lunedì 30 giugno 2008
Radio Wimbledon: Classe sull'etere
da ilsole24ore.com
Nata nel 1992, voluta dall'élite inglese, si può sentire solo nei dintorni dei campi e funziona nelle due settimane del torneo. Un modo originale per seguire con stile tutto ciò che circonda il tempio del tennis.
Questa mattina parlando con un commentatore di Radio Wimbledon, Mr. Joe Stahl, sono venuta a sapere come è nata l’idea di fare Radio Wimbledon una radio annuale che é nata da alcuni anni. Che gli inglesi vogliano sempre distinguersi, questo lo sapevamo ma una conferma di più l’avremo, nel sapere che la classe elevata inglese, la cosiddetta “upper class”, pare non volesse ascoltare la radio che sentivano tutti, quella nazionale, la BBC, per sapere ciò che avveniva a Wimbledon ma, ne volevano una che potessero ascoltare solo loro e che parlasse esclusivamente di tutto ciò che accadeva durante il torneo.
Così nel 1992 nasce Radio Wimbledon, una radio voluta dall’élite inglese, che si può sentire solo nei dintorni di Wimbledon, praticamente fino a 15 miglia, ossia 24 chilometri, dal luogo dell’emissione e che ovviamente funzione solo nelle due settimane del torneo. Gli studi della Radio si trovano proprio di fronte la sala stampa, il direttore è Stephen Butterick ed il suo staff è composto da venti persone: commentatori, giornalisti e tecnici, in più ogni anno, partecipano cinque giovani studenti di giornalismo, interessati a fare un’esperienza in questo campo.
La radio comincia alle otto del mattino, ed apre facendo una sintesi della giornata precedente, poi subito una panoramica di tutto ciò che accadrà nel corso della giornata, per finire alle dieci di sera. In queste ore vengono fatte radiocronache delle partite più importanti, analizzandole spesso con ospiti di rilievo come ad esempio tennisti del passato, con allenatori o con arbitri. Le conferenze stampa vengono proposte in differita. C’è poi il servizio meteorologico e le informazioni sulla viabilità del traffico. Insomma una radio completa di tutto ciò che può interessare un appassionato di tennis che si trova sulla strada per andare a Wimbledon e per arrivare aggiornato alla meta finale.
Mr. Stahl, continua raccontandomi che la radio ha avuto talmente tanto successo che alla fine, gli inglesi hanno voluto imitare il modello americano e di metterla “on-line”, quindi da radio riservata ad una cerchia di pochi eletti, è diventata una delle radio più ascoltate al mondo, e nella redazione arrivano e-mail da ogni parte del globo.
Quindi se vi trovate a Londra e siete a ventiquattro chilometri di distanza dal Tempio del Tennis, vi consiglio di sintonizzarvi su 87.7 FM, oppure, ovunque voi siate se avete con voi il vostro computer portatile e siete curiosi di sapere cosa sta accadendo a Wimbledon in questi giorni andate sul sito ufficiale del torneo www.wimbledon.org e poi cliccate sul link di Radio Wimbledon e… buon ascolto!
(Francesca Cicchitti)
Link Correlati: Radio Wimbledon
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lunedì 30 giugno 2008
Da stasera chiudono le Onde Medie Svizzere
Da oggi a mezzanotte la
Svizzera spegnerà definitivamente il mitico impianto in onde medie di Monte Ceneri Cima che opera con una potenza di 300 Kw sui 558 Khz utilizzando un’antenna a traliccio verticale strallato dell’altezza di 220 metri isolata da terra.
Nelle vicinanze dell’antenna principale è presente un’antenna “di riserva” di tipo Marconiano a T usata utilizzabile con una potenza massima di 150 kw.
Lo spettacolare impianto sarà probabilmente smantellato, contro un risparmio annuo un milione e seicentomila franchi (un milione di Euro), per fare ancora più spazio alle mucche che pascolano da quelle parti.
Insieme alle trasmissioni dell'impianto chiuderà la radio della “Musica Richiesta” che nella fascia di confine, nel dopoguerra, era seguitissima con i suoi notiziari e le trasmissioni musicali. A piacere tanto agli ascoltatori è stato il primo programma di “Musica Richiesta” in cui scambiarsi auguri e saluti o ascoltare le melodie del maestro Robiani.
I tre programmi radiofonici svizzeri potranno essere ricevuti sulle onde ultracorte, via satellite e via internet (www.rtsi.ch).
link correlati:
http://www.mediasuk.org/archive/monteceneri/index.html
http://www.iw2nzx.it/?p=118
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domenica 29 giugno 2008
Ma Costanzo per quanti giornali, radio, tv, siti cura degli editoriali?
da ilromanista.it
Dalle pagine de Il Romanista scrive Maurizio Costanzo:
"Oggi domenica 29 giugno, si
concludono i Campionati Europei. Nel frattempo in Italia si sono
conclusi i rapporti di ieri e avviati i nuovi. Via Donadoni ok Lippi.
Adesso l’attenzione è tutta rivolta alle Olimpiadi, al calcio mercato,
al prossimo Campionato e lontano, in prospettiva, i Campionati del
mondo. La diretta di Germania-Turchia in onda mercoledì grazie ad
alcuni capricci del satellite ci ha consentito di salutare il rientro
in campo delle radiocronache. Giustamente i giornalisti commentatori in
tv non sapendo come fare dato che per ben due volte la linea è saltata
si sono collegati con Radio Rai ed Emanuele Dotto ha fatto come stava
già facendo: una puntuale radiocronaca. Non ho provato nostalgia per le
radiocronache però ho rimpianto la forza della radio che ci consentiva
di immaginare le azioni che venivano descritte. Ancora ricordo l’urlo
antico di un grande radiocronista: quasi goal! Se ci pensate, tutta la
vita è fatta di moltissimi quasi goal e di qualche goal. Fervono i
preparativi a Pechino e di resoconti ne avremo moltissimi se si pensa
che fra giornalisti e tecnici sono stati accreditati più di cinquecento
colleghi."
Ma Maurizio Costanzo quanti ghost-writer ha????
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domenica 29 giugno 2008
Addio, Radio Monteceneri
Un articolo un po' nostalgico, in una giornata in cui provo a dimenticare che dobbiamo decrescere felici, quindi consumare meno, quindi dismettere tecnologie a noi tanto care ma che sono state soppiantate da mezzi dalla diffusione più ampia e più economica. L'articolo che segue non lo appoggerei nei miei momenti ecologisti... ma lo abbraccio idealmente pensando che non possiamo attardarci e dobbiamo, per forza, guardare avanti.
dal Corriere del Ticino
Se in Ticino la notizia è passata tutto sommato inosservata, non può dirsi altrimenti nelle regioni limitrofe: desta piuttosto sconcerto, infatti, soprattutto in Lombardia, la decisione della SSR di sopprimere, da martedì 1 luglio, le trasmissioni della Radio della Svizzera italiana diffuse attraverso il trasmettitore del Monte Ceneri in onde medie (AM), decretando, in pratica, la fine del lungo rapporto che la nostra radio ha con il pubblico del nord Italia. Un rapporto che dura da decenni, da quando Radio Monteceneri era l'unica voce "libera" dell'etere italofono, la radio che all'epoca della RAI di Ettore Bernabei, dava asilo e ospitalità a tutti quei personaggi (e sono stati davvero tanti!) che per svariati motivi (non solamente "politici" ma anche in ragione di una filosofia meno settaria dell'intrattenimento) non trovavano spazio nella radio di stato. Rapporto che è poi continuato a rimanere intenso e profondo anche in tempi più recenti: l'esplosione della radiofonia privata ha infatti creato molta confusione tra gli ascoltatori della radio dell'area padana i quali, stufi della piega commerciale presa dalle migliaia di emittenti sorte come dei funghi ma anche di una politica dell'informazione non proprio... trasparente dei network, hanno sempre avuto nella nostra radio un compagno fidato, pacato, preciso: un amico, insomma, da seguire con costanza in ogni orario del giorno e della notte.
Chi vi scrive ha tastato con mano il feeling esistente tra la Radio Svizzera e l'utenza italiana, essendo stato per una quindicina d'anni una delle voci più presenti in antenna, sovente in orari particolari, quali le ore notturne, durante le quali il contatto con gli ascoltatori diventa più colloquiale, intimo, profondo. Contatto suggellato da migliaia di telefonate, di lettere di apprezzamento per il nostro lavoro. "Meno male che ci siete voi!" era la frase tipica dei nostri ascoltatori d'oltre confine.
Purtroppo da martedì, quella radio non ci sarà più. Questioni di costi, dicono i responsabili della SSR, voglia di puntare tutto sulle nuove tecnologie quali il satellite e il DAB (la radio digitale), verso il futuro, insomma. A scapito, aggiungiamo noi, del passato e del presente. E soprattutto dando un colpo di spugna ad un'utenza che va ben oltre i 4000 fruitori delle AM ticinesi, abbracciando un bacino d'utenza di svariati milioni di persone che ora, senza la Rete Uno, perderanno ogni contatto con la Svizzera, le sue peculiarità culturali, nonché con il suo eccellente sistema di fare radio, meno strillato, arrogante e "ciaciarone" di quello dell'emittenza italiana dal quale in passato molti operatori hanno preso esempio e che ancora oggi rimane un punto saldo per chi opera nel settore. "Ma tutti potranno continuare a seguire i programmi via satellite o via internet", si giustificano i responsabili della SSR. Una bufala, rispondiamo noi, perché è noto che la radio si ascolta prevalentemente in auto, dove satelliti e internet non funzionano e poiché il pubblico italiano della RSI è un pubblico "maturo" che poco va d'accordo con le moderne tecnologie.
Una decisione dissennata, quindi, come lo furono tempo fa sia la chiusura di Radio Svizzera Internazionale (sostituita dal portale Swissinfo che mi chiedo quale conforto possa portare a chi seguiva la radio nei più remoti angoli del pianeta, anche qui l'affermazione è dettata dall'esperienza personale di collaboratore che ha direttamente constatato da dove provenivano i "feedback") sia la decisione di spegnere i trasmettitori TV analogici che assicuravano la visione del segnale TSI in buona parte della Lombardia e del Piemonte. Decisioni che hanno avuto l'unico risultato di cancellare dal panorama radiotelevisivo la voce e le immagini della Svizzera.
A pensarci bene è bizzarro il comportamento dei dirigenti del nostro ente radiotelevisivo: in un epoca in cui tutti cercano di aprire più finestre possibili verso il mondo intero, loro che di importanti finestre ne avevano a iosa, le hanno progressivamente chiuse, murate, seguendo una filosofia di "globalizzazione" che vorrei davvero, un giorno, farmi spiegare... (Mauro Rossi)
...E quale modo migliore per ricordare quelle trasmissioni di Radio Monteceneri, se non con la voce di Pippo Rallo che per anni ha deliziato svizzeri, padani, terroni emigrati e probabilmente molte delle vostre nonne, oltre la mia???
 Radio MonteCeneri, Pippo Rallo e l'Orchestra Radiosa [4:13m]: Hide Player | Download
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sabato 28 giugno 2008
Rai di Palermo: il mezzo della discordia
dalla Newsletter Millecanali
Dalla newsletter del Libersind Conf.sal riprendiamo quanto segue sulla Rai di Palermo, con riferimento a quanto sostenuto dalla RSU Rai Sicilia:
«In seguito alla comunicazione aziendale sull'ipotesi di sottrazione del mezzo delle riprese esterne assegnato alla Sicilia a favore del centro di produzione di Milano, la RSU denuncia l'ennesimo tentativo di gestione unilaterale e strumentale delle risorse umane e tecnologiche di questa sede. La proposta aziendale ipotizza la perdita per la Sicilia di un pullman digitale di ripresa pentacamere e di una decina di professionalità acquisite. Non possiamo non chiederci quando e come potrà la sede regionale riappropriarsi di investimenti di oltre 2 milioni di euro e di quei posti di lavoro che non sarebbero più sostituiti.
Tutto ciò risulta in contraddizione con gli annunciati aumenti dell'attività di servizio pubblico attraverso il decentramento produttivo, nonché con i proclamati recuperi di produttività interna rispetto al lavoro affidato agli appalti. Più grave ancora appare il fatto che tutto questo avviene tacendo su dati inconfutabili di attività sul territorio della squadra di riprese esterne, mentre se ne denuncia la ridondanza in funzione delle produzioni effettuate in Sicilia che la Rai dichiara "di secondaria importanza"».
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venerdì 27 giugno 2008
Romania, tg e radio troppo cupi le buone notizie arrivano per legge
Mentre nel nostro paese le reti Mediaset danno 'per legge' tre quattro notizie al giorno che hanno per protagonisti furtarelli, multe per eccesso di velocità, omicidi e stupri a carico di romeni, in Romania...
da Repubblica.it
BUCAREST - Basta con le cattive notizie: telegiornali e radiogiornali romeni dovranno presentare ogni giorno una quota fissa di notizie positive per riequilibrare il quadro e offrire un'immagine più serena della realtà. Lo ha deciso il Senato, approvando all'unanimità un emendamento che stabilisce che nei notiziari di informazione vengano offerti in pari misura servizi "positivi" e "negativi".
L'emendamento alla legge che regola le trasmissioni audiovisive ha fatto immediatamente insorgere i giornalisti romeni che si sono appellati al presidente Traian Basescu perché non la promulghi, in nome della libertà di stampa e di espressione. Di diverso avviso i promotori della legge, stanchi di tragedie, incidenti, malavita e catastrofi. Per loro la motivazione alla base della norma è "il miglioramento del clima generale e la volontà di offrire al pubblico la possibilità di avere una percezione bilanciata della realtà di tutti i giorni, sia da un punto di vista psicologico che emotivo" si legge sul sito di informazione romeno Hotnews.
Il politico Petre Daea, socialdemocratico, la difende: "Sono d'accordo con la proposta di legge - riporta sempre Hotnews - e la sostengo perché è necessaria. Negli ultimi anni ho visto solo notizie negative che inoculano e presentano il caos, la depravazione, la parte oscura della vita. Non ho visto nulla sull'agricoltura, o nulla di positivo sulla scuola o sull'economia".
Ma il diktat della "par condicio" tra bello e brutto non convince la stampa. "Dobbiamo prendere una posizione chiara e ferma sull'emendamento adottato dal Senato - ha dichiarato a Mediafax il presidente del Consiglio nazionale audiovisivo romeno, Razvan Popescu - dobbiamo chiedere al presidente di non promulgare la legge, specialmente con questo emendamento. Un cambiamento del bilanciamento tra notizie positive e negative nei notiziari televisivi e radiofonici deve essere discusso". Popescu ha anche lamentato il fatto che il Consiglio non sia stato invitato alla discussione del Senato, "visto che la questione ci riguarda direttamente".
Anche il primo ministro Calin Popescu Tariceanu ha inviato una lettera al capo di Stato chiedendo di rigettare la norma, che i giornalisti bocciano come bavaglio al diritto di informazione. Questa norma "non è giusta, le notizie sono quelle che sono e la valutazione sul buono o cattivo deve essere fatta sull'episodio. Non si può giudicare qualcosa con misure stabilite in questo modo e fare dosaggi come se fossimo in un laboratorio. La realtà è complessa", ha detto alla Apcom Denisa Angel, corrispondente in Italia della tv nazionale romena Tvr1. Se la legge venisse promulgata "non potrei più raccontare come si svolgono le cose realmente", lamenta la giornalista. "E' assurdo".
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mercoledì 25 giugno 2008
Addio Maestro.
Questa notte ci ha lasciato Peppe Pellegrino.
E' stata la prima persona a darmi spazio.
La prima a darmi una credibilità professionale.
La prima a farmi credere che davvero avrei potuto fare il lavoro che amo.
La prima a quantificare con del danaro i miei sforzi.
...e non avevo che 18 anni.
Arrivederci Peppe.
Anche nel tuo nome cercherò di fare sempre un po' meglio il mio mestiere.
 Intervista a Peppe Pellegrino, 7 aprile 2005 [11:45m]: Hide Player | Download
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martedì 24 giugno 2008
Comuicato Università Siena - FDF
Pare che l'Università di Siena non si priverà del suo gioiellino Facoltà di Frequenza. Anche se a noi gli amici di FdF non ci hanno mandato i ringraziamenti che hanno mandato ad altri siti... snort! ;-)
Ecco il comunicato stampa diramato dal rettore... W la radio. W i rettori che investono per i propri studenti!
dalla mailing list RadUni
Questa mattina il rettore dell'Università di Siena Silvano Focardi ha
illustrato, durante una conferenza stampa, i progetti di sviluppo e
riorganizzazione di radio Facoltà di Frequenza.
"In questi ultimi
giorni sto ricevendo numerosi messaggi che testimoniano la preoccupazione di
molti studenti per le sorti della nostra radio Facoltà di Frequenza - ha
detto Focardi -. Intendo rassicurare tutti gli studenti e tutti quelli che
in questi anni, in maniera volontaria, hanno portato avanti la radio con
competenza e passione. L'intenzione dell'Amministrazione e miapersonale è quella di dare impulso a quest'esperienza, togliendola
dall'isolamento nella quale, per vari motivi, in questi ultimi anni si è
venuta a trovare, edandole una precisa struttura e
organizzazione.
Come primo passo è stata prorogata la convenzione con
Radio Cecina Uno che permette alla radio di trasmettere in Fm. Ma questo è,
appunto, soltanto un primo passo. Intendiamo infatti - ha continuato il
rettore - dare alla radio una marcata specificità didattica, in modo che
diventi uno strumento formativo e un laboratorio di esperienze legato
strutturalmente ad una facoltà.
La base di appoggio naturale per una
radio di qualità e informazione, strettamente legata all'ambiente
universitario e alla comunità accademica ci è sembrata essere la facoltà di
Lettere. Lì Facoltà di Frequenza potrà trovare gli spazi adeguati dal punto
di vista logistico e l'integrazione ideale con l'ambiente didattico e di
ricerca, fermo restando che la partecipazione alle attività della radio
rimarrà aperta agli studenti di tutte le facoltà.
La radio deve
infatti mantenere la sua vocazione comunitaria, che si basa sul volontariato
e sull'entusiasmo di persone diverse per cultura ed esperienze professionali
e di vita, che sappiano rappresentare al meglio la complessità e la
ricchezza della nostra comunità universitaria.
La realizzazione della
nuova struttura della radio e della redazione andrà di pari passo con il
completamento della complessa riorganizzazione amministrativa dell'Ateneo.
Prevediamo quindi per il prossimo anno accademico di poter, dal punto di
vista amministrativo, assegnare Facoltà di Frequenza alla facoltà di Lettere
e realizzare il progetto di sviluppo dei programmi e della redazione."
Grazie a Romeo Perrotta
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lunedì 23 giugno 2008
Radio Stream Player, sw minimalista per ascoltare la Radio in Streaming
da italiasw.com
Si è già detto più di una volta, sebbene l’anno scorso si pensasse al contrario, le vere tendenze di quest’anno continuano ad essere la TV e Radio in Streaming. Quasi ogni Radio tradizionale trasmette su Internet ma, se andassimo a cercarle una ad una passeranno anni, sono migliaia ! Per facilitarci la vita sono nati dei portali appositi che raccolgono i Stream delle Radio Italiane ed Estere che trasmettono in Streaming su Internet. Questa tipologia di Portali è Web Based, può capitare che il sito sia a volte sovrafollato diventando quindi innavigabile. Che fare ? La risposta più semplice potrebbe essere dirigersi su un Portale di Social Music come LastFM ma se volessimo ascoltare della vera Radio, il software da utilizzare diventa e rimane “Radio Stream Player”, un software minimalista compatibile Windows XP e Vista per ascoltare la Radio in Streaming dal nostro desktop Windows.
Radio Stream Player è un software gratuito prodotto da TheXSoft.com, è Virus Free al 100% e viene fornito di default con un numero consistente di stazioni radio preimpostate. Tramite Radio Stream Player ci immergereremo nel Blues, Hard Rock, stazioni di Classic Rock ma anche di Pop o Alternative, l’importante è scaricarci l’installer, dare inizio alla procedura di setup e scegliere una delle tante stazioni disponibili dal menu Station. Da un analisi più attenta di Radio Stream Player scopriamo che il package è formato da soli 3 files, l’eseguibile, il file delle traduzioni e il file che contiene l’elenco delle radio, Radio Stream Player è quindi un software che rientra appieno nella categoria portable. Se volessimo spostare e avviare Radio Stream Player dalla nostra chiave USB basta solamente effettuare il download della versione binaria, estrarla con un programma come Peazip e spostare il folder “RadioStreamPlayer_NoInstaller” nella chiave USB.
Radio Stream Player consente la personalizzazione della lista di Radio Online, se volessimo aggiungere ad esempio qualche stream Italiano dobbiamo andare in Option - Edit Station List ed inserire nel caso di Radio DeeJay i dati “http://live.mediaserver.kataweb.it/radiodeejay” e Radio DeeJay (nome).
L’operazione di inserimento, aggiunta - modifica canali non è per niente difficile e prenderemo confidenza col software immediatamente. Chi volesse “strafare” può pensare invece di premere il tasto update per vedere se sono state rilasciate delle nuove stazioni oppure se è “arrivata” la localizzazione in Italiano, questo perchè non si è spinto ancora alcun traduttore Italiano nel progetto “Radio Stream Player”. Peccato per la mancanza di una funzione attraverso cui andare a scegliere il nostro proxy, tale feature sarebbe molto “appetibile” ma i più non ne sentiranno la mancanza ritenendo Radio Stream Player un player d’obbligo nel nostro HD o nella chiave USB.
Links: Radio Stream Player
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domenica 22 giugno 2008
Chip per radio satellitare In auto 50 canali senza pubblicità
da Repubblica.it
E' ufficiale: la StMicroelectronics ha firmato con WorldSpace Satellite
Radio, uno dei leader mondiali nei servizi per radio digitale
satellitare, un accordo per lo sviluppo, la produzione e la
distribuzione di chip per i ricevitori Esdr, che vuol dire European
Satellite Digital Radio ovvero radio digitale satellitare europea.
L'offerta di servizi comprenderà 40-50 canali senza interruzioni
pubblicitarie per ognuno dei mercati serviti in Europa, con musica,
notizie, sport, informazione e altri programmi personalizzati tra cui
la possibilità di scaricare indicazioni stradali, sul traffico o musica
direttamente dal satellite. Questi primi ricevitori radio satellitari
Esdr saranno disponibili nei negozi e nei punti vendita di ricambi e
accessori già nella prima metà del 2009.
I chip verranno utilizzati per i servizi che WorldSpace offrirà in
tutta Europa e in Medio Oriente, iniziando dall'Italia nel 2009, per
radio satellitari su auto. L'accordo dovrebbe portare alla
realizzazione del primo dispositivo completamente integrato per la
decodifica di canale nei ricevitori Esdr. La tecnologia Esdr permette a
WorldSpace di impiegare una rete ibrida satellitare-terrestre,
utilizzando sia i propri satelliti per garantire un'ampia copertura
geografica a basso costo, e sia i trasmettitori terrestri per
migliorare la qualità della ricezione nelle aree urbane e suburbane.
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sabato 21 giugno 2008
Radio FM e tecnologia FOMA in arrivo sugli iPhone con firmware 2.0
www.puntocellulare.it
Da un'attenta analisi dell'ultima versione preliminare del firmware 2.0 per iPhone e iPhone 3G sono emerse nuove funzionalità interessanti per questi due smartphone.
La prima riguarda il supporto per la radio, un particolare che lascia intendere che Apple stia lavorando ad un accessorio da collegare agli iPhone per dotarli di sintonizzatore FM, sulla falsariga dei dispositivi disponibili da tempo per gli iPod. Nel firmware 2.0 sarebbe già incluso il software per controllare la radio in tutte le sue funzionalità, ricercando e memorizzando le stazioni.
La seconda novità si riferisce all'introduzione della tecnologia FOTA (Firmware Over The Air), tramite la quale sarà possibile per gli operatori telefonici inviare agli iPhone nuovi aggiornamenti software in modo del tutto trasparente per il consumatore. Se da un lato questa funzionalità consente di avere il cellulare sempre aggiornato, dall'altro sull' iPhone potrebbe portare problemi per i modelli a cui sono stati rimossi i blocchi, che ad ogni update finirebbero per tornare bloccati.
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venerdì 20 giugno 2008
Da domani Hit Parade

Da domani inizia una nuova avventura per il sottoscritto. Dopo 7 (saltuari) anni della mia vita passati al Cammello di Radio2 dove ho avuto la fortuna di lavorare per un capo e con dei colleghi splendidi, ma dove soprattutto ho imparato una miriade di cose sulla radio che prima non immaginavo neppure.. - questo perché il salto dalla radio di provincia, a quella della capitale a RadioRai non è stato né facile né privo di traumi...
Da questa estate, dopo la breve parentesi al Cammello del Week end insieme a Mario Pezzolla e l'adorabile Emanuela Ceccarini, per la prima volta... si cambia struttura.
Da domani mi occuperò della regia di uno dei programmi storici della rete, la Hit Parade che fu già del mitico Lelio Luttazzi e che da molti anni è annunciata con puntualità e precisione (mica per niente è ticinese ;-) da Federica Gentile.
Come di consueto nell'estate della radio di Stato si cambia qualcosa. Federica Gentile e Andrea Cacciagrano si godranno il meritato riposo, mentre io e Silvia Giansanti ci godremo un po' di meritato (?) lavoro!
Questa la squadra estiva della Hit Parade:
Il capo: Laura Fortini
Il curatore: Andrea Angeli Bufalini
Redazione: Linda Critelli
Collaborazione di Emma Caggiano
Al microfono Silvia Giansanti e dall'altra parte del vetro ci sarò io insieme a un paio di tecnici per puntata del mitico Mururoa Team di RadioRai... Non vi resta che seguirci, dal mare, dalla montagna, dall'auto, dalla veranda adombrata ogni sabato e domenica dalle 18 alle 19.30... naturalmente su Radio2.
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venerdì 20 giugno 2008
Gruppo Finelco lancia Virgin Radio Magazine
da pubblicitaitalia.it
Il 12 luglio Virgin Radio, l’emittente rock del Gruppo Finelco, compie un anno. Per festeggiare l’evento, la radio lancia una free press dedicata alla musica, in formato tabloid o poster e stampata su carta riciclata: il “Virgin Radio Magazine”. La tiratura varierà dalle 30.000 alle 50.000 copie e la grafica è studiata dal reparto creativo del Gruppo Finelco.
Il magazine sarà distribuito gratuitamente solo in occasione dei grandi concerti, in tiratura limitata e numerata e farà il suo debutto in occasione del concerto milanese del 24 giugno dei Kiss, a cui seguirà quello di Bruce Springsteen (25 giugno, stadio di San Siro, Milano).
I successivi tour sponsorizzati da Virgin Radio sono quelli di Deep Purple, Siouxie, Franz Ferdinand, Interpol, Metallica, Cinema Bizarre.
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giovedì 19 giugno 2008
C'è una voce nella giungla
da L'Espresso
La Betancourt e gli altri 700 ostaggi nelle mani delle Farc ascoltano ogni weekend alla radio i messaggi dei familiari. È il solo legame col mondo. Siamo stati nella stazione colombiana che li trasmette da Bogotà
Ogni sabato e domenica, quando cala la notte sulla Colombia, suona l'ora della speranza per i quasi 700 ostaggi che sono nelle mani delle Farc, l'esercito narcoterrorista che da quasi mezzo secolo fa guerra al governo centrale. Per politici, militari, poliziotti e comuni cittadini che sono prigionieri nella selva amazzonica - qualcuno da quasi dieci anni - è la sola occasione per avere notizie delle famiglie. Anzi, per ascoltare dalla viva voce di mamme, mogli, padri, fratelli e figli che cosa accade nelle loro case e nel mondo dei liberi.
Quando scatta la mezzanotte di ogni sabato, il giornalista Herbin Hoyos apre i microfoni del programma 'Las voces del secuestro' su Radio Caracol, la prima emittente colombiana. E per sei ore inonda l'etere di messaggi dei familiari dei rapiti, intervallandoli con attualità, cronaca, politica e sport per rispondere alla sete di notizie di coloro che sono stati inghiottiti dalla giungla. E quando scoccano le due della notte tra la domenica e il lunedì, è il turno di Antonio José Caballero di RCN (Radio Colombia Nacional) con 'La noche de la libertad', stesso modulo informativo lungo però quattro ore, con un mix di messaggi registrati dei familiari dei rapiti e di notizie di attualità varia.
La 'Voces del secuestro' e 'La noche de la libertad' sono i due soli fili di unione tra il mondo civile e gli ostaggi. "La notte dell'11 giugno 2005, il giorno del mio compleanno, ricevetti la sorpresa di ascoltare Radio Caracol che trasmetteva dalla mia casa, con i miei familiari che mi facevano gli auguri", ricorda con gli occhi lucidi John Pinchao, poliziotto colombiano finito nella rete della Farc il 2 novembre del 1998 e sfuggito ai suoi carcerieri in modo avventuroso otto anni e mezzo più tardi. Racconta il senatore Luis Eladio Perez della prima notte del sequestro, per lui durato sei anni, otto mesi e 17 giorni prima di essere liberato e consegnato alla
Croce rossa e al presidente del Venezuela Hugo Chávez: "Uno dei comandanti Farc mi dette una radiolina a transistor della Sony che divenne la mia compagna per tutto il tempo della prigionia. Lì ascoltai la notizia del mio sequestro e le dichiarazioni del capo guerrigliero Mono Jojoy, il quale affermò che sarei tornato in libertà solo il giorno in cui fosse stata promulgata una legge sullo scambio dei prigionieri. E a quel punto pensai che non sarei mai più tornato a casa".
 Anche Claras Rojas (vedi intervista qui sotto), rapita insieme alla candidata alle presidenziali del 2002 Ingrid Betancourt e liberata ai primi del 2008, sa bene quanto è importante quel legame che corre sulle onde medie: "Da quando sono tornata libera ho mandato varie volte messaggi per rincuorare i sequestrati attraverso le trasmissioni di RNC e di Radio Caracol".
Molti di questi sostegni via etere sono stati indirizzati direttamente alla sua amica Ingrid, diventata il simbolo della questione ostaggi delle Farc: intorno al suo nome milioni di colombiani sono scesi varie volte in piazza negli ultimi 12 mesi, e il ritorno in libertà della donna è stato ripetutamente chiesto da un coro di voci internazionali.
Sforzi inutili. Da un paio di mesi su Ingrid Betancourt aleggia di nuovo un pesante mistero: nelle immagini diffuse ad aprile dalla guerriglia, appariva prostrata ed emaciata, in uno stato di salute assai precario. Poi, è di nuovo calato un silenzio che apre la porta a ogni tipo di suggestione sulla sua sorte.
Al contrario, è stato risolto una volta per tutte il mistero di Manuel Marulanda Vélez, nome di battaglia Tirofijo (cecchino), leader indiscusso delle Farc per 40 anni e ideologo della politica dei sequestri in funzione di autofinanziamento (sono stati centinaia i rapimenti risolti con il pagamento di un riscatto) e di pressione nei confronti del governo di Bogotà. Marulanda è morto il 26 marzo scorso nel suo rifugio nella selva amazzonica, nella zona sud del paese, la più impervia perché attraversata dalle due dorsali andine: Marulanda era stato segnalato nell'area e le truppe speciali colombiane della Fuerza de Tara Omega avevano bombardato duramente alcuni luoghi della regione del Tolima.
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mercoledì 18 giugno 2008
Facoltà di Frequenza rischia di chiudere
dalla mailing list di RadUni
Salve,
sono Antonio Giuliani, ex Responsabile Artistico e Programmatore Musicale di Radio Facoltà di Frequenza, la radio dell'Ateneo di Siena, la prima radio universitaria italiana. Dopo qualche mese dalle mie dimissioni da radio FdF (nonostante continui a collaborare come inviato) vi (ri)contatto per una buona causa e vi lascio con un appello in nome della nostra scorsa e fortunata collaborazione, una mail da diffondere per sostenere la nostra emittente affinchè non venga chiusa:
FdF 99.40 MhZ (www.facoltadifrequenza.it) , la prima radio universitaria italiana, rischia di chiudere il primo luglio.
Facoltà di Frequenza è nata nel 2000 e oggi ha circa 10.000 ascoltatori al giorno e circa 1000 contatti internet quotidiani. La radio è indirizzata agli studenti e alla comunità intellettuale di Siena, ma parla anche alla società civile della città. Durante questi 8 anni quasi 1000 persone tra studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo dell'Università hanno lavorato volontariamente per mantenerla in vita e lunga è la lista degli intellettuali, degli artisti, degli scrittori, dei musicisti che sono passati da questi microfoni (per esempio): Dario Fo, Gabriele Salvatores, Marco Bechis, Guido Chiesa, Omar Calabrese, Oliviero Toscani, Antonio Tabucchi, Erri De Luca, Wu Ming, Niccolò Ammaniti, Paul Ginsborg, Fabio Fazio, Sergio Staino, Marco Paolini, Moni Ovadia, Ani Di Franco, Avion Travel.
Inoltre è un'emittente attenta nelle scelte musicali, preferendo una matrice indipendente per la realizzazione dei contenuti e contribuendo nella diffusione di realtà musicali nazionali ed internazionali della vasta, variegata e ricercata scena indie.
Noi, la comunità studentesca dell'Università di Siena, vi chiediamo di sostenere la nostra campagna per la sopravvivenza della radio. Sostenete “FdF on air”.
Se credete nel ruolo educativo, culturale e sociale della radio comunitaria studentesca, vi preghiamo di sostenere la nostra campagna.
COSA FARE:
STEP 1:
Scrivi un messaggio di solidarietà a rettore@unisi.it
e in copia a save.fdf@gmail.com
oggetto standard email: “Io sostengo FdF on air”
STEP 2:
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martedì 17 giugno 2008
Invisibili. Cosa è morto con i ragazzi della Thyssen
Giovedì 19 giugno alle 17,30,
presso la sala delle conferenze in Piazza Montecitorio 123 (di fianco all'Hotel Nazionale) il gruppo dei Parlamentari amici di Articolo 21, in occasione delle giornate di dibattito parlamentare sui fatti di Mineo della scorsa settimana, vi invita alla proiezione "aperta" del film-documentario di RaiSat Extra
Invisibili.
Cosa è morto con i ragazzi della Thyssen
Riteniamo che un ulteriore momento di riflessione sulla tremenda piaga delle morti bianche sia utile per il mondo della politica e dei media.
Invisibili è un programma costruito sulla trasposizione drammaturgica dell'inchiesta del direttore di Repubblica Ezio Mauro sui fatti di quella notte maledetta tra il 5 e il 6 dicembre nell'acciaieria di Torino, quando il fuoco ha cancellato le vite di sette operai.
Tre attori: Paola Cortellesi, Claudio Gioè e Valerio Mastrandrea, ne hanno fatto una lettura teatrale all'Ambra Jovinelli di Roma. E' proprio da questa performance, organizzata a scopo benefico e prodotta dal teatro romano per raccogliere fondi a favore dei familiari delle vittime, che il programma di RaiSat Extra ha preso spunto.
Il titolo Invisibili intende sottolineare la caratteristica della condizione operaia contemporanea, una realtà sociale sparita dalla considerazione collettiva, nella società del lavoro immateriale.
La regia di Luca Nannini utilizza più ingredienti: le immagini e le voci della cronaca; la musica di Bruce Springsteen, con il suo rock di denuncia della durezza del lavoro urbano, e la musica dei Negramaro, la più amata dai giovani scomparsi; il racconto di tante vite familiari prima serene e ora distrutte; la lettura teatrale dello strazio tra le fiamme; l'allarme lanciato l'ultimo dell'anno dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La proiezione sarà seguita da un breve dibattito a cui parteciperanno il direttore di Repubblica Ezio Mauro e il direttore di RaiSat Extra Marco Giudici
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martedì 17 giugno 2008
Maturità 2008. Notte prima degli esami in chat e dirette radio
da Panorama.it
Non tanto tempo fa la notte prima degli esami era una vigilia
intima, da vivere con le proprie paure, gli ultimi ripassi e i
fogliettini da preparare, qualche famigliare vicino e una buona,
inefficace, camomilla. Oggi invece sembra assomigliare al count down
dell’ultimo dell’anno, con super collegamenti da ogni dove. Manca solo
il maxi schermo in piazza.
Ed ecco che per la sera del 17, prima del fatidico inizio degli scritti
del 18 giugno, si rincorrono notti bianche multimediali, dirette radio,
tv e web. In una gara allo “star vicino” e al presenzialismo che più
che rilassare e donare serenità e solidarietà, a qualcuno farebbe
aumentare l’ansia anziché diminuirla.
L’evento più altisonante è forse quello organizzato da Skuola.net,
che promette una vera “Notte prima degli esami”: dalle ore 19 la webtv
e la webradio del portale presentano una notte bianca in chat in attesa
della maturità (e il 18 giugno, poi, chi ci va a fare lo scritto dopo
una notte insonne?). Con un gruppo “di esperti e ospiti di primo piano”
per parlare di totoesame, consigli per affrontare le paure e le prove
d’esame. Tra gli ospiti diversi artisti: Fabrizio Moro, Pedro dei
Finley, Walter dei Lost e Emanuele Propizio, alias Lucio della fiction I Liceali.
Con promessa, a tutti gli iscritti alla nottata, di aggiornamento via
mail in tempo reale su tracce e soluzioni della prima e della seconda
prova.
Studenti.it
invece fa compagnia ai maturandi su RadioGiovani, dalle 16 alle 23,
alternando alla musica di Gianluca Polverari gli interventi della
redazione con aggiornamenti su tutto quello che accade nei forum
(previsioni, tracce, indiscrezioni); e alle 18, da Zelig, Angelo dei
Pali e Dispari racconta in diretta la sua maturità. Dalle 19 alle 20.30
Studenti.it è anche su MagicTv (canale 815 di Sky, oppure in streaming
sul portale) con l’”Happy hour prima dell’esame”: video musicali,
dirette telefoniche, sondaggi e totoesame.
Anche Matura.it
promette di non abbandonare i maturandi ai loro destini. Con tanto di
consulenza psicologica per chi è sotto stress da esame. “Noi di Matura
restiamo sempre con voi per aiutarvi ad affrontare al meglio la prima
prova”. E garantiscono chat per sfoghi e consigli (oltre che per la
ricerca di indiscrezioni sulle tracce dei compiti).
Ma… se invece, per una sera, i maturandi spegnessero il computer? Off.
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lunedì 16 giugno 2008
E bravo Riccordo!!!
da agrigentonotizie.it
Importante risultato conquistato dal deejay e speaker agrigentino
Riccardo Gaz. Il conduttore del programma radiofonico
"Novantaduecento”, in onda su radio Vela, è stato uno dei 12 in tutta
Italia a passare le selezioni per partecipare a "Pelo off”, show di
Radio Kiss Kiss che mette in gara comici e conduttori.
Una serie di eliminatorie e di sfide finali quelle che Gaz dovrà
affrontare per cercare di conquistare un contratto con l'emittente
nazionale. Le votazioni saranno effettuate da una giuria di qualità, ma
sarà il voto degli ascoltatori ad essere decisivo per il risultato
finale.
L'appuntamento sul circuito nazionale è per domenica 22 giugno 2008
alle ore 21 sulle frequenze di radio Kiss Kiss, per una diretta di tre
ore in cui Riccardo sarà affiancato dalla conduttrice Ornella Rauccio.
Riccardo Gaziano, questo il suo vero nome, qualche anno fa, insieme ad AngeloJ, altra promessa agrigentina dei new media, aveva condotto su GrooveRadioFM.Net " 2 Terroni a Roma", la saga di due deejay innamorati della radio che tentano il tutto per tutto per farsi notare da un'emittente della capitale.
Un grande in bocca al lupo!
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domenica 15 giugno 2008
Si, lo voglio!!!
da vivereitalia.eu
C'è chi sposa in chiesa, chi si sposa in comune, chi lo fa in qualche isola tropicale. Loro hanno deciso di dire il "sì" più importante della loro vita alla Rotonda a mare, a Senigallia, proprio ieri sabato 14 giugno, in occasione del Caterraduno.
La lunga giornata di matrimoni inizia già alle 11, dove cerimonieri d'occasione saranno le due popolari voci di Caterpillar: Filippo Solibello e Massimo Cirri. La loro impresa sarà quella di sposare le 100 coppie convolate a nozze qua sulla spiaggia di velluto, restando fedeli alla scaletta che prevede per le 6.30 un sì collettivo al Foro Annonario.
Incontriamo delle coppie all'esterno della Rotonda, che aspettano il loro turno per poter finalmente unirsi nel vincolo del matrimonio. "Siamo molto sereni e non vediamo l'ora di sposarci dopo circa 20 anni di convivenza - afferma entusiasta Emanuela, che viene da Lunato (Br) e che sta per sposarsi con il suo "Chicco" - "Abbiamo scelto proprio il Cater per sposarci perchè era un occasione finalmente simpatica e unica per vincolare il nostro amore". Nel video a fondo pagina trovate l'atto del matrimonio, celebrato dal "temporaneo" sindaco Cirri.
"E' stato fantastico, c'è davvero grande soddisfazione da parte di entrambi"- ci dicono Alessandra Tedeschi e Davide Piniè, neosposi di Bologna, appena usciti dalla Rotonda - "Solibello è stato veramente dolcissimo e disponibile". Stefania e Corrado di Perugia mostrano orgogliosi le loro fedi "C'era un po' di "ansia da prestazione" prima del rito però ora è sostituita da una grandissima gioia. Vorremmo ringraziare la città di Senigallia che è stata veramente ospitale con noi"
"C'era tensione per tutte le variabili che potevano succedere e così la paura di non rispettare la scaletta- sottolinea Marco Ardemagni, comico e collaboratore di Cirri e Solibello - ma tutto è andato bene per il meglio, merito anche di una città davvero splendida e ben organizzata". C'è anche il tempo della classica botta e risposta in pillole con Massimo Cirri che alla domanda su come stia passando questa giornata in quella che lui ha definito "una cupola copulativa" risponde - " In questo tempio laico, stiamo celebrando come macchine". Poi aggiunge sorridendo- "Macchine gioiose!"
Si è in ritardo con la scaletta! E' ora di dirigersi verso il Foro Annonario dove una gran folla aspetta l'arrivo dei nuovi sposi. Guidati dalla banda di Senigallia, le 100 coppie accompagnate da i due protagonisti di Caterpillar e dal sindaco Luana Angeloni arrivano sul posto. Cirri e Solibello ringraziano tutta la città e il comune per la partecipazione a questo progetto. Poi il momento di gridarlo tutti insieme "Sì! Lo voglio!". Una giornata che rimarrà sicuramente nei cuori dei novelli sposi, e che ha portato allegria in una giornata uggiosa senigalliese.
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sabato 14 giugno 2008
Una commemorazione per i caduti della storica Radio Cora
da intoscana.it
"In un' epoca
in cui s'inseguono e si accavallano nell'etere le radio private dai
nomi più strani ed accattivanti, «Radio Cora» potrebbe rievocare il nome rievoca di una donna misteriosa ed
affascinante che sembra uscire dalle pagine di un romanzo di Francis
Scott Fitzgerald.
Nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, Radio
CORA (acronimo per COmmissione RAdio) era un'emittente
clandestina che dal gennaio al giugno 1944 mantenne i contatti tra la
Resistenza toscana e i comandi alleati.
Fu allestita e gestita da
Carlo Ludovico Ragghianti e Enrico Bocci, detto «Placido», che poterono
contare sull'appoggio di una ventina di collaboratori, membri del
Partito d'Azione fiorentino.
L'attività della radio clandestina,
che trasmetteva informazioni sulle attività dei tedeschi a Firenze ai
comandi alleati e teneva i collegamenti con i partigiani, fu talmente
importante che il 2 giugno 1944 gli alleati paracadutarono nella zona
di Prato alcuni loro uomini con il compito di potenziare la sua azione.
La sua prima sede fu a Firenze, in Piazza Massimo D'Azeglio e
successivamente fu spesso spostata in altri luoghi per sfuggire alla
caccia di tedeschi e repubblichini.
Il 7 giugno 1944, il giorno
successivo al D-Day, cioè a quello dell'operazione Overlord, più nota
col nome di «Sbarco in Normandia», i tedeschi irruppero nella sede di
Radio Cora.
Ne seguì un conflitto a fuoco ed un giovane speaker,
Luigi Morandi, prima di essere ferito a morte, in un estremo tentativo
di difesa, riuscì ad uccidere un soldato tedesco. Nella retata vennero
arrestati altri collaboratori: Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Guidi
Focacci, Maria Luigia Guaita, Giuseppe Cusmano, Gianfranco Desiderio
Gilardini (detto "Franco") e Gilda La Rocca. Il capitano
dell'Aeronautica Italo Piccagli si consegnò spontaneamente ai
repubblichini, nell'eroico tentativo di scagionare e salvare gli altri.
Nei giorni successivi Italo Piccagli, Enrico Bocci e quattro dei
soldati alleati che erano stati paracadutati vennero portati nei boschi
di Cercina e fucilati assieme alla partigiana Anna Maria Enriques
Agnoletti e ad un partigiano cecoslovacco.
Il corpo di Enrico Bocci non fu mai ritrovato. Gli altri componenti furono prima portati a Villa Triste, sede nazista
e del Reparto Servizi Speciali, tristemente noto per la ferocia del suo
capo Mario Carità, per essere torturati e poi inviati nei lager in
Germania. Gilda La Rocca, Gianfranco Gilardini e Maria Luigia
Guaita, durante il trasferimento in Germania dal campo di
concentramento di Fossoli, riuscirono a scappare dal treno e ad evitare
la deportazione. Guido Focacci sopravvisse al campo di concentramenti di Mauthausen dove era stato deportato. Enrico Bocci, Italo Piccagli, Luigi Morandi e Anna Maria Enriques
Agnoletti, furono insigniti della Medaglia d'Oro al valor militare alla
memoria.
Ecco cosa era Radio Cora e gli uomini e le donne di cui
oggi celebriamo la memoria ed il sacrificio. Erano uomini e donne
normali, come noi e come voi, consci dei pericoli che correvano e
spinti fino al supremo sacrificio in nome di un ideale: la libertà. La
libertà di vivere, di muoversi e di pensare.
Sono riusciti con il
loro sacrificio, assieme a quello di tanti altri, a farci questo dono
immenso, di cui spesso non ci rendiamo conto.
Mi auguro che noi
ed i nostri figli non dobbiamo mai piangere per la privazione della
libertà ed il nostro compito di oggi non è solo di celebrare la memoria
ma quello di tenere vivo e di trasmettere alle nuove generazioni il
culto ed il significato vero della libertà, una delle più belle parole
scoperte dall'uomo, in ogni continente e sotto ogni cielo.
Radio CORA era l' acronimo di COmmissione RAdio ma nel mio cuore penso fosse l'inizio della parola CORAggio".
Riferimenti: www.resistenzatoscana.it/storie/radio_cora/
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venerdì 13 giugno 2008
In germania la prima radio DVB-H... solo per cellulari
da Kataweb.it
MyFun Radio, la prima emittente radiofonica tedesca dedicata esclusivamente alle Comedy e al Karaoke ha cominciato a trasmettere oggi da Colonia (Germania occidentale)con una particolarità: la ricezione avviene soltanto attraverso i cellulari.
In realtà non si tratta di una scelta originale degli ideatori bensì di una necessità tecnica: la trasmissione avviene con la nuova tecnica Dvb-H, attualmente disponibile solo a Amburgo, Hannover, Francoforte e Monaco di Baviera, per la quale al momento non esistono neanche apparecchi riceventi, l'unica possibilità di sentirla è attraverso il telefono cellulare.
Hans Dieter Hillmoth, del consorzio Digital 5 (ne fanno parte varie radio private) nel presentare MyFun Radio oggi a Colonia ha previsto che questa situazione cambierà in autunno: "La digitalizzazione sta andando avanti ma ha bisogno di tempo. Noi siamo convinti che la radio in futuro dovrà poter fare di più e cioé integrare anche testi e immagini". Attraverso i cellulari, secondo Hillmoth, si potrà raggiungere l'ascoltatore in maniera diversa.
Per esempio con MyFun Radio ogni sera dalle 19 in poi c'é il karaoke: per ogni titolo trasmesso passerà sul display del telefonino il testo, in modo che uno può cantare sulla base musicale. Un altro tipo di interazione, secondo il direttore dei programmi digitali Ffh, Marc Beeth, sarà una partecipazione diretta degli ascoltatori. "Sono molti i talenti sconosciuti ancora in giro- ha detto Beeth - un ascoltatore può mandarci il suo sketch e noi lo trasmettiamo direttamente". "Bisogna vedere se i cittadini apprezzeranno questa tecnica" ha detto Hillmoth. Se non sarà così, senza troppa difficoltà il canale potrà essere trasferito semplicemente in Internet.
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giovedì 12 giugno 2008
Dualit DAB Kitchen Radio
da i-dome
Una radio di ultimissima generazione. Design moderno ma dal chiaro gusto retrò.
Forme arrotondate ed un case esterno interamente realizzato in alluminio.
Disponibile in 4 colori diversi.
Si chiama Dualit DAB Kitchen Radio
E' una radio sia FM che DAB. Il suono sembra essere veramente d'alta qualità tanto d'aver ricevuto un 5 stelle dalla rivista Sound and Vision magazine.
La sua potenza è di 8W ed ha un altoparlante interno da 4 pollici.
Batterie ricaricabili cinque stazioni prememorizzate per entrambe le modalità, uscita audio ottica ed entrato IN per device esterni.
Ovviamente non manca orologio e sveglia.
Bella. Perfetta per la cucina.
Costa 149,99 sterline inglesi.
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mercoledì 11 giugno 2008
Pubblicità, per la prima volta Internet sorpassa la radio
da Repubblica.it
Nel 2008 gli investimenti pubblicitari su Internet
supereranno per la prima volta in Italia la raccolta del settore
radiofonico. Grazie ad un incremento del 29,8% sul 2007, infatti, il
web assorbirà 675 milioni di euro contro i 520 milioni dell'anno
precedente. Contemporaneamente la radio passerà da 598 a 623 milioni
(+4,2%) confermando così il suo buono stato di salute.
Un sorpasso
storico, dunque, certificato nella relazione di Lorenzo Sassoli dè
Bianchi, neo presidente dell'Upa, (Utenti Pubblicità associati),
l'associazione che raccoglie le aziende che utilizzano la pubblicità
come forma di comunicazione. A fine 2008, infatti, Internet
rappresenterà il 6,3% della torta pubblicitaria contro il 5,9% della
radio che comunque guadagna lo 0,4% sul 2007.
Lui, Sassoli
de'Bianchi, diventato presidente dopo i 23 anni del "regno" di Giulio
Malgara, ha spiegato che quest'anno la pubblicità aumenterà del 3,4%
raggiungendo i 10,66 miliardi. Certo, rispetto al 2007, quando
l'incremento fu del 4,2% si assiste ad un rallentamento. Tuttavia,
osserva il presidente dell'Upa, "si tratta di un crescita superiore a
quella del Pil. Ed è la prova che le aziende scommettono sul futuro
considerando la pubblicità più che mai come uno strumento di sostegno
della marca".
In questo quadro
vale la pena di segnalare che a parte Internet e la Radio l'unico
settore che cresce più della media è la pubblicità esterna (+4,8%)
passando da 818 a 857 milioni di raccolta. Quanto alla televisione,
crescendo dell'1,6%, mantiene il suo peso preponderante (e senza
confronti a livello internazionale) assorbendo il 48,5% della raccolta
pari a 5miliardi 179 milioni di euro. Stazionaria la stampa (+1,5%) con
il 30,7% degli investimenti complessivi pari a 3miliardi 269 milioni.
Comunque attenzione: mentre i quotidiani mantengono una certa vivacità
(+2,1%) a 1 miliardo e 770 milioni i periodici sono fermi al palo: un
miliardo 449 milioni di investimenti pari ad una crescita percentuale
dello 0,9%.
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