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Punto di svolta per le Web Radio, rinegoziazione royalties

da italiasw.com

Da molto tempo si tiene un dibattito sulle royalties che devono essere pagate dalle Web Radio, sembra che ora ci si trovi dinanzi ad una conclusione. La precedente sentenza del “Copyright Royalty Board” (giugno 2007) era considerata dai più onerosa, Pandora (nota Web Radio) è stata obbligata a chiudere le porte al pubblico d’oltre oceano, stessa sorte è toccata ad altre emittenti Web. Il destino di tali Web Radio sembra ridiventare positivo poichè il precedente tasso di di 0,14 centesimi per ogni canzone suonata (ammonta a più delle entrate di diversi Webcasters) sta per essere rinegoziato, ciò anche per merito della “Industry Association of America” che ha indicato la ferma volontà di rinegoziare ad un tasso inferiore.

La strada è comunque in salita, le lobby delle Radio Tradizionali (USA) stando a quanto dichiarato da persone vicine alla RIAA ma anche ai Webcasters stanno facendo di tutto per bloccare l’accordo.

L’”Associazione nazionale dei broadcasters” (National Association of Broadcasters) ha detto in una dichiarazione:

“NAB has concerns related to Congress attempting to fast-track a bill introduced less than 24 hours ago that could have serious implications for broadcasters, webcasters, and consumers of music.”

Tassi bassi sono necessari alla sopravvivenza delle Web Radio secondo Tim Westergren, fondatore di Pandora che ha invitato l’opinione pubblica a chiamare i propri rappresentanti del Congresso questo venerdi’ in occasione dell’incontro. Webcasters e Industria Musicale sono vicine e raggiungere un accordo ma, qualora ciò non succeda si prospetta una morte finanziaria per diversi Webcasters.

L’ultimo aggiornamento sul Blog di Pandora lascia intendere una vittoria del “fronte del ribasso” ma la “lotta” delle Web Radio VS Radio Tradizionali non è ancora giunta al termine..

We’re thrilled to let everyone know that the House bill passed! Thanks to your incredible support we were able to overcome the NAB’s efforts to derail us. Phone calls rained into the congressional offices over the past 36 hours. Just amazing.

We’re not done. We still need to get the bill through the Senate, which looks like it will be voting on the bill on Monday.

So stay tuned. We want to make sure the Senators know how important it is for them support our resolution. We’ll be reaching out again to ask you for one more push.

Our deepest gratitude.

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Da ottobre in arrivo gli apprecchi per la radio digitale

da ilsussidiario.net

Continuare a girare la rotellina per sintonizzarsi alla frequenza giusta, o rimanere nel più cupo silenzio all'interno dell'automobile in attesa che l'apprecchio radio ritrovi la frequenza. Da oggi, la radio supera tutto questo con la tecnologia digitale e questa non è una novità, da tempo di parla di DAB, digital audio broadcasting, ovvero basta etere, le onde diventano codice binario e non è più necessario avere ripetotire e trasmittente. Analogamente a quanto accade per la tv con il digitale terrestre. La radio, dopo un periodo di lento avvicinamento alle nuove tecnologie, ha fatto un passo avanti: dal DAB è passata allo standard T-Dmb, che consente di consumare meno energia e questo ha fatto sì che in poco tempo le radio facessero passi avanti rispetto al digitale

Nuova radio – Da ottobre il T-Dmb arriva in tutta Italia. Attualmente tra le radio che già oggi si possono ascoltare nel nuovo formato digitale ci sono Radio DeeJay, Radio Capital e m2o, oggi il segnale raggiunge circa il 40% della popolazione, le città principali del nord sono già coperte, assieme a Palermo, ma dal 1 ottobre il segnale verrà trasmesso anche a Roma.

Nuovi apparecchi – Si tratta di una sorta di lettore mp3, ha uno schermo sufficientemente ampio e una piccola antenna laterale. Quando si accende, però, si scopre che è un ricevitore per radio digitali. Anche i prezzi sono piccoli come le dimensioni, meno di 60 euro, per avere tra le mani un ricevitore che cambia le modalità di usufruire della radio. Soprattutto, non solo si ascolterà, ma si potranno vedere contenuti come immagini e cartine, corredate da informazioni testuali. Una vera rivoluzione se si pensa che la radio è sempre stato il mezzo di comunicazione che escludeva il senso della vista, per una totale estensione dell'udito. Il mondo della ccomunicazione guarda con interesse la radio digitale, che rivelerà potenzialità inaspettate e piacerà moltissimo ai giovani.

Potenzialità - I vantaggi della nuova radio consistono soprattutto nella friuzione di contenuti non sincronizzati, come la musica on demand, grafica, meteo, previsioni, traffico, info , tutto pwrsonalizzato e nel momento in cui si desidera, senza vincolo del tempo della diretta o del clock radiofonico. Worldspace e Fiat, inoltre, hanno annunciato i ricevitori digitali sulle automobili Fiat, Lancia e Alfa Romeo, alcuni dei prossimi modelli di cellulari avranno i chip per la ricezione della radio digitale e già stanno arrivando sul mercato i ricevitori radio via Internet che non dovranno essere per forza collegati al computer.

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Radio Vaticana, la Cassazione: «Verificare se le emissioni delle onde superano i limiti»
Le antenne di Radio Vaticana (foto Gregorio Borgia - Ap)

da ilmessaggero.it

Radio Vaticana sarà condannata per "getto pericoloso di cose" soltanto se 
verrà accertato che le emissioni di onde elettromagnetiche abbiano superato i limiti previsti dalla legge, con prove certe ed oggettive che dimostrino un pericolo concreto: così la terza sezione penale della Cassazione ha motivato la sentenza con cui il 13 maggio scorso ha annullato, con rinvio a un nuovo processo, le assoluzioni della Corte d'Appello di Roma a padre Roberto Tucci, all'epoca direttore generale e presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana, e di padre Pasquale Borgomeo, direttore dell'emittente. 

Il fenomeno della emissione di onde elettromagnetiche - scrive la Corte - rientra nel reato di "getto pericoloso di cose", ma è configurabile «solo allorché sia stato, in modo certo ed oggettivo, provato il superamento dei limiti di esposizione o dei valori di attenzione previsti dalle norme speciali», e sia stata accertata una «effettiva e concreta idoneità» delle emissioni ad «offendere o molestare le persone esposte, ravvisabile a seguito di un accertamento (da compiersi in concreto) di un effettivo pericolo oggettivo e non meramente soggettivo».

La vicenda è iniziata nel maggio 2005, quando Don Tucci e don Borgomeo furono condannati a 10 giorni di reclusione, nella sentenza di primo grado. La Corte d'appello di Roma, nel giugno 2007, ha invece assolto i due religiosi, ritenendo che l'emissione di onde elettromagnetiche non potesse rientrare nel reato contestato di "getto pericoloso di cose". Contro l'assoluzione hanno fatto ricorso la Procura di Roma, gli abitanti di Ponte Galeria (dove ha sede l'emittente) e le associazioni 
ambientaliste. Ricorso vinto lo scorso maggio, quando la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione della Corte d'appello, stabilendo un nuovo processo.

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Radio onda d'urto chiede i danni per il G8

da quibrescia.it

A distanza di sette anni dal G8 a Genova, sta proseguendo il processo contro 29 poliziotti, accusati di essere coinvolti nella sanguinosa perquisizione nelle scuole Diaz e Pascoli del capoluogo ligure la notte del 21 luglio 2001. Tra le parti civili che chiedono i danni c'é anche la storica emittente antagonista bresciana Radio onda d'urto, che con altre emittenti comunitarie italiane aveva fondato un circuito, Radio Gap, e trasmetteva dal centro delle proteste contro il vertice.

Gli avvocati di Radio onda d'urto hanno lamentato in aula nell'udienza del 26 settembre "la violazione della libertà d'informazione e la lesione dell'esercizio del diritto di cronaca, in quanto la violenta irruzione delle Forze di polizia nello stabile dove aveva sede la redazione di Radio Gap comportò un'interruzione delle trasmissioni durata circa quaranta minuti, impedendo lo svolgimento del servizio di informazione offerto". L'emittente ha quindi chiesto il risarcimento dei danni ai due funzionari che comandavano i reparti di polizia intervenuti, nonché del ministero dell'Interno, ritenuto civilmente responsabile dei danni cagionati alle parti lese.
Gli antagonisti ricordano che, nel processo, i poliziotti (tra i quali alcuni promossi negli anni ai vertici della polizia italiana) "devono rispondere di reati che vanno dalla perquisizione arbitraria alla violazione di domicilio, dal peculato alla violenza privata al danneggiamento". Tra di loro, anche "Nando Dominici, ex questore vicario di Brescia da poco trasferito ad altro incarico, per il quale i pubblici ministeri che sostengono l'accusa hanno chiesto la condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione".
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La lingua sarda approda a Radio Sardegna

da regione.sardegna.it

La lingua sarda approda a Radio Sardegna, conquistando una striscia quotidiana con tre giornate su sette dedicate alla limba. Da lunedì 29 settembre la sede regionale Rai trasmetterà, sulle frequenze di RadioUno, dal lunedì al sabato alle 12,35 e la domenica alle 14,10 una trasmissione quotidiana di circa 25 minuti. Il lunedì, il mercoledì e il sabato andranno in onda i programmi in lingua sarda, secondo l'accordo stipulato con il Ministero delle Comunicazioni e la Regione.


"Addisòra" è il titolo del programma che andrà in onda il lunedì, mentre il mercoledì sarà la volta di "Ego/Deu/Zego" (da tre dei quindici modi diversi di dire "io" in sardo): alla prima puntata, in programma il 1° ottobre, parteciperà l'assessore regionale della Cultura, Maria Antonietta Mongiu. Infine, "In limba" è il titolo del programma inserito nel palinsesto del sabato.

"E' un momento storico, che deve portare a nuovi obbiettivi, come la riapertura del Centro di programmazione di Rai Sardegna - commenta l'assessore Mongiu -. La sede Rai di Cagliari è stata la prima ad aprire in Italia nel dopoguerra, e ora è nuovamente Rai Sardegna che, per prima, usa la lingua sarda come lingua ufficiale del servizio pubblico".

"E' la prima volta che la Rai introduce ufficialmente la lingua sarda nella sua programmazione - spiega il direttore della sede Rai della Sardegna, Romano Cannas -. Siamo soddisfatti di legittimare in questo modo il servizio pubblico, nel rispetto della legge 482 del 1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche".
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E' guerra tra il boss di Rtl Lorenzo Suraci e gli Zero Assoluto

da affaritaliani.it

Rischia di diventare una vera e propria "guerra" giudiziaria, la prima che ha come protagonisti due colossi della radiofonia italiana: Rtl 102.5 (la prima radio privata d'Italia, di proprietà di Lorenzo Suraci) e Radio 101 (di proprietà della Mondadori). Tutto nasce dal giorno in cui il popolare gruppo per teenager Zero Assoluto (formato da Matteo Maffucci,figlio di Mario, e da Thomas Gasperi) comunicano a Suraci - editore, produttore, manager e inventore del progetto multimediale del “duo” - la volontà di abbandonare i microfoni di Rtl 102.5, per dedicarsi alla scrittura di un nuovo disco.

Considerando che la radio è sempre stata parte essenziale del progetto Zero Assoluto, Suraci, ingenuamente, acconsente. Matteo e Thomas, pur impegnati da un contratto editoriale, discografico e di management esclusivo con il proprietario dell'emittente, non perdono tempo: ed eccoli alla conduzione della fascia 19-21 dal primo settembre su R101. Fonti vicine a Suraci raccontano che l'editore non abbia affatto digerito l’ingratitudine degli Zero Assoluto, e ad alcuni collaboratori avrebbe perfino confidato che non si sarebbe mai aspettato un simile comportamento da parte dei due ragazzi, oltretutto senza motivazioni dichiarate. Sono i fatti a parlare: formalmente gli Zero Assoluto sono ancora legati da un contratto di esclusiva, onnicomprensivo, con Suraci; per gli impegni di rappresentanza manageriale, discografica e per la realizzazione  del nuovo album. Suraci sarebbe intenzionato, quindi, a portare le carte in tribunale e dichiarare battaglia alle sue “creature”.

Gli Zero Assoluto, già in onda su Radio 101, rischiano perciò di farsi terra bruciata nel mondo della discografia italiana, che da sempre nutre ossequioso riguardo per Lorenzo Suraci. Il proprietario di Rtl si era esposto a  360° per il progetto Zero assoluto, facendoli partecipare a tre edizioni del Festivalbar ed a due del Festival di Sanremo (piazza non proprio favorevole ai Maffucci, considerando i trascorsi di Mario, ex dirigente Rai). Sono in molti a nutrire riserve sulle qualità radiofoniche “a lunghissima conversazione” dei due. Probabilmente erano, però, le alchimie di Suraci, che di radio ne mastica da più di trent'anni, a fare di Matteo e Thomas un prodotto addirittura radiofonico.

...dovevamo aspettare che gli Zeroassoluto litigassero con Lorenzo Suraci per affermare su blog e giornali che (forse) qualcuno li stava spingendo e che probabilmente erano sovrastimati dal mondo della musica leggera italiana e dei conduttori radiofonici.
Aspettiamo che da queste piccole crepe inizi il lento crollo dei direttori artistici e musicali che intascano le mazzette da Emi, Sony Bmg, Universal e Warner. Aspettiamo che la musica italiana possa ricominiciare a circolare liberamente, e non secondo il volere di poche lobby.

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RADIO DEEJAY LANCIA LE SUE PRIME 2 WEB RADIO

da iloveradio.fm

On line da lunedì sul sito di Radio Deejay 2 nuove Web Radio:

- Deejay Juice, ovvero il "succo" di Radio Deejay, che permette di ri-ascoltare i momenti più significativi dei programmi, gli interventi degli ospiti, le battute dei conduttori. La musica è quella di 50 Songs, la classifica ufficiale di Radio Deejay condotta da Albertino.
Nella pagina sarà visualizzato il titolo e il nome dell’artista del brano on air, un servizio per tutti gli ascoltatori che desiderano avere notizie sulla musica di Deejay.

- Deejay +2, dedicata a tutti quelli che si sono persi il loro programma preferito o
non riescono ad ascoltarlo in diretta; la web radio permette di riascoltare tutta la programmazione di Radio Deejay riproposta esattamente due ore dopo...  Una novità assoluta nel panorama radiofonico italiano.

Entrambe le Web Radio si possono ascoltare gratuitamente, 24 ore su 24 e con un audio digitale in alta qualità.

Riferimenti: www.deejay.it  
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Radio in digitale. Nuova sfida per il Servizio pubblico

comunicato stampa

Oggi, mercoledì 24 settembre, alle ore 15.30, presso la FNSI, Corso Vittorio Emanuele II, avrà luogo un incontro dibattito dal titolo "Radio in digitale. Nuova sfida per il servizio Pubblico".
Sono più di 38 milioni gli ascoltatori che quotidianamente in Italia si sintonizzano su un canale radiofonico, un pubblico in crescita che chiede sempre più qualità (dei contenuti e del segnale).
In numerosi paesi europei -  e non solo - si è già scelto quale tipo di standard digitale adottare per la radio. Durante l'incontro di mercoledì gli esperti di RAIWay illustreranno per la prima volta la sperimentazione in atto in varie zone del territorio italiano (e dal 1° ottobre anche Roma e provincia) con il segnale digitale DMB, che permette altresì la trasmissione di immagini e di dati. Verranno mostrati i nuovi apparecchi di radio digitale in vendita tra breve anche in Italia.
All'incontro interverranno i direttori delle testate radiofoniche della Rai, i responsabili di settori della Divisione Radiofonia, alcuni giornalisti radiofonici stranieri (Radio France e BBC) e le associazioni di categoria RNA, Aeranti Corallo e FRT che hanno già avviato il processo di digitalizzazione.

Saluto FNSI, Usigrai

Presentazione della sperimentazione in corso da parte di Rai Way, a cura di Francesco De Domenico (Presidente Rai Way) e Stefano Ciccotti (Amministratore Delegato Rai Way)

Presentazione esperienze internazionali: BBC (Matteo Maggiore) e Radio France
(Sylvain Anichini)

Esperienze RNA - Radio Nazionali Associate - (Sergio Natucci), Aeranti – Corallo
(Fabrizio Berrini), FRT (Roberto Giovannini)

Interventi Direttori Testate e Reti radiofoniche Rai (Antonio Caprarica, Riccardo Berti, Bruno Socillo)

Intervento AGCOM

Dibattito. Intervengono i giornalisti e il personale tecnico delle Testate radiofoniche della Rai. Partecipano, tra gli altri, Antonella Pisanelli (Marketing Radio), Michele Gulinucci (Ottimizzazione Palinsesti e Programmazione Radio), i CdR di Radio Rai,
Massimo Rocca (Associazione Stampa Romana), Associazione “RadiochefaRai”

Conclusioni con Francesco Siliato, del Politecnico di Milano

L’intera giornata sarà resa disponibile in audio sul sito di Radiouno all’indirizzo www.radiouno.rai.it
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AMBIENTE: IN SVEZIA LA STAZIONE RADIO BASE TLC DEL FUTURO

da ansa.it

STOCCOLMA, 23 SET - Ha un impatto meno invadente sull'ambiente, consuma meno energia, riduce i rischi sulla salute dell'uomo e forse ne vedremo presto anche in Italia. E' un nuovo modello di stazione radiobase per le telecomunicazioni progettata da Ericsson e installata a Stoccolma, tappa dell' eco-tour organizzato da BMW Italia su vetture della gamma EfficientDynamics. ''Di solito le stazioni radio base per le tlc sono 'brutte' con le loro fredde strutture d'acciaio ed emettono radiazioni, per cui devono essere collocate a debita distanza da centri abitati'', spiega Susanna Elfors, ingegnere e responsabile della Ecotours di Stoccolma, secondo la quale, ''l'idea e' stata quella di rivestire l'antenna con una struttura in cemento a fibra, in questo caso opera dell'architetto Thomas Sandell, e di collocare sulla sommita' la stazione vera e propria''. La Ericsson Tower Tube ha l'aspetto di una moderna scultura, un cono bianco alto 40 metri ai cui piedi c'e' una panchina di legno che ne segue la circonferenza. L'ingegnere precisa che lo stile svedese e' abbastanza lineare, ma con un materiale come il cemento a fibre la creativita' degli artisti puo' produrre soluzioni piu' originali. ''In questo modo non solo la stazione non e' un elemento conflittuale rispetto al paesaggio - aggiunge Susanna Elfors - ma la posizione della radio base sulla cima della torre evita di dover costruire lontano dal centro abitato. La stazione consuma inoltre il 40% di energia in meno rispetto a una torre tradizionale. Anche il semplice fatto che si trova in alto e non a terra fa si' che si raffreddi da sola e i costi di realizzazione risultano perfino inferiori di quelli delle torri tradizionali''. ''Il progetto di sostituire le torri attuali con nuove come questa - conclude l'ingegnere - non riguarda solo la Svezia ma tutti i Paesi in cui opera Ericsson, anche l'Italia''.
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In vendita All Music

Dopo il cambio al vertice del gruppo Espresso con le dimissioni dell'amministratore delegato Marco Benedetto e l'arrivo di Monica Mondardini si stanno valutando costi e ricavi di tutte le attività editoriali.
In difficoltà per la prima volta le emittenti radiofoniche, Radio Capital, M2O e Radio DeeJay scesa al terzo posto nell'ultima classifica Audiradio, va peggio a All Music, il canale televisivo della casa, visibile in chiaro ma anche via satellite al numero 128 del bouquet di Sky, che stenta nella raccolta pubblicitaria. Tanto che i nuovi dirigenti hanno deciso di metterla in vendita, incaricando una grossa banca di trovare un acquirente, anche straniero.
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Brucia la radio, il deejay non si ferma!
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FINELCO: ORA ANCHE LE WEB RADIO NELL’OFFERTA DI IPHONE


da giornaleradio.info

Da oggi è possibile ascoltare le web radio del Gruppo Finelco (quelle raccolte sul portale unitedmusic.it) sull’iPhone 3G. L’iniziativa è ancora più rilevante poiché sancisce un primato in Italia: le emittenti on-line escono dalla giurisdizione del computer e approdano su una piattaforma diversa.

Basta un semplice click per scaricare dai siti di Radio 105 (105.net), Radio Monte Carlo (radiomontecarlo.net), Virgin Radio (virginradio.it), Radio 105 Classics (105classics.net) il programma (widget) per l’ascolto.

Scegliendo il widget di Radio 105 si potranno ascoltare
105 Story
105 Best 4U
105 Hits
105 Rock Hits
105 Hip Hop/R’n’B
105 House
105 Latino
105 Crazy radio
105 Music Star Vasco
105 Music Star Madonna
105 Music Star Ligabue


Scegliendo il widget di RMC si potranno ascoltare
RMC The Best
RMC Great Artists
RMC Monte Carlo Nights Story
RMC Love Songs
RMC Film
RMC Italia
RMC Marine
RMC 60
RMC 70
RMC 80
RMC 90


Scegliendo il widget di Virgin Radio si potranno ascoltare
Rock Classico
Rock Extreme
Rock Alternative


Scegliendo il widget di 105 Classics si potranno ascoltare
Groove 80
For Dj’s Only


Riferimenti: http://www.unitedmusic.it/
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Si faceva chiamare Maverick, via radio ha messo a rischio cento voli sulla Sardegna

da ilmessaggero.it

CAGLIARI (16 settembre) – E' riuscito a inserirsi nelle frequenze mobili usate dai piloti in volo e per mesi ha dato ordini per far cambiare rotta agli aerei in volo sulla Sardegna rischiando di causare collisioni nei cieli. Si faceva chiamare Maverick, come l'eroe di Top Gun e interferiva con le comunicazioni tra gli aerei in volo sopra la Sardegna. La sua attività è adata avanti da giugno sino al 12 settembre quando è stato scoperto dagli agenti del servizio Postale e della comunicazioni della Polizia di Stato. Ora, S. P., ex militare esperto in telecomunicazioni di 51 anni, deve rispondere di attentato alla sicurezza dei trasporti e rischia fino a cinque anni di carcere.

A lui gli agenti della Polpost sono arrivati dopo una serie di segnalazioni dell'Enav, che aveva ricevuto comunicazioni da parte di piloti che erano stati «agganciati» sulla frequenza mobile (108-137 Mhz) dell'Aeronautica da uno sconosciuto che diceva «mi puoi vedere sotto la luce verde».

La base Nel suo casolare, isolato nelle campagne di Oniferi (Nuoro), aveva, infatti, sistemato all'esterno una bottiglia verde con una lampada solare, mentre all'interno c'erano un pc e normali ricetrasmittenti modificate con cui si introduceva nelle comunicazione radio dell'aviazione civile. All'interno sono stati sequestrati alcuni apparati ricetrasmittenti, materiale radioamatoriale e strumentazione informatica. Sulla porta di ingresso delal casa c'era scritto “Top gun”. L'uomo deve essere un cultore del film: nelle sue incursioni via radio, infatti, si faceva chiamare Maverick.

Le sue intrusioni sono state particolarmente attive - come hanno spiegato gli investigatori - nella serata dell'11 settembre in occasione dell'anniversario degli attentati alle Torri Gemelle e la perquisizione del casolare è scattata nel pomeriggio del 12, con il supporto del 7/mo reparto volo della Polizia di Stato di stanza ad Abbasanta.

Folgorato da Top gun Aveva da poco visto il film con Tom Cruise e ne era rimasto foglorato, l'ex militare secondo gli agenti è un fanatico di aerei e sistemi militari. «Parlava sia in italiano che in inglese usando una terminologia tecnica abbastanza semplice da acquisire - racconta la dirigente della Polpost, Anna Maria Mazziotto - Gli unici a poterlo sentire erano i piloti degli aerei che sorvolavano la Sardegna, e solo nei primissimi istanti si poteva pensare che quella voce appartenesse a un controllore di volo». Esistono, infatti, procedure standard di verifica incrociata che hanno evitato ai piloti intercettati da «Maverick» di seguire le sue istruzioni. Qualche difficoltà in più l'hanno avuta i piloti di compagnie straniere che seguivano rotte internazionali.

Se lo dico a Emiliano lo facciamo subito pure noi!!!!
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"Brucia l'antenna arde la radio": come si crea un radiodramma

da blogosfere

Parte domani un laboratorio che mescola i linguaggi della Radio e del Cinema e mostra come si crea un radiodramma, genere di racconto che rappresenta il prototipo della fiction televisiva
"Brucia l'antenna arde lo schermo" è il titolo di una rassegna evento dedicata alla 'radio da vedere'. Si tiene dal 17 settembre allo Spazio Oberdan di Milano a cura della Fondazione Cineteca Italiana. Prosegue mercoledi 24 settembre, giovedi 2 ottobre, domenica 5 ottobre e sabato 11 ottobre. Il meeting intende offrire una chiave di lettura della evoluzione del media sonoro che negli ultimi anni è diventato sempre più visibile su Web e in Tv, come dimostrano in Italia programmi come 'Viva Radio 2' di Fiorello e Baldini e 'Deejay chiama Italia' di Linus e Savino.

La rassegna permette di osservare la Radio con l'occhio del Cinema, con la proiezione di una serie di film che hanno raccontato questo mondo. Tra essi, 'Talk Radio' di Oliver Stone, 'Radio Days' di Woody Allen, 'Radio America' di Robert Altman e 'Good Night and Good Luck' di George Clooney. Lo Spazio Oberdan si trasforma inoltre in un laboratorio che ricreerà il clima di una sala di trasmissione. I curatori Geatano Cappa e Marco Drago incontrano, via telefono o di persona, alcuni protagonisti di questo mezzo: Massimo Cirri e Filippo Solibello, Sergio Valzania, Albertino, Nicola Savino, Linus e Rocco Tanica, Renzo Arbore, Fabio Volo e Fiorello.
Un evento speciale è riservato al radiodramma , prototipo della fiction televisiva. Saranno realizzati dal vivo alcuni episodi del fantascientifico 'Le avventure di Sam Torpedo', di Gaetano Cappa. La trama, ispirata ai personaggi dei fumetti, racconta le gesta di un divo del cinema lanciato in viaggio premio nel pianeta Gong che cerca in tutti i modi di tornare sulla Terra.

Brucia l'antenna arde lo schermo
Dal 17 settembre all'11 ottobre
Spazio Oberdan
V.le Vittorio Veneto 2 - Milano
Per programmi e orari consultare il sito: www.cinetecamilano.it
Ingresso: Euro 3 e libero per gli incontri serali
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Ci ha lasciato Marco Rossi
Alla mia collega Martina dissi fin dai primi giorni: "Tu per me non sei una donna: siamo commilitoni. Paricòrso. Perché questo è il servizio militare e Marco è il nostro sergente di ferro!"
E che sergente signori! Con un'esperienza di giornalismo radio-politico alle spalle praticamente unica! Proveniente dalla scuola di Italia Radio, la più grande sotto questo punto di vista. In possesso di un vocabolario praticamente infinito. Per noi matricole, un mago del sinonimo da GR.
Marco ci ha messo di fronte a lui e ci ha insegnato l'ABC del mestiere che stiamo ancora praticando. Ci ha fatto riscrivere i pezzi e ce li ha fatti rileggere 1000 volte. E' stato un fratello maggiore capace di guidarti, di spezzarti le gambine ma anche di ridere con te ad una battutaccia da caserma. Con me era cattivissimo! ;-)
Marco aveva investito molto nel progetto della radio che stavamo andando a realizzare. Si è aggravato al primo giorno di trasmissioni sperimentali, se ne è andato il giorno prima che si iniziasse a fare sul serio.
Per noi rimarrà al nostro fianco da questa parte del microfono, perché sostituirlo è cosa impossibile.

Marco Rossi, 48 anni, giornalista professionista, ha partecipato a tutta l'esperienza di Italia Radio. Ha collaborato a Rassegna Sindacale, LiberEtà e a Fiume - rivista di studi adriatici. Con il volume "Istria riscoperta" ha vinto nel 2006 il Premio letterario internazionale Trieste - scritture di frontiera (sezione saggistica).
Dall'aprile di quest'anno coordinava la redazione di Radio Articolo1, la prima webradio interamente dedicata al mondo del lavoro.
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Switch off analogico: il calendario ufficiale
da teleradiofax
(bollettino di aeranti-corallo)

In attuazione della legge 101/2008 è stato emanato dal Ministro dello sviluppo economico il decreto con cui viene fissato il calendario per il passaggio definitivo alle trasmissioni televisive digitali in tutta Italia.
Lo switch off verrà organizzato in 16 distinte “aree tecniche” (vedi tabella sottostante), all’interno delle quali verrà effettuato
in modo omogeneo e coordinato il passaggio al digitale nello stesso momento.
Si comincia con la Sardegna, che entro il prossimo 31 ottobre passerà completamente alle trasmissioni televisive digitali. Successivamente, nel primo semestre 2009 toccherà alla Valle D’Aosta (il decreto prevede tuttavia che lo switch off, stante l’avanzato stato dei lavori, avvenga entro novanta giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso), per proseguire, nel secondo semestre, con il Piemonte Occidentale, Trentino Alto Adige, Lazio e Campania.
Nel primo semestre 2010 sarà la volta del Piemonte Orientale e Lombardia, mentre nel secondo semestre toccherà congiuntamente ad Emilia Romagna e Veneto, nonché al Friuli Venezia Giulia e alla Liguria.
Nel 2011 passeranno alla tv digitale, nel primo semestre, le Marche, congiuntamente all’area tecnica di Abruzzo-Molise, e quindi Basilicata e Puglia. Infine, nel 2012, verrà completato il passaggio al digitale, con l’area Toscana e Umbria nel primo semestre e l’area Sicilia e Calabria nel secondo semestre.


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Amadeus torna in radio
postata su talkmedia

ITALPRESS - Dopo 13 anni di assenza dalla radio Amadeus (Amedeo Sebastiani) torna alla sua prima passione: il presentatore sara' in onda su RTL 102.5, la radio privata da qualche giorno più ascoltata d'Italia.

A partire dal primo ottobre Amadeus sarà parte integrante del palinsesto della radio di Cologno Monzese (MI) e farà da "incursore" in alcune trasmissioni durante la settimana, mentre dal mese di novembre sarà in onda, in diretta con il suo nuovo programma "Casa Sebastiani".

"Sono molto contento di tonare a fare la radio dopo 13 anni - dichiara Amadeus - l'entusiasmo di RTL 102.5 e dell'editore Lorenzo Suraci mi hanno contagiato e fatto venir voglia di tornare ad una mia grande passione. Al di la' degli impegni televisivi che mi occuperanno voglio tornare a fare radio in modo piu' costante e riuscire a conciliare le due cose".

"Sono molto felice di aver convinto Amadeus a tornare al suo primo amore - commenta l'editore Suraci -: e' un grande professionista e sono orgoglioso che faccia parte di RTL 102.5".

Amadeus dopo aver lavorato agli inizi della sua carriera a Radio Deejay, dal '96 si e' poi interamente dedicato alla televisione con programmi di successo sia in Rai che in Mediaset.
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Microsoft Zune: Wi-Fi, radio e più capacità

da jugo.it

In attesa di conoscere le novità annunciate da Apple per gli iPod, arriva dagli Stati Uniti la notizia di un imminente rinnovamento anche per Zune, il lettore multimediale firmato Microsoft. Anni luce distante dalla diffusione raggiunta dall'iPod, Zune prova ora a conquistare nuovo mercato grazie ad ''aggiustamenti'' che spaziano dalla capacità di archiviazione al software, fino ai servizi e allo stile.
Secondo quanto dichiarato da Microsoft, infatti, il nuovo Zune sarà disponibile da metà settembre nelle configurazioni da 16GB (flash) e 120GB (HD), con le nuove livree blue-on-silver e sleek all-black. Degna di nota è poi l'introduzione del Wi-Fi per il download di contenuti dal Zune Marketplace, ora scaricabili anche grazie all'ascolto e al riconoscimento di quelli riprodotti attraverso la radio FM integrata.
Novità a livello software riguarderanno poi strumenti per i consigli sulla musica da scaricare (in base a quella ascoltata), canali di musica dedicati e una community per appassionati. Nuova anche la funzionalità Mixview e migliorato il Now Playing, mentre non mancano soluzioni aggiuntive per audiolibri e giochi.
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Sasso Marconi: continua la disputa sui primi esperimenti radio
da sabatoseraonline.it

Lo scambio epistolare intercorso tra il Comune di Sasso Marconi e l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) non ha soddisfatto il primo cittadino Marilena Fabbri che annuncia ulteriori azioni per risolvere l’importante questione della paternità dei primi esperimenti marconiani, e per definire a livello universale quale sia la vera “Culla della Radio”.
Il comune della cittadina svizzera di Salvan era riuscito nelle scorse settimane ad aggiudicarsi una serie di onori internazionali e una targa che lo identifica come luogo decisivo per gli esperimenti sulla telegrafia senza-fili. Secondo le autorità svizzere Salvan sarebbe il luogo dove Guglielmo Marconi realizzò, nel 1895, i primi esperimenti ma Marilena Fabbri, Sindaco di Sasso Marconi proprio non ci sta e chiede su quali evidenze storico-scientifiche si basino le decisioni dell’ITU.
“Per più di un secolo – spiega Marilena Fabbri - abbiamo ricordato al mondo che Villa Griffone a Pontecchio, nel comune di Sasso Marconi, e l’adiacente Collina dei Celestini sono stati i luoghi dove il giovane Guglielmo Marconi lavorò alla messa a punto della comunicazione senza-fili. L’annuncio di Salvan è stato una vera sorpresa e, prima che in Svizzera diano il via ai festeggiamenti, vorrei vederci chiaro. Gli esperimenti di Pontecchio nel 1895 sono ampiamente documentati e, stando ai documenti in nostro possesso, disponibili presso l’Archivio storico comunale di Sasso Marconi o presso l’Accademia dei Lincei a Roma, molto difficilmente Guglielmo Marconi ha lasciato l’Italia per recarsi in Svizzera nello stesso anno. Tra l’altro il primo passaporto valido per l’espatrio è stato consegnato a Marconi nel 1896. A tale proposito lo scorso giugno ho scritto ad Hamadoun Tourè, segretario generale dell’ITU di Ginevra,  per chiedere chiarimenti circa le evidenze storico-scientifiche alla base delle onorificenze che stanno per essere consegnate. Alla nostra lettera di giugno, a cui ha fatto seguito un sollecito il 25 agosto, l’ITU ha risposto lo scorso 4 settembre chiedendoci di prendere atto che hanno ampiamente approfondito la materia senza fornire alcune argomentazione o prova di merito. Tale risposta non può che lasciarci insoddisfatti. Se esistono evidenze storico-scientifiche queste devono essere rese note per ricostruire un importante pezzo di storia, nel caso in cui invece non sussistano, allora non comprendiamo a quale titolo Salvan venga insignita degli onori relativi al luogo simbolo per la nascita della comunicazione senza fili. Giudichiamo le risposte dell’ITU insufficienti e ci auspichiamo che il Governo Italiano, che abbiamo già  interessato, e le alte Istituzioni Scientifiche intendano approfondire la cosa e stabilire, attraverso la ricca documentazione marconiana ancora disponibile in Italia e all’estero, una verità scientifica troppo importante per il nostro Paese. Lo dobbiamo a Marconi e lo dobbiamo alla storia scientifica italiana”.
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Cambio alla direzione di Radio24

da agendacomunicazione.it

Cambio al vertice di Radio 24, l'emittente del Gruppo Sole 24 Ore: Giancarlo Santalmassi lascerà la direzione alla scadenza del suo contratto, il prossimo 9 ottobre. L'incarico sarà affidato a Gianfranco Fabi, vicedirettore vicario del Sole 24 Ore, il quotidiano del gruppo, incarico che manterrà. Dal prossimo 15 settembre inoltre Alberto Orioli assumerà l'incarico di vicedirettore del giornale a Roma, in sostituzione di Aldo Carboni, che lascerà il lavoro per raggiunti limiti di età. Il Gruppo Sole 24 Ore ha ringraziato Giancarlo Santalmassi «per l'importante lavoro di sviluppo nonché di incremento degli ascolti conseguito durante la sua direzione» e Aldo Carboni per «il lungo e proficuo impegno nel nostro giornale». e augurato buon lavoro a Fabi e Orioli per i nuovi incarichi.
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Virgin Radio diventa Absolute: in Inghilterra, ma non in Italia

da rockol.it

Mentre in Italia aumenta gradualmente il suo bacino di utenza (nono posto tra i network privati nazionali, secondo la più recente indagine bimestrale Audiradio: 1 milione e 800 mila ascoltatori, a fronte dei 5 milioni che raccoglie in Gran Bretagna), in patria Virgin Radio si prepara a cambiare nome: dal 1° ottobre diventerà ufficialmente Absolute Radio, secondo le volontà dei nuovi proprietari Absolute (una società irlandese diretta da ex dirigenti di Capital Radio) e TIML, potente holding indiana editrice del quotidiano Times of India e di una trentina di stazioni radio locali. In realtà il cambio di nome è reso necessario da motivi legali: l’atto di compravendita con il gruppo scozzese SMG (perfezionato lo scorso mese di maggio per 53,2 milioni di sterline, 65,8 milioni di euro) non includeva infatti il marchio Virgin Radio, proprietà di sir Richard Branson, in quanto la sua licenza d’uso sarebbe stata limitata al mercato britannico. Absolute punta invece a un’espansione sul mercato internazionale, Stati Uniti ed Europa continentale, con un taglio editoriale e una programmazione diversa da quella di Virgin Radio che in Gran Bretagna ha già prodotto una riorganizzazione dello staff e l’arrivo di nuovi dj (se n’è andato invece Tony Hadley degli Spandau Ballet, che conduceva tutti i venerdì e sabato sera un programma sulla musica degli anni ‘80). E non solo, perché i suoi piani prevedono investimenti anche in altri settori, musica dal vivo e vendita di biglietti per concerti, tv, videogiochi e telefonia mobile. “Abbiamo ambizioni internazionali”, ha confermato l’amministratore delegato Donnach O’Driscoll, “questo è soltanto l’inizio”.

In Italia tutto resta come prima: il gruppo Finelco di Alberto Hazan continuerà ad utilizzare il marchio Virgin Radio, di cui è licenziatario per il nostro territorio.
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Il mea culpa di Linus

da Italia Oggi, rimbalzata su Talkmedia

Linus non scappa di fronte alla débâcle di ascolti di Deejay (-14% a 4,8 milioni nel giorno medio) e Capital (-20% a 1,5 milioni, raggiunta da m2o) e confessa tutte le sue difficoltà nel capire i nuovi pubblici della radio e nel portare avanti un tipo di palinsesto «complesso e molto parlato», mentre altri, pigliando probabilmente una scorciatoia, puntano tutto sulla semplicità e sui grandi successi.
«I dati Audiradio non sono belli, anzi. Da primi che eravamo siamo stati superati da Rtl 102,5 e Rds, con Rai Radio 2 subito dopo di noi. Era già successo circa un anno fa e, in misura ancora più netta, anche una decina di anni fa», si confessa Linus (direttore artistico delle radio del gruppo Espresso) sul suo blog, «ma per il nostro orgoglio non è una grande consolazione. Come non lo è ripeterci che sono radio completamente diverse da noi, molto più facili da ascoltare, e non solo nel senso della programmazione. Ognuno ha sicuramente la ricetta magica pronta in tasca, ma i panni sporchi si lavano in famiglia e soprattutto non è, credo, nel singolo dettaglio il vero problema. Quello che emerge in maniera sempre più netta, e che più mi deprime, è la sensazione di inevitabilità che spinge la radio, nel senso generale, assoluto del termine, verso modelli a cui culturalmente faccio fatica ad appartenere».
Linus, infatti, ha sempre creduto in una radio molto parlata, in cui la musica interrompe un flusso di parole. E non il contrario. Da qui la ricerca di tanti personaggi, che poi si sono imposti pure in tv. E basta scorrere il palinsesto di Deejay per accorgersi che, al mattino, per esempio, si susseguono nomi come Platinette, Fabio Volo, Linus e Nicola Savino, Il Trio Medusa. Artisti di spettacolo, e non dj o conduttori nel senso tradizionale del termine.
«In tutto il mondo, ormai, sopravvivono due modi di fare radio», prosegue Linus, «quella col classico morning show molto giornalistico dalle sei alle dieci e quindi una quasi ininterrotta sequenza di successi musicali, che al massimo si differenziano per epoca o per genere, e quella completamente parlata, la cosiddetta talk radio. È così da vent'anni in America e da dieci almeno in tutta Europa. In questo, storicamente, Radio Deejay ha rappresentato finora una magnifica eccezione, l'esempio peggiore da seguire, il cavallo di Troia per una certa concorrenza, quel modo di arrivare al successo contro tutte le logiche e le statistiche. La sensazione», chiosa con un certo scoramento il direttore di Deejay, Capital ed m2o, «è che questo modo di fare cominci a non essere più competitivo, almeno in termini assoluti. È come se una radio da sola non potesse più reggere il peso di tanti contenuti, e probabilmente è anche normale e giusto che sia così. La nostra vita è già così affollata da non reggere una colonna sonora così incalzante, chiassosa e ridanciana. Le cose cambiano, cambieremo anche noi. Speriamo in meglio».
Pasquale Di Molfetta, vero nome di Linus, compirà 51 anni in ottobre. Può essere che un suo piccolo errore di tiro sia stato pensare veramente che la radio stia diventando un mezzo solo per persone mature. Come spiegava a ItaliaOggi appena un anno fa, «Deejay ha un pubblico over 30 e Capital deve rivolgersi ad ascoltatori più maturi, 40-50enni». Non è detto, tra l'altro, che se gli ascoltatori sono più anziani, si debba puntare per forza su conduttori maturi.
Va sottolineato, infine, come gli equilibri della ricerca Audiradio sugli ascolti siano spesso influenzati da una campagna pubblicitaria azzeccata. Negli ultimi tempi Rtl 102,5 ed Rds hanno puntato molto sui media tradizionali, tv-stampa-affission e, mentre la comunicazione delle radio del gruppo Espresso ha spinto tanto sul web. Che sarà pure il mezzo del futuro.
Ma che per il momento, quando si tratta si promuovere dei brand, non ha ancora dimostrato tutte le sue potenzialità.
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1° anniversario per Marco e Stefania

da messaggero.it

ROMA (8 settembre) - Un anno dopo, stessa spiaggia, stesso mare. Perché gli anniversari sono cose serie e vanno festeggiati in grande e in luoghi dove la memoria ha lasciato segni indelebili. Per cui, a dodici mesi dalle nozze celebrate alle Terme di Caracalla dall’ex sindaco di Roma Walter Veltroni - alla presenza di un testimone d’eccezione come Rosario Fiorello - il co-conduttore di “Viva Radio 2” Marco Baldini e Stefania Lillo hanno deciso di festeggiare questo primo periodo del loro idillio nello stesso magico posto già collaudato per il brindisi di nozze: ovvero l’Espargo di Maccarese, uno degli stabilimenti più cool di tutto il litorale romano.

Tra colorati apertivi serviti al tramonto e cuscini sparsi sulla spiaggia, ecco arrivare una sessantina di amici pronti a scatenarsi in pista e a tavola. Il leitmotiv del party? Anniversario a parte, a tenere banco è stata la nuova trasmissione radiofonica che verrà condotta dal solo Baldini dal prossimo 29 settembre, dalle 6 alle 8 del mattino, su Radio2. E “Viva Radio 2”? «Non sappiamo se riprenderemo la trasmissione con Fiorello - spiega Baldini - per cui nel frattempo ho deciso, assieme al mio staff, di dar vita a questo nuovo contenitore, ovviamente sempre ironico, che però non ha ancora un nome: su questo siamo ancora un po’ indecisi». E Fiorello? «A mio avviso si dedicherà soprattutto a spettacoli dal vivo».

Ed eccolo lo staff che ha raggiunto Baldini a Maccarese: tra un trionfo di pasta alle melanzane e un ottimo pesce alla griglia, scambio di saluti tra il regista Mauro Convertito, il capo struttura di “Viva Radio 2” Marina Mancini, gli autori Mario Audino e Roberto Testarmata, Paola Portone, Massimo Riti, Annalisa Gaudenzi e la giapponesina Junco, che nella nuova trasmissione terrà delle ironiche lezioni di giapponese. «L’ho conosciuta al supermercato - dice Baldini - e mi è venuta subito l’idea che sarebbe stato un ottimo acquisto radiofonico».

Lavoro a parte, la serata è proseguita sulle note suonate dal vivo dalla Frankie&Canthina Band, molto apprezzate anche dal dirigente dell’Ufficio immigrazione della Questura di Roma, Maurizio Improta. Brindisi e balli fino alla tre del mattino illuminati dai fuochi di artificio di fine estate, esplosi nella notte lungo il litorale laziale.
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Lavoro e media: nelle radio e Tv locali occupazione giornalistica in costante crescita a dispetto delle emittenti nazionali

da key4biz.it

L’occupazione giornalistica nel comparto radiotelevisivo locale è in forte costante crescita. Il dato emerge dalla relazione annuale predisposta dal Presidente dell’Inpgi (Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola”) pubblicata sulla rivista “Inpgi comunicazione”. Nella stessa, infatti, si legge: “L’aumento più significativo dei rapporti di lavoro si è registrato nel settore dell’emittenza radiotelevisiva e nella Pubblica Amministrazione”. E ancora, “Un’attenzione particolare va posta ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato ex art. 1 del CNLG, che rappresenta il termometro della situazione della categoria e della tranquillità dell’ente in termini di afflusso contributivo. (…) Sono cresciuti, in particolare, nel settore dell’emittenza radiotelevisiva locale dove trova applicazione il contratto differenziato siglato dalla Fnsi e dall’Aeranti-Corallo (…)”.

A fine 2007, secondo i dati Inpgi, risultano in essere 1.554 rapporti di lavoro giornalistico presso le radio e le tv locali, con una crescita pari al 10,60% rispetto al dato dell’anno precedente (erano infatti 1.405 le posizioni aperte nel settore a fine 2006).

Dalla relazione del Presidente dell’INPGI emerge inoltre che a fronte dei 1.554 rapporti di lavoro giornalistico in essere presso le emittenti locali, vi sono solo 1.215 rapporti di lavoro giornalistico presso le radio e tv nazionali private, mentre 2.020 sono i rapporti di lavoro giornalistico presso la RAI e 1.049 presso le agenzie di stampa.

Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO, ha commentato a tale riguardo: “I dati che emergono dalla relazione del presidente dell’Inpgi evidenziano una capacità del settore radiotelevisivo locale di dare maggiore occupazione nel comparto giornalistico rispetto all’emittenza radiotelevisiva nazionale. Ciò – ha proseguito Rossignoli - si è reso possibile grazie al contratto nazionale collettivo stipulato tra AERANTI-CORALLO e FNSI nell’ottobre del 2000, attualmente applicato per la stragrande maggioranza dei rapporti di lavoro giornalistico nell’emittenza locale”.

Rossignoli ha concluso sostenendo che “Il CCNL tra AERANTI-CORALLO e FNSI, di cui sono pendenti le trattative per il relativo rinnovo ha infatti contemperato l’esigenza degli editori radiotelevisivi locali di avere una regolamentazione dei rapporti di lavoro giornalistico che tenesse conto delle specificità del comparto, con l’aspirazione dei giornalisti delle emittenti locali di vedere pienamente riconosciuta la propria professionalità e il proprio ruolo.”
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I NUOVI DATI AUDIRADIO: 4° BIMESTRE 2008



 Radio1 6.756
 Rtl 102.5  5.492
 RDS   5.290
 Deejay 4.867
 Radio 2   4.742
 Radio 105 4.086
 Radio Italia  3.723
 R101  2.209
 Radio Kiss Kiss  2.173
 Radio 3   2.155
 Radio 24 2.049
 Virgin Radio  1.806
 Rmc  1.804
 Radio Maria  1.750
 Radio Capital  1.588
 m2o  1.564
 Isoradio  1.207
 Radio Radicale  532
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Quand la Webradio s'inspire de l'ancienne TSF

da lemonde.fr

Du temps de la TSF et des postes en Bakélite, on trouvait souvent sur le cadran, à côté des fréquences radio, le nom des stations, ainsi que celui des villes où l'on pouvait les capter. Puis le nombre de radios a explosé, et les syntoniseurs (ou tuners) se sont simplifiés. Tun3r.com renoue avec la tradition en proposant un grand cadran, en noir et blanc, lardé des logos de plus de 6 000 stations radio (AM, FM et Internet), que l'on sélectionne en déplaçant une aiguille orange au moyen de la souris, à la manière des radios d'antan.

Peter Gray, son fondateur, un informaticien canadien, dit d'ailleurs s'être inspiré du Trans-Oceanic, la Rolls Royce des postes radio portables, créé par la société américaine Zenith en 1942, et dont le dernier modèle fut lancé en 1981. L'idée de Tun3r lui serait venue lors d'une plongée dans le golfe d'Akaba, en mer Rouge. Après s'être coupé avec un bout de corail, il vit apparaître deux requins bleus, attirés par son sang. Et la seule chose qu'il trouva pour les faire fuir fut une aiguille, orange, extraite d'un vieux poste radio. Ce qui, explique-t-il, lui donna l'envie de créer "le moteur de recherche radio le plus cool de la planète".

SOBRE ET ÉLÉGANTE

De fait, son interface, intuitive, sobre et élégante, tranche avec celles de ses concurrents, souvent truffées de publicité, et faisant peu de cas de l'ergonomie. Ici, il suffit en effet de déplacer l'aiguille avec la souris pour voir apparaître le nom et la présentation des stations, une copie d'écran du site Web de la radio (accessible d'un simple clic), ainsi que les titres de sa "playlist".
Grâce à cette indexation, il est aussi possible de rechercher les stations qui ont diffusé tel ou tel artiste, tel ou tel morceau. Sur les 6 313 radios répertoriées début août, 14 d'entre elles avaient ainsi programmé, récemment, le Velvet Underground, 30 Miles Davies, 45 Beethoven, et 144 l'une des nombreuses versions de My Way.
La sélection peut aussi se faire par genres (71 radios classiques, 192 jazz, 417 de world...), par villes (New York , Paris, Londres, Séoul, Buenos Aires, etc.) ou par langues. Tun3r propose 1 237 radios en anglais, 260 en allemand, 172 en français, deux en espéranto, une en basque, mais seulement quatre en arabe et une en hébreu.
En mode découverte, Tun3r diffuse deux minutes d'enregistrement de la radio sélectionnée, afin de se faire une idée de ce que l'on peut y écouter, à la manière d'un zapping. La fonction "live" ouvre le lecteur radio de l'ordinateur (Winamp ou iTunes) : l'écoute se fait en direct, et le son est de bien meilleure qualité. Enfin, un lien "boss" permet de "blanchir" instantanément la page, et donc de masquer l'utilisation de ce tuner radio un peu particulier.
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