadioAscolti di questa edizione, che vedono "trasferite" a Riva del Garda alcune tra le trasmissioni più ascoltate del momento.
Radio2 Rai propone nomi appetitosi, come Condor, con Luca Sofri e Matteo Bordone, Vasco de Gama, con Dario Vergassola e David Riondino, e Tutti i colori del giallo, con Luca Crovi.
Radio Popolare Network porta ai RadioIncotri trasmissioni imperdibili come Liberi Gruppi, con Davide Facchini e Gaimpiero Kesten, Onde Road, con Claudio Agostoni, e Patchanka, con Niccolò Vecchia.
Non mancherà certo Radio Deejay, che da anni ormai porta a Riva del Garda trasmissioni irresistibili. Quest'anno sarà presente ai RadioIncontri il Trio Medusa con Chiamate Roma Triuno Triuno.
Novità di quest'anno è la diretta radiofonica sulle onde di Radio Capital, con Luca De Gennaro e la trasmissione Whatever e Mixo con Mega Mixo.
Non solo le emittenti nazionali tra i RadioAscolti, ma anche alcune radio regionali, voce dell'evento a livello locale, tra le quali Radio Dolomiti e Radio VivaFM, le radio della salute mentale e le radio universitarie, affezionata presenza dei RadioIncontri.
     
LA RADIO DEL FUTURO    
Riva del Garda guarda avanti e si interroga sulle possibilità della radio nell'avvenire, cercando le risposte nelle proposte più all'avanguardia del momento.
In questa quinta edizione dei RadioIncontri c'è spazio anche per le radio del futuro.
Un workshop dedicato a Worldspace Italia, sul tema "la radio digitale che viene dallo spazio: pionieri del futuro", analizzerà la nuova proposta della radio satellitare.
Impossibile inoltre tralasciare il fenomeno in rapida crescita rappresentato dalle web radio. A loro viene dedicato un nuovo appuntamento: i web-radioincontri, mercatino delle web radio fissato per il sabato pomeriggio, per rendere visibili queste nuove realtà radiofoniche.
Come banchi di un mercato rionale, lungo le vie di Riva del Garda, una ricca esposizione di web radio che presenteranno al pubblico il loro prodotto.
     
LA RADIOREGATA ONDE ANOMALE
Anche la competizione sportiva trova spazio nell’ambito di RadioIncontri, grazie alla RadioRegata Onde Anomale, una divertentissima sfida che vedrà in campo i rappresentanti di otto emittenti con un equipaggio formato da speaker e ascoltatori.
La gara avrà luogo sabato sulle acque del Lago di Garda, che sono solite ospitare importanti competizioni velistiche nazionali e internazionali. Le barche e gli skipper sono messi a disposizione dal circolo velico Fraglia Vela Riva.

RADIO E MUSICA
La radio non è solo parole ma è anche musica.
Di alta qualità l'evento che vede protagonista Alessio Bertallot nel venerdì sera di Riva del Garda.
Altri Suoni Italiani il nome di questo contenitore live condotto dal noto deejay e suddiviso in tre momenti, Altrisuoni Sunset, Notte e Deep, con altrettanti generi musicali e ospiti di riguardo.
Dopo il successo della scorsa edizione torna l'Onda Bianca, l'ondata musicale che travolge le piazze della città dalle 20.30 a notte inoltrata. L'onda parte dalla Terrazza della Spiaggia degli Olivi, con gli ospiti di Radio Dolomiti, si sposta verso Piazza delle Erbe, la postazione di Radio3 Rai, dove l'animazione è affidata alla Fabbrica dei Polli, passa da Piazza Tre Novembre con la musica di RTL 102,5 e si conclude con lo spettacolare match di improvvisazione musicale Come il sol all'improvviso, curato da Radio Popolare Network.

Grazie a Ilaria Mazzarotta, Gianluca Neri e ai grandi direttori artistici Renzo Ceresa e Massimo Cirri.
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XM Radio disponibile per BlackBerry

XM Radio e BlackBerry

da onemobile.it

I servizi radio web si stanno diffondendo anche nei dispositivi mobili, forti della loro predisposizione naturale ad essere costantemente online.
XM Radio è una proposta commerciale che distribuisce via Internet servizi radio satellitari che offre 170 diversi canali digitali tematici.
La proposta abbraccia una varietà di argomenti rivolti all’intrattenimento, quali musica, sport, comedy, talk e news. I generi musicali disponibili sono i più popolari, quali rock, jazz, blues, hip-pop, country e reggae.
XM Radio è ora disponibile anche per i terminali BlackBerry, supportando in particolare i terminali 8800, 8700 e quelli appartenenti alle serie Curve e Pearl. L’interfaccia utente è stata studiata per rendere agevole l’interazione con i menù di gestione del client, che opera anche in background.
Il costo del servizio è di 7,99 dollari al mese. Le radio web disponibili gratuitamente sono davvero numerose ed è quindi consigliabile attivare un account di prova per farsi un’idea più precisa dell’offerta, sia pur variegata.

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Ascolti: la rivolta di Radio105 finirà in tribunale
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da ilvelino.it

Roma, 15 apr (Velino) - Ascolti bassi? Radio105 non ci sta, commissiona una ricerca a Demoskopea e si rivolta contro Audiradio chiedendo una rettifica. “È un attacco infondato, è un’indagine non affidabile”, respinge le accuse Felice Lioy, presidente di Audiradio, la società che si occupa di rilevare gli ascolti delle emittenti radiofoniche. E annuncia al VELINO: “Il consiglio di amministrazione mi ha dato mandato di promuovere una maxi causa contro Finelco”. Lioy non si sofferma sui dati con cui Claudio Fabbri, amministratore delegato di Finelco (Radio105, Rmc, Virgin Radio e Rmc2), ha chiesto in una lettera di provvedere a “opportune rettifiche e riconoscere alla nostra emittente Radio105 i valori di ascolto che le competono e che sono stati rilevati correttamente da diversi altri istituti oramai da anni”. Per Lioy, infatti, i dati sono assolutamente falsati. L’ultima ricerca in ordine di tempo commissionata dal Gruppo Finelco si basa sul primo bimestre 2008 e, servendosi di un campione e di un metodo di indagine analogo a quello di Audiradio, dimostrerebbe che Radio105 avrebbe 4 milioni 800 mila ascoltatori e non 3 milioni 800 mila. Audiradio, quindi, sottostimerebbe l’emittente del mitico “Zoo” del 25 per cento.

Stando all’indagine Demoskopea, commissionata da Albero Hazan, presidente del Gruppo Finelco, anche Radio101 (di Mondadori) sarebbe penalizzata dalla rilevazione Audiradio: l’emittente di Gerry Scotti avrebbe tre milioni di ascoltatori, il 43 per cento in più rispetto a quanto certificato da Audiradio. Sottovalutate sarebbero anche Radio Deejay (del dieci per cento) e Rds (dell’undici per cento); mentre Audiradio sopravaluterebbe l’audience di Radio24, M2O, Isoradio e Radio Radicale. Ora a fare chiarezza sarà il tribunale. Lioy si sta muovendo in questa direzione per dimostrare l’infondatezza delle accuse del gruppo Finelco.
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Aria di divorzio tra Vag61 e Radio Fujiko

http://lastefani.it

Il solco è profondo. Tutta colpa delle elezioni e della Par Condicio, e dei messaggi elettorali di Forza Nuova e Lega Nord che RadioCittà Fujiko ha trasmesso alla vigilia del 13 e 14 aprile dalla sua redazione, nel Vag61, l’Officina dei media indipendenti di via Paolo Fabbri 110. Scelta non condivisa da alcuni mediattivisti di Vag61, e poi dalla stessa assemblea del media center. Ora lo scontro è di principio. La posta in ballo è la permanenza della storica radio indipendente all’interno del progetto Vag. “Non accettiamo diktat e non barattiamo il nostro diritto alla libertà di stampa - commenta Alfredo Pasquali, direttore della radio - Ma da parte nostra la volontà di dialogare coi compagni del Vag è completa. Al progetto siamo legati da tanti anni di militanza condivisa e di affetto”. I comunicati che criticano l’atteggiamento della radio ormai fioccano, lanciati da diversi network che domiciliano a Vag: Malabocca, Radioboom e Zic in testa. Antonio Martelli, presidente dell’associazione Vag, prende tempo: “Di qui a poco faremo un'assemblea. Vogliamo capire se il progetto di RadioCittà Fujiko è ancora compatibile col progetto Vag. Perché la radio è parte integrante del nostro media center, e di conseguenza bisogna sempre confrontarsi con tutti. Oltre la radio, nessuno di noi militanti di Vag61 era a conoscenza della decisione di tresmettere gli spot di FN e Lega”. La tensione è palpabile. Basta leggere i comunicati, in primis quello ufficiale del centro sociale, pubblicato sul sito di Zic, duro e categorico: “Non c’è ragione che possa giustificare la parola dei nazi-fascisti di Forza Nuova. Tanto meno da un luogo come Vag61”. Una scelta fatta dalla redazione di Fujiko che ha portato “un solco profondo, nella fiducia verso il lavoro della radio prima di tutto, ma anche, purtroppo, nella convinzione di percorrere la stessa strada.
Il nostro impegno e le nostre idee non sono compatibili con chi da legittimità di parola ai fascisti”. Alfredo Pasquali è convinto che il caso sia frutto di “un equivoco da parte di alcuni compagni. Perché è la ParCondicio che ci obbliga a trasmettere tutti i messaggi, anche quelli di cui faremmo volentieri a meno. L’alternativa è rinunciare a trasmettere spot elettorali, compresi quelli delle reti civiche che altrimenti non arriverebbero ai media. E poi non si tiene conto di un altro paradosso della comunicazione. La nostra radio è presente ad ogni consiglio comunale, e capita che trasmettiamo feroci discorsi fatti dagli esponenti di destra. Altro che i messaggi elettorali di Forza Nuova”. Pasquali ricorda come la radio sia legata al Vag da tanti anni di militanza. Fujiko ha la sua redazione al secondo piano di Vag dal 2004, da quando è stata aperta l’Officina dei media indipendenti. Nel suo palinsesto sono stati da sempre ospitate anche trasmissioni di collettivi del Vag. “Teniamo aperte tutti gli spiragli di dialogo, e aspettiamo la prossima assemblea. Ma ripeto, non siamo disposti a barattare la nostra autonomia decisionale. D’altronde, l’impegno antifascista di Radio Fujiko è storico e comprovato. Basta ascoltare le nostre trasmissioni. A me, poi, i fascisti anni fa fracassarono anche la testa. Che dire, speriamo bene”.
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Fate il vostro gioco
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A Villa Torlonia (Roma) si impara il linguaggio della radio

da roma-citta.it

Proseguono gli appuntamenti del week-end a Technotown, spazio all'interno di Villa Torlonia dove i ragazzi tra i 10 e i 17 anni possono giocare imparando le ultime applicazioni della tecnologia. Oggi e domani dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 i partecipanti potranno sperimentare in diretta come si realizza un vero programma radiofonico registrando storie, canzoni, spot e creando 3 minuti di trasmissione per "Radio Technotown". Testimonial d'eccezione domani, 13 aprile alle 11 sarà Paola Lupi, voce della trasmissione per ragazzi di Radio1 Rai, "News Generation".

UN LABORATORIO MUSICALE 

Technotown si trasformerà in un laboratorio di produzione radio che si terrà nella sala della musica. Qui i ragazzi potranno trovare tutto il necessario per registrare suoni, rumori e voci. Lavorando come una piccola redazione, saranno guidati nella composizione del pezzo attraverso la rappresentazione grafica del suono. I monitor posizionati nella sala proietteranno le immagini che riproducono i toni ascoltati in quel momento, creando quello che si definisce un panorama sonoro. Gli effetti da usare potranno essere scelti tra una delle basi preorganizzate e poi arricchiti ed elaborati all'interno del gruppo. Un tutor guiderà i ragazzi insegnando loro a lavorare insieme, illustrando le modalità di esecuzione ed i possibili arricchimenti dei suoni scelti. Alla fine del gioco ogni ragazzo porterà a casa la registrazione del proprio lavoro.

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A bottega dal maestro Lorenzo Pierfelice




Il mio personale contributo alla campagna elettorale 2008.
Al di là di dove metterete le vostre crocettine voglio ringraziare Lorenzo che mi ha permesso di lavorare al suo fianco permettendomi di osservare la sua matita da più angolazioni differenti prima di accompagnarne la danza. E poi è bello avere un fumettista preferito da insultare quando ne hai voglia, da bertici e fumartici l'impossibile e inventare nuove bestemmie laiche fosse mai il caso.
Soprattutto, rispetto a molti dei miei fumettisti preferiti, è VIVO. Vuoi mettere?

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E la radio va in aiuto ai giornali

da lastampa.it

Il magnate Sam Zell sta cercando di rinnovare il gruppo editoriale Tribune Co - che comprende 23 emittenti televisive e 11 quotidiani tra cui Los Angeles Time e Chicago Tribune - e lo sta facendo a partire dalla radio. Zell si affida proprio all'innovazione e al fermento dell'ambiente radiofonico per dare nuovo slancio alla carta stampata in America, e stimolare le vendite.

Il primo passo è stato quello di chiamare in soccorso alcuni veterani della radio, come lo stesso numero due del gruppo, Randy Michaels, per dirigere il settore dei creativi e individuare così dove i giornali sbagliano e quali innovazioni è utile introdurre per riconquistare un mercato che si è fatto di anno in anno più esile. Un altro grande dell'ambiente radiofonico, Lee Abrams, ha già proposto le prime idee che dovrebbero scuotere l'ingessato mondo della carta stampata, tra cui quella di inserire nella prima pagina dei giornali grandi mappe colorate. "Molte delle decisioni prese e delle scelte fatte dai quotidiani possono essere assolutamente giuste - ha dichiarato Abrams - ma dobbiamo in ogni modo individuare quelle che non lo sono".

Il debito del gruppo Tribune ammonta a oltre 12 miliardi di dollari, e le entrate derivanti dalla vendita dei giornali continuano a diminuire. Secondo Abrahms, e secondo gli altri dirigenti radiofonici assunti da Zell, la radio è il giusto punto di partenza per rinnovare il mondo dei quotidiani. "Con l'arrivo della televisione la radio era data per spacciata, ma ha saputo rinnovarsi e continua a farlo per continuare a prosperare".
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Arriva in Italia la web tv di Al Gore
Il palinsesto composto da brevi video, di informazione e intrattenimento. Chi li produce viene pagato con una cifra tra i 200 e i mille euro. Qualche purista potrebbe dire: - "Ma non è RADIO!" -  Chissenefrega! Sono un mediacrosser!

da corriereconomia

Il giorno X, per quelli che la tivù, dovrebbe essere il prossimo 8 maggio. Data in cui Al Gore presenterà a Milano – e sembra anche a Roma – l’ingresso del network Current tv nel BelPaese. Una televisione trasversale, o come dicono gli esperti, crossmediale, che con la promessa di contenuti freschi, raccolti da internet, porterà sul network di Sky – al canale 130, nel pacchetto base – documentari stringati, brevi, anche brevissimi, raccolti da una tribù di giovani videomaker. Non giornalisti, e forse nemmeno registi. Semplicemente, testimoni, insieme alle reti di distribuzione digitali, di una nuova era di produzione di contenuti che negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Irlanda ha già raccolto più di 50 milioni di affezionati.

Cosa sarà, Current Tv: un canale internet, dove video e programmazione, più o meno come accade sul sito americano, manda in onda informazioni e intrattenimento video 24h su 24, distribuite secondo una “ruota” di tematiche e con servizi di una durata massima di dieci minuti. Poi, Current sarà un equivalente palinsesto programmato sul satellite, a flusso continuo. La programmazione del network, che dalla sua nascita, nel 2005, ha ricevuto riconoscimenti tra i quali l’Emmy Award 2007 come miglior canale televisivo interattivo, non verte tanto sul progetto di un pianeta sostenibile quanto su uno specifico target di visitatori-telespettatori. Giovani tra i 18 e i 35 anni la cui dieta mediatica è veloce, e onnivora: arte, spettacoli, moda, musica, attualità, denaro, relazioni, politica, e dulcis in fundo l’ambiente.

«Current ha scelto l’Italia come primo paese non anglofono – spiega il neo direttore del canale Tommaso Tessarolo (leggi l'intervista)– perché crede nella nostra capacità espressiva: siamo un luogo ricco di arte e cultura, e in cui il panorama dei media sta cambiando velocemente. Forse siamo arrivati nel momento giusto…».

L’investimento previsto per realizzare una programmazione in lingua italiana, che catturi un pubblico di giovani – forse un poco idealisti, forse un poco impegnati – è importante. Saranno assunte 30 persone nella sede milanese, tutti i pod (termine tecnico per dire video) che andranno in onda saranno remunerati con cifre piccole, rispetto all’estero, ma significative. Per chi sogna, da grande, di documentare, i video che Current manderà in onda varranno dai 200 ai 1.000 euro. Il 30% del palinsesto conta su questi ragazzi.

E infatti, i primi ad essere coinvolti nel progetto sono stati loro, i blogger che da tempo scrivevano di Current, i videomaker in contatto con internet, i giovani registi in cerca di un’opportunità. A Milano e a Roma, la scorsa settimana, si sono tenuti due incontri in cui Davide Scalenghe, VC2 (acronimo di Viewer Content) manager, ha illustrato a ragazzi arrivati col passaparola la linea editoriale. Non opinioni o parti politiche ma linee guida pratiche da adottare, per entrare a far parte del gruppo degli stretti collaboratori: «La cosa migliore che potete fare, prima di iniziare a girare, è guardare i nostri pod americani. Più ne guardate, più ne diventano chiari la struttura e l’impianto narrativo…». Dal palco Scalenghe spiegava. La platea, silenziosa prendeva appunti. Poi, i più coraggiosi hanno mostrato i mini-documentari che già avevano prodotto in solitudine.

Era presente all’incontro il fondatore di Mytv Salvo Mizzi, oggi responsabile Digital Service Innovation di Telecom Italia, che così racconta il pubblico: “Una massa di ragazzi con maniche di camicia rivoltate, e il senso che qualcosa stesse succedendo, di nuovo: un’asta a battitore unico con cui tutti ambivano cimentarsi..”.

Ce la faranno, i videomaker italiani, a tenere alto il nome di Current? Un network che grazie ai contenuti e alle informazioni inviati in tempo reale nel giro di due anni ha bagnato il naso persino alla Cnn. Il primo scoop durante l’uragano Katrina. Nel marasma delle immagini riprese dagli elicotteri, l’unico video girato da terra è stato quello di un soccorritore volontario di 23 anni appena. Ha ripreso quel poco che restava di New Orleans dalla barca con cui caricava i sopravvissuti, e una volta tornato a casa, ha montato tutto da sé e inviato con un instant messanger il servizio. Che ha fatto il giro del mondo, come le immagini girate da un giovane israeliano nella striscia di Gaza durante l’evacuazione. Quando più nessun giornalista era ammesso, e cittadini invece sì. Forse è questo il lato positivo della globalizzazione. Forse, con Current, gli italiani potranno dimostrare di conoscere le lingue, essere pronti a giocare una partita veramente internazionale, e forse anche di avere quel talento di cui tutti parlano ma che, An Inconvenient Truth, poco interessa davvero.

http://current.com/

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Israele: chiusa radio pacifista, giornalisti arrestati

La polizia israeliana ha messo ieri i sigilli agli studi di Gerusalemme di Ram-Fm, una radio indipendente della Cisgiordania che trasmette in lingua inglese e il cui obiettivo è di avvicinare israeliani e palestinesi.
Durante l'operazione sette dipendenti dell'emittente tra giornalisti e impiegati sono stati trattenuti ventiquattr'ore in carcere. Secondo il ministero delle Comunicazioni israeliano, l'intervento della polizia si è reso necessario perché la radio operava senza licenza e le sue trasmissioni creavano interferenze alle altre radio.
La sede principale di Ram-Fm è a Ramallah, in Cisgiordania, dove le trasmissioni continuano ad andare in onda regolarmente. L'Associazione della stampa estera ha definito "assurda" la misura cautelare in carcere per i giornalisti: la protesta ha contribuito al loro rilascio
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La radio usa e getta secondo Sirius e XM

da radiopassioni

L'industria editoriale li chiama "instant book", libri scritti di getto, magari senza badare troppo alla forma, sulle tematiche e i personaggi del momento. Un mese dopo l'uscita, l'instant book non lo comprerebbe più nessuno.

Gli operatori di radio digitale satellitare americani stanno applicando lo stesso modello alla radio. Sirius apre un canale con 24 ore di discussioni e chiacchiere sul controverso ex governatore Eliot Spitzer, XM risponde con un canale che per qualche giorno diffonde le canzoni care ai fan del baseball, in apertura di stagione, e poi sparisce. Lo stesso per un canale che diffonde solo ed esclusivamente musica e notizie riferite al lancio dell'ultimo disco dei R.E.M. Sono i "microchannel". In questo suo gustoso commento sulla instant radio, Marc Fisher, del Washington Post, spiega che la radio si sta adeguando a uno stile di consumo fatto "a sprazzi", dove tutto diventa popolarissimo per poche ore. E dove spesso i contenuti spariscono senza che buona parte delle persone ne abbia mai avuto conoscenza.
Ne esce l'immagine di una radio frenetica al limite dell'isteria, ma anche particolarmente brava ad adeguarsi al bello (e al brutto) della contemporaneità.
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I 38 anni di Luisella!

da iloveradio.fm

Oggi Luisella Berrino ha festeggiato 38 anni di RMC!
Qualcosa di più che un semplice record: Luisella è proprio da Guinness dei Primati!
In Italia nessuno speaker può vantare una così lunga fedeltà alla stessa emittente.
Luisella ha esordito ai microfoni della Radio del Principato di Monaco il 7 aprile del 1970 e da allora è sempre rimasta su Radio Monte Carlo.
Una voce che ha accompagnato, accompagna e accompagnerà milioni di italiani.
Una voce unica. Ancora 100 di questi anniversari!
(grazie a Stafano Bragatto)
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La scommessa delle radio libere in Congo continua

da amisnet.org

Prosegue la scommessa per le radio in Congo lanciata con il progetto “Pari” di cui Amisnet è partner dal 2006. Parì, che in francese significa scommessa, è anche l’acronimo per Poli di Appoggio alle Radio Indipendenti.
Il progetto, nato nel 2004 e promosso dall’associazione Panos, prosegue nel suo obiettivo principale: rafforzare la radiofonia libera in Congo. Pari sta tentando di rafforzare il sistema di informazione nella zona dei grandi laghi del paese: da Lubumbashi, a Kisangani, a Bukavu, alla regione diamantifera del Kasai. Il progetto mira allo sviluppo delle radio attraverso il supporto tecnico, istallando apparecchiature radiofoniche, come computer, stampanti e connessione internet, ma soprattutto attraverso strumenti metodologici, promuovendo la relazione tra le varie emittenti, che cominciano oggi a lavorare in sinergia.
Una scommessa, perché le condizioni culturali e logistiche non sono favorevoli. Ma in questa quarta spedizione di controllo del progetto i cooperanti stanno assistendo alla crescita delle radio e al raggiungimento di diversi risultati. Le radio cominciano a lavorare insieme a diversi progetti in direzione di una informazione libera, democratica e indipendente.
“Lavorare sull’informazione tende a diminuire i rischi di una deriva autoritaria” racconta il nostro Francesco Diasio, proprio in questi giorni in spedizione in Congo, ” e lo abbiamo visto alle elezioni presidenziali del 2005, quando grazie al lavoro delle radio i cittadini congolesi sono diventati osservatori del processo elettorale”.
Oggi in Congo l’antenna libera rappresenta un punto di riferimento per la comunità che le ascolta ma anche per chi guarda il paese con gli occhi lontani di un europeo o di un emigrato.


icon for podpress  Clicca qui per ascoltare il primo appuntamento con [4:52m]: Hide Player | Play in Popup | Download
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Un po' di politica: Montefusco confermato presidente di RNA

da giornaleradio.info

Eduardo Montefusco (nella foto), presidente di Rds, è stato rieletto con pieno mandato, alla presidenza di Rna, Radio Nazionali Associate, società che raggruppa i grandi network nazionali. Si sono espressi all’unanimità in favore di Montefusco gli altri artefici della radiofonia italiana: Carlo Mandelli per R101 (Gruppo Mondadori), Francesco Dini per Radio Deejay, M2O e Radio Capital (Gruppo l’Espresso), Roberta Lai per Radio 24 (Gruppo Il Sole 24 ore), Emanuele Ferrario per Radio Maria e Paolo Chiarelli per Radio Radicale.
Al termine dell’ultima Assemblea, coordinata dal segretario nazionale Sergio Natucci anch’egli riconfermato in carica, è stata ribadita la linea della “continuità” rappresentata proprio dal suo presidente.

I convenuti, convalidando il mandato, esprimono la volontà di proseguire fermamente nell’azione di sostegno allo sviluppo della radiofonia privata a diffusione nazionale; procedere per una sua più incisiva presenza sul mercato, come lo stesso richiede, e avanzare speditamente verso la transizione alla radiofonia digitale. Il particolare momento richiede, per questi obiettivi, la più piena convergenza di vedute, la massima lucidità nell’azione e il perfetto equilibrio delle energie in campo. La competenza di Montefusco e l’esperienza da editore radiofonico indipendente, cumulata in trent’anni ininterrotti di attività, sono le garanzie su cui si è realizzata la piena corrispondenza degli associati che rinnovando così al neo presidente la loro fiducia gli delegano la prosecuzione dell’impegnativa funzione di governo.

La nota dell'Rna prosegue così: L’Associazione delle radio nazionali, costituita nel 1986 con l’obiettivo principale di promuovere e sostenere lo sviluppo della radiofonia privata a diffusione nazionale, annovera tra le sue componenti le principali aziende radiofoniche nazionali, che vedono, in questa loro struttura di categoria, il migliore strumento per la salvaguardia dei propri interessi imprenditoriali nel settore. RNA è soggetto attivo in tutte le iniziative che animano il settore radiofonico, ricoprendo il ruolo di interlocutore delle Istituzioni, Parlamento, Governo e Pubblica Amministrazione, delle forze sociali e sindacali e delle Istituzioni Europee. Proprio al fine di seguire la politica comunitaria in materia di telecomunicazioni e radiodiffusione dal 1996 è stata istituita una sede di rappresentanza della RNA a Bruxelles. L’Associazione è firmataria del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di categoria, rappresenta la radiofonia nazionale privata nei rapporti con le organizzazioni che tutelano il diritto d’autore e connessi (SIAE e Ass. dei Fonografici) e ha promosso la costituzione del primo consorzio italiano per la sperimentazione delle nuove tecnologie digitali e lo sviluppo della radiodiffusione privata in tecnica numerica (Club DAB Italia). Aderisce all’istituto di Autodisciplina della Pubblicità ed è presente nella Commissione del Ministero della Comunicazione per l’Assetto Radiotelevisivo, così come nella Commissione consultiva per la radiofonia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. RNA è, inoltre, membro della giunta di Confindustria per i Servizi Innovativi e Tecnologici.
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Radio Number One via cavo nel Mendrisiotto

da newsletter Millecanali

Radio Number One, emittente "pluriregionale" con sede in Lombardia, ha avviato da qualche giorno le proprie trasmissioni in Svizzera sulla frequenza 105.4 del sistema via cavo della società Videocavo. L'emittente, che trasmette dagli studi di Milano e Bergamo, raggiunge già da tempo la Svizzera italiana, attraverso la propria rete Fm. Con il servizio via cavo, migliora sensibilmente la possibilità di ricezione degli utenti del sud del Ticino.

I programmi di Radio Number One sono diffusi in 6 regioni: Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta, Emilia, Veneto e Trentino, oltre al Sud della Svizzera. "Sono felice di questo nuovo passo - dichiara il direttore dei programmi Luca Viscardi - con il miglioramento del nostro servizio in Svizzera prende forma il progetto di una grande emittente multiregionale al servizio degli ascoltatori. Traffico, notizie in tempo reale e un forte radicamento nel territorio sono alla base del nostro lavoro".

Nella squadra di Radio Number One c'è anche un ticinese d'adozione: è Grant Benson, da anni residente a Chiasso, che conduce la trasmissione del mattino, tra le 9 e le 12, e che adesso potrà ascoltarsi la radio anche da casa.
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I Marta Sui Tubi, Nudi e Crudi su Radio Rockit



Non diamo mai spazio agli avvenimenti glamour della radio. Sponsorizzazioni. Eventi. Campagne. Questa volta faccio uno strappo per l'uscita del DVD dei Marta Sui Tubi. Un gruppo che come pochi altri propone una musica diversa che merita uno spazio in radio, o che comunque vorrei ascoltare sulla mia radio preferita.
Da oggi per una settimana Radio Rockit promuove Nudi e Crudi, il primo DVD dei Marta Sui Tubi. Potrete ascoltare in esclusiva l'inedito L'unica Cosa, che anticipa l'uscita del nuovo album per l'autunno, due cover, Playboy tratta dal film "Lo Zio Di Brooklyn" con Max Collini degli Offlaga Disco Pax e Ma come fanno i marinai con la partecipazione dei Lombroso, ma anche Negghia poesia di Peppino Impastato.  > qui <

Mi piace anche che ci siano degli spazi dedicati alla musica emergente, e che qualcuno inizi a capirlo. E' tempo che ci si prenda le proprie responsabilità su quello che va in onda in radio, e che qualcuno ricominci ad ascoltare, incuriosirsi, scegliere.

ascolta RadioRockit
www.martasuitubi.it
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«Radio Radio disturba la quiete pubblica»

da ilmessaggero.it

ROMA (4 aprile) - I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Roma e i militari della stazione di Fidene hanno sequestrato la sede dell'emittente radiofonica Radio Radio in via Serra de Conti, a Fidene.
L'operazione è scattata dopo le denunce dei condomini dello stabile per disturbo alla quiete pubblica. Il 18 marzo il gip Marco Patarnello aveva emesso un decreto che imponeva il ripristino dei locali a uso abitativo e la rimozione di tutti gli impianti di trasmissione radiofonica.
Ma il proprietario dell'emittente e dell'appartamento in cui la radio aveva sede, nonché legale rappresentante di Radio Radio , non ha eseguito il provvedimento. Sono così intervenuti gli agenti e l'uomo 46enne è stato denunciato per mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice, disturbo della quiete pubblica e violenza privata. All'appartamento sequestrato sono stati apposti i sigilli. Continuano invece regolarmente le trasmissioni dell'emittente radiofonica.

Forse questo provvedimento è un po' esagerato, anche se per questo bisognerebbe sentire le persone che dividono il pianerottolo nel palazzo popolare di Via Serra de'Conti. Aggiungo che fino a qualche anno fa lavoravo per un noto gruppo radiofonico romano che in due appartamentini popolari teneva la messa in onda di tre radio e una televisione, con un inquinamento elettromagnetico mai certificato, ma che suppongo altissimo.
Ogni giorno io e i miei colleghi ci dicevamo che se avessimo mai avuto un figlio ci sarebbe nato col logo di una delle 4 emittenti (a scelta) tatuato sulle chiappe.

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su Radio Animati 30 Anni di Goldrake

da dada.net

Venerdì 4 Aprile si celebrerà il trentenalle dalla prima trasmissione tv di "Atlas Ufo Robot" la strepitosa serie animata di Go Nagai arrivata in italia nel lontano 1978.

Radio Animati, la webradio dedicata al mondo delle sigle televisive, dalle ore 10.00 alle ore 21.00 di oggi ripercorrerà attraverso piccoli special la storia del cartoon. Dalle ore 22.00 ci sarà il resoconto di tutta la giornata. Per ogni aggiornamento e per ascoltare la radio è sufficente e collegarsi al sito www.radioanimati.it
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URBANSOUNDWORK: Radio Papesse E Fabbrica Europa cercano la musica e i suoni del lavoro urbano

da viaroma100.net

SIENA - Radio Papesse – in collaborazione con Fabbrica Europa 2008 – invita radio producers, musicisti e sperimentatori sonori a presentare composizioni o lavori audio sul tema del lavoro urbano.

I pezzi selezionati verranno programmati all’interno degli spazi destinati a CityMix, un progetto di Fabbrica Europa che guarda alla scena della musica elettronica in quelle città che sono diventate negli anni degli hot spot dell’arte e della creatività.
Partendo da Firenze, quest’anno l’attenzione è puntata sulle città di Amsterdam, Rotterdam, Colonia e Londra.

Come altri edifici della cosiddetta archeologia industriale e intere aree urbane, la Stazione Leopolda è stata riconvertita in uno spazio dedicato a festival, fiere e mostre e più in generale al terziario avanzato.
Dalla nostra percezione di città occidentale e moderna, sono quasi scomparse le industrie, le manifatture e i loro operai e sono emerse nuove figure professionali.

La domanda che ci poniamo dunque è: dove sono i lavoratori di oggi? Che lavoro fanno? Dove lavorano a Firenze, Amsterdam, Rotterdam, Colonia e Londra?

I suoni presentati dovranno affrontare il tema del lavoro urbano e la sua dimensione acustica in queste città. Suoni dei posti di lavoro, industrie, uffici, tastiere, macchinari…veri o immaginari. Non ci sono limiti di durata, lingua o genere; le produzioni audio possono essere documentari, soundscapes, fiction, letture…

I lavori devono essere presentati entro il 25 aprile attraverso la Drop Box di Radio Papesse.
I suoni selezionati verranno programmati su Radio Papesse ed entreranno a far parte del nostro archivio audio, dove rimarranno disponibili per la consultazione e l’ascolto.
Solo i pezzi che riterremo più meritevoli verranno presentati durante il Festival, prima dell’inizio dei concerti di CityMix.

CRITERI
Il call for soundworks è aperto a lavori che affrontino la dimensione acustica del lavoro nelle città di Firenze, Amsterdam, Rotterdam, Colonia e Londra.
Non ci sono restrizioni di durata, lingua o genere. Le produzioni possono essere paesaggi sonori, documentari, fiction… Spazio aperto alla creatività!

Linee Guida
1. I pezzi devono essere inviati in formato .mp3
2. Possono essere caricati più lavori, ma ognuno di essi deve essere accompagnato da un breve testo esplicativo dell’audio e una breve biografia (DOC, PDF, TXT)
3. Deadline: 25 Aprile 2008

Sino al 4 maggio 2008 al Palazzo delle Papesse: .ZA - giovane arte dal Sudafrica. Da radiopapesse.org è possibile scaricare l'audioguida realizzata da Radio Papesse.

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Amnesty premia i Subsonica per il brano contro lapedofilia

da qn.quotidiano.net

I Subsonica, con 'Canenero', sono i vincitori della sesta edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente.
Prima dei Subsonica, avevano vinto il Premio Amnesty Italia Daniele Silvestri ('Il mio nemico', 2003), Ivano Fossati ('Pane e coraggio', 2004), Modena City Ramblers ('Ebano', 2005) e Paola Turci ('Rwanda', 2006) e Samuele Bersani ('Occhiali rotti', 2007).
“E' un onore di quelli grandi ricevere da un'istituzione come Amnesty un riconoscimento così” - hanno dichiarato i Subsonica - Da un lato perché scrivendo una canzone su uno specifico tema, come ad esempio questo degli abusi sui minori, non ci si chiede mai quanto in concreto saprà smuovere interesse o suscitare riflessioni. Altrimenti ci si blocca e non lo si fa più. E dall'altro perché Amnesty International, puntualmente presente nella tutela dei diritti delle persone, si dimostra rapida attenta ed efficace nell'individuare tutti i significati del termine ‘violazione’, per i quali purtroppo non sempre occorrono dittature o prigioni perse in capo al mondo. La violazione dei diritti può avvenire tra le pareti le domestiche come in una qualsiasi caserma di un paese democratico e purtroppo può riguardare ognuno di noi in qualsiasi momento. Ringraziamo, quindi, Amnesty International per questo premio, ma non solo”.
"Canenero ci parla di uno dei peggiori incubi che possa segnare la storia di un bambino: un abuso da parte di un adulto” - ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. “Si tratta di una delle forme più feroci di violenza, perpetrata nei confronti di un soggetto debole e indifeso. I Subsonica hanno avuto il coraggio di utilizzare la musica per raccontare quanto questo fenomeno sia diffuso e presente anche in realtà apparentemente normali, per ricordare quanti ‘cani neri’ stiano sbranando il futuro di tanti bambini".
La premiazione dei Subsonica avrà luogo a Villadose (Rovigo), nel corso della serata finale dell'undicesima edizione del concorso musicale dal vivo 'Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty', in programma dal 17 al 20 luglio.
Gli altri nove brani in concorso erano: 'Canzone per Beirut' (Eugenio Bennato), 'Canzone della tolleranza e dell'amore universale' (Giorgio Canali e Rossofuoco), 'Boom!' (Gemelli Diversi), 'Mosca cieca' (Gianna Nannini), 'Tu ricordati di me' (Negramaro), 'Milioni di promesse' (Radiodervish), 'La guerra dei vecchietti' (Remo Remotti), 'Canzone fra le guerre' (Antonella Ruggiero) e 'Avanti pop' (Tetes de Bois).
Della giuria che ha selezionato le proposte pervenute alla segreteria di Voci per la libertà, hanno fatto parte Giò Alaimo (Il Gazzettino), Silvia Boschero (Radio Rai), Marco Cavalieri (Radio Città Aperta), Valerio Corzani (Radio Rai, il manifesto), Luca D'Alessandro (MusicBoom), Cinzia Fiorato (Tg1 Rai), Gabriele Guerra (Freequency), Ezio Guaitamacchi (Jam, Lifegate), Federico Guglielmi (Il Mucchio, Radio Rai), Andrea Laffranchi (Corriere della Sera), Michele Lionello (Voci per la libertà), Carlo Mandelli (Il Giorno), Riccardo Noury (Amnesty Italia), Diego ”Alligatore” Pinamonte (Smemoranda.it), Paolo Pobbiati (Amnesty Italia), Valeria Rusconi (Rolling Stone), Giordano Sangiorgi (Mei), Mauro Santoriello (MTV), Gianni Santoro (XL), Stefano Starace (A rivista), Renzo Stefanel (Rockit), John Vignola (Vanity Fair, Radio Rai) e Franco Zanetti (Rockol).
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110all'ora: la web radio dell'Ateneo ha messo le ruote

Dal 2 aprile al 25 giugno, 110, la videowebradio dell’Università degli studi di Torino esce allo scoperto per presentarsi agli studenti di tutto l’Ateneo. Da domani, ogni settimana la webradio uscirà dai suoi studi e darà vita a 110all’ora: sessanta minuti di trasmissione in diretta streaming audio/video dalle aule, dai corridoi e dai cortili delle sedi universitarie, sperimentandosi davanti ai suoi ascoltatori dal vivo con tanta buona musica e ospiti famosi che verranno intervistati direttamente dal pubblico. 

110ALL’ORA: LA RADIO ESCE ALLO SCOPERTO 
Domani dalle ore 11 alle 12, parte il tour di 110all’ora con la compagnia del mitico Beppe Braida, comico e conduttore di Colorado Cafè in diretta audio video dalla sede di Economia in corso Unione Sovietica 218/bis, e in contemperanea su piazza San Carlo di Digi.To. Ma Braida lui non sarà l’unico ospite d’eccezione: ogni puntata di 110all’ora ospiterà uno Special Guest. Tanti i nomi famosi in programma: Giancarlo Kalabrugovich, Luca De Meo, Marco Berry, Luca Morino, Edelfa Chiara Masciotta, I Mammuth, Gianluca Pessotto, Massimo Gramellini, i Subsonica, Bunna, Linea 77 sono solo alcuni degli invitati. 

110 -  LA WEB RADIO CHE SI VEDE 
110 è la videowebradio&community dell’Università di Torino: un laboratorio multimediale, strumento per tutti gli studenti dell’Ateneo torinese per sperimentare la contemporaneità. La linea editoriale affonda le proprie radici negli obiettivi istituzionali, dell’Università di Torino. Ricerca e didattica sono il fulcro su cui si muove la sperimentazione di linguaggi e nuovi media. La radio, che al momento conta più di 20 programmi in palinsesto, è in onda in streaming audio e video, 24 ore su 24, 7 giorni a settimana con alti contenuti internazionale, multiculturale e multimediale. 110 è la voce della comunità universitaria, favorisce lo scambio di idee, contenuti ed esperienze e valorizza la creatività incoraggiando la sperimentazione di linguaggi multimediali e lo sviluppo di nuove tecnologie offrendo anche incredibili potenzialità di applicazione e una nuova libertà di espressione. 

CALENDARIO 
Per ora, 110 ha programmato ufficialmente solo i quattro incontri di aprile. Per le prossime date bisogna consultare il sito My space del programma che verrà, di settimana in settimana, aggiornato. Le trasmissioni di aprile saranno: 
Mercoledì 2 ore 11: Facoltà di Economia e Commercio di corso Unione Sovietica 218/bis con Beppe Braida. 
Mercoledì 9 ore 14.30: Scuola di Biotecnologie di via Nizza 152 con Giancarlo Kalabrugovich. 
Venerdì 18 ore 13: Sede dello Suism di Piazza Bernini 12 con Marco Berry. 
Mercoledì 23 ore 14: Facoltà di Informatica presso il Piero della Francesca di Corso Svizzera 185.
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Una radio li salverà

da articolo21.info

Già in questi giorni, nonostante la data del referendum farsa non sia stata ancora annunciata, soprattutto  nei villaggi le organizzazioni paramilitari birmane e le autorità locali stanno cominciando a minacciare  le popolazioni nello stato Arakan vi sono denunce di forti pressioni da parte delle autorità militari perchè tutti votino a favore della costituzione farsa. Funzionari del Comando Occidentale si spostano intorno alle città di Manaung e An e hanno iniziato ad intimidire gli abitanti. Un capitano e tre soldati armati e in uniforme sono arrivati a Man Yong, un villaggio vicino ad An e hanno adunato tutti gli abitanti di sei villaggi. Ogni villaggio ha dovuto inviare un rappresentante ad un incontro dove è stato comunicato la costituzione di un gruppo che punirà coloro che voteranno no al referendum. "Vogliamo vedere solo voti a favore, altrimenti gli abitanti e i loro villaggi pagheranno per questo.”

In questo clima, che si sta surriscaldando pesantemente, ancora non si sa quando ci sarà il referendum. Per ora è proibito parlarne contro,  pena arresti e condanne fino a tre anni di carcere. Ieri rischiando moltissimo, 14 parlamentari birmani ancora residenti in Birmania hanno lanciato un appello importantissimo ai parlamenti e ai governi del mondo: “ la costituzione vergogna della giunta militare deve essere rifiutata dal popolo e non riconosciuta dalla comunità internazionale”. L’appello fa una durissima critica nei confronti del Consiglio di Sicurezza, che non ha adottato una azione “efficace e tempestiva” per interrompere il comportamento unilaterale della giunta e per attuare una vera riconciliazione nazionale. Una critica che è rivolta anche  alla azione di Ban Ki moon che  è rimasta debole e che non ha utilizzato la sua posizione  per  chiedere una azione decisa al Consiglio di Sicurezza. Anche l’azione dell’inviato speciale dell’ONU Gambari è stata duramente messa sotto accusa. Secondo i parlamentari birmani il suo comportamento "apparentemente sembra fuorviare l’organismo  a favore della giunta militare“. I parlamentari birmani chiedono aiuto al mondo ed in particolare ai parlamentari perchè facciano pressioni sulla giunta affinché adotti immediatamente le raccomandazioni del Consiglio di sicurezza e chiedono ai governi di attuare tutte le pressioni economiche e diplomatiche contro la giunta, perchè collabori con le forze democratiche ed Aung San Suu Kyi. I parlamentari chiedono che la costituzione non venga riconosciuta e che il Consiglio di Sicurezza decida finalmente  una risoluzione vincolante. Un appello particolare inoltre viene fatto alla Cina, affinché  fermi la sua protezione verso il regime militare e inizi a cooperare con il Consiglio di Sicurezza. Infine i parlamentari chiedono  a tutti i governi di interrompere le vendite di armi e di sistemi di intelligence alla giunta.

Purtroppo, come tutti sanno i risultati del referendum sono scontati. Spetta al mondo, al mondo libero, di  rifiutare con decisione i risultati.
Un altro appello viene lanciato dalle organizzazioni  democratiche e dal sindacato birmano perchè sostengano finanziariamente la loro campagna per votare NO al referendum. Bisogna far arrivare e far vivere la voce della opposizione all’interno. Ci chiedono di raccogliere urgentemente fondi per far funzionare cinque radio che trasmettono in tutta la Birmania in varie lingue etniche. Almeno per i prossimi due mesi servono circa 15.000 euro. Per un anno circa 140.000 euro.  La voce dell’opposizione deve raggiungere le città e i villaggi. Tutti devono sapere che possono e devono  opporsi al referendum. Tutti devono sapere che il lavoro forzato è vietato e che possono denunciarlo. Ma per fare questo serve  la radio.  Bisogna alimentarla, con informazioni, proteggerla e farla vivere. Un appello del sindacato birmano FTUB che il suo segretario generale Maung Maung, oggi minacciato di morte dalla giunta,  lancia con un urgenza infinita.  Dobbiamo non dimenticare e raccogliere l’appello di Maung Maung e costruire un sostegno straordinario, anche sul piano finanziario,  da parte di coloro che vivono in paesi in cui la democrazia sembra una cosa scontata. (Cecilia Brighi)
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