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Chiamate Roma 3131 compie 40 anni. Cambiò il modo di fare la radio.

(ANSA) ROMA - Compie quarant'anni la trasmissione che ha segnato una nuova era radiofonica: quella in cui l'ascoltatore può interagire in diretta con lo studio, grazie al telefono. Era il 7 gennaio 1969 quando prese il via su Radiouno l'avventura di 'Chiamate Roma 3131', con una telefonata al distretto telefonico di Roma.

Nello studio romano di Via Asiago alla conduzione della prima edizione c'erano Gianni Boncompagni, Franco Moccagatta e Federica Taddei, con curatrice e coordinatrice Rita Manfredi. Immediato il successo che portò il programma ad essere uno dei più seguiti dei canali radiofonici della Rai con punte di ascolto che arrivarono, fin dai primi mesi, a 10 milioni di ascoltatori.

La trasmissione non era a tema, si svolgeva in base alle telefonate con gli sfoghi, le gioie e i dolori degli ascoltatori. Inevitabili nel corso del tempo le trasformazioni di questo speciale "telefono amico", che divenne un osservatorio dei cambiamenti della società. Accanto a Moccagatta si alternarono nel tempo Anna Benassi, Francesco Garlato, lo psicologo Fausto Antonini, il commediografo Diego Fabbri e l'umorista Enrico Vaime. Tutto questo fino al 1972, l'anno in cui avvenne il vero primo cambiamento, con il passaggio dall'edizione mattutina a quella pomeridiana che portò alla conduzione Paolo Cavallina e Luca Liguori e in cui si sviluppò maggiormente il dibattito collettivo su temi sociali, fino alla sospensione del programma nel 1975. L'anno dopo, nacque 'Sala F' guidato da Lidia Motta, con una grande prevalenza di donne: alla regia Donatella Raffai, in redazione fra le altre Lauretta Colonnelli e Barbara Palombelli, alla conduzione Angela Buttiglione e Anna Vinci.

Altra rivoluzione nel 1979: con Corrado Guerzoni, direttore del secondo canale radiofonico, nasce Radiodue 3131 e la trasmissione si apre a collegamenti esterni, viene affiancata l'edizione della notte condotta da Ivano Balduini e poi creato lo Studio Mobile (un pulmino in giro per l'Italia) affidato all'estro di Gianluca Nicoletti. La fine arriva il 30 giugno del 1995 con l'edizione condotta da Marco Guzzi e Maurizio Ciampa.

Chiamate Roma 3131 era comunque diventato, in 25 anni, "una specie di archivio storico del Paese" come disse Rita Manfredi. E raccogliendo quell'eredità da tempo la direzione di Rai Teche, diretta da Barbara Scaramucci, sta portando avanti un progetto di sistemazione e digitalizzazione di tutto il materiale esistente in Rai e delle copie in possesso dei privati fin dalle prime trasmissioni del programma. Il progetto è curato anche da Raffaele Vincenti che per 11 anni ha fatto parte dell'equipe fissa di Radiodue 3131. Alcuni documenti si possono trovare sul sito www.teche.rai.it.

La più nota e longeva trasmissione radiofonica della Rai ha ispirato, dopo la chiusura, anche diversi programmi che sono, in un certo senso, una sua diretta emanazione: 'Radio Zorro' con Oliviero Beha, 'Fatti e sentimenti' di Roberta Tatafiore, '3131 Chat' con Carola Silvestrelli e '3131 Costume e Societa'' con Pierluigi Diaco.
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Radio Italia Network, Zambarelli cerca una concessionaria e punta a 2 milioni di ascoltatori

www.pubblicitaitalia.it

Dopo aver comprato lo storico marchio Radio Italia Network da Agr-Rcs, che ancora lo deteneva, l’editore Domenico Zambarelli con il suo Gruppo Next pensa al rilancio della radio, cerca una concessionaria di pubblicità e punta a due milioni di ascoltatori. Intanto parte una campagna nella metro di Milano e negli aeroporti, con il nuovo pay off ‘One world, one music’.

Radio Italia Network è rinata, e dal 13 gennaio è tornata on air, in alcune regioni italiane fra cui Lombardia, Piemonte e Liguria. Artefice della resurrezione è l’editore radiofonico Domenico Zambarelli (nella foto), che ha arricchito con questa novità (e con un’altra: la concessione di vendita sul mercato cinese e russo di spazi pubblicitari su tutti i mezzi Rcs, quindi Corriere, Gazzetta, periodici e tutto il resto) il company profile del suo Gruppo Next, holding attiva attraverso una serie di società nei settori radiofonico, editoriale e pubblicitario, in Italia e all’estero. Zambarelli ha infatti comprato da Agr, l’agenzia multimediale di Rcs presieduta da Pietro Varvello, lo storico marchio Radio Italia Network, che era stata una radio nazionale da 2 milioni di ascoltatori, con personaggi come Camila Raznovic, Marco Biondi, Tamara Donà, Alvin, Ivan Zazzaroni, Teo Mammucari e Francesco Mandelli. Nel 2001 la radio era stato appunto comprata da Rcs, la quale aveva poi accantonato il marchio (rimastole in pancia inutilizzato fino a pochi giorni fa) sfruttando invece la concessione di trasmissione nazionale per il progetto di Play Radio, poi fallito con ulteriore trasferimento della licenza nazionale a Gruppo Finelco, che nel 2007 ha creato la più fortunata Virgin Radio. Adesso la rinascita. “Per ora – spiega Zambarelli – siamo in alcune regioni, comprese Calabria e Sardegna, grazie alle frequenze di proprietà di Gruppo Next e ad accordi con altre radio. Ora Radio Italia Network è appunto un network di radio locali, iscritto ad Audiradio in venti province, ma ci piacerebbe coprire almeno le città maggiori per tornare vicini ai 2 milioni di ascolti totali. Il format editoriale sarà sempre quello originale, basato su musica house e dance. Il nuovo pay off è ‘One world, one music’, citato anche nella campagna pubblicitaria che stiamo facendo nei circuiti tv della metro di Milano e negli aeroporti del Sud Italia, e presto forse anche su affissioni. Ci doteremo anche di una concessionaria di pubblicità, ma non subito”.
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Radio 1: Dal 1° febbraio nuovo palinsesto

Roma, 29 gen. (Apcom) - Radio 1 rinnova dal primo febbraio il suo look per rendere il suo guardaroba al passo coi tempi.Nuovi formati e nuove trasmissioni daranno voce alla prima radio italiana, che rileva ogni giorno 7 milioni di ascoltatori.

"Conservando ascolti magnifici - ha spiegato il direttore di Radio 1 Antonio Capranica - avremmo anche potuto lasciare le cose invariate. Ma il nostro pubblico merita una radio capace di evolvere e di cambiare pelle di mese in mese. La radio è l'unico mercato in cui ci sia ancora la vera concorrenza, senza trucchi, e noi vogliamo batterla in virtù del lavoro di qualità che produciamo. Quando arriverà il nuovo editore sarò il primo a rassegnare il mio mandato, ma finché sarò io il direttore farò il mio lavoro fino in fondo."

Più diretta, più informazione e più sport sono le caratteristiche che contraddistinguono il nuovo palinsesto. "Il Giornale radio delle 8 - ha proseguito Capranica - durerà dai 20 ai 22 minuti e tratterà solo le notizie che si affacciano nel nuovo giorno, sarà un gr sveglio, svelto e incalzante". Dalle 7.34 alle 7.53 'La borsa e la vita' sarà il primo rotocalco del mattino, condotto da Maria Teresa Lamberti e Roberto Zampa. "Un tempo si usava dire 'o la borsa o la vita' - ha scherzato Zampa - ora si richiedono entrambi. Noi non vogliamo alimentare nuove polemiche, ad esempio parleremo dei mutui, ma cercando di dare consigli pratici per aiutare le famiglie a risolvere le difficoltà". Il programma sarà in diretta streaming anche sul sito internet. "Fondamentale per il nostro programma di economia - ha spiegato la Lamberti - è l'apporto del pubblico, soprattutto attraverso le nuove tecnologie che permettono di avere uno scambio continuo".

Alle 8.30 partirà una nuova trasmissione, 'Ultime da Babele', condotta da Giorgio Dell'Arti. "Non si tratterà di una rassegna stampa - ha sottolineato Capranica - anche perché non è l'orario giusto. Ma si tratterà di una lettura del mondo, attraverso giornali, internet e blog, non attraverso le notizie di prima pagina, ma a partire da segnali importanti da approfondire". Ogni giorno il programma, in onda dal lunedì al venerdì, avrà un ospite legato all'attualità e uno scelto in base al giorno di nascita. "In questo modo - ha detto Dell'Arti - non saranno chiamati a parlare solo coloro che dovranno promuovere libri o film, ma anche personaggi che si vedono e si sentono raramente".

Le novità continuano anche nel settore dello sport. "Ci sarà un rotocalco sportivo quotidiano - ha spiegato Capranica - dopo il giornale radio delle 14: 'A tutto campo', che durerà 7 minuti e diffonderà le ultime notizie sportive arrivate in redazione nell'arco della mattinata". Alle 14.15 ci sarà poi Umberto Broccoli in 'Con parole mie', seguito da 'Ho perso il trend' con Ernesto Bassignano ed Ezio Luzzi, che inizierà con un quarto d'ora d'anticipo rispetto al solito. Partiranno a febbraio anche altri due cicli: 'L'Orchestra e il violino. Uto Ughi racconta con Umberto Broccoli', in onda la domenica alle 11.07 e '1989: il crollo del muro', progetto realizzato da Italo Moscati che racconta e ricostruisce di sabato, in sedici puntate, come si è arrivati e cosa è successo dopo la caduta del muro.

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Speciale inforadio - Crisi: un sostegno di carta



Speciale Inforadio.
Crisi: un sostegno di carta.
www.RadioArticolo1.it

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Maratona dj a testa in giù

da ilsecoloxix

Stefano Venneri, ha 35 anni, personaggio di spicco di Radio B.B.S.I. , Pubblicista, Speaker , Dj, animatore delle numerose manifestazioni in Alessandria, ci prova ancora per scrivere la Storia.
Nel 2006 è entrato di diritto nel Guinness Wordl Mondiale riuscendo ad abbattere il primato di un dj Sloveno, restando sveglio ai microfoni di BBSI per 126 ore.
Nel 2007 rivince il Record portandolo a 135 ore di diretta senza dormire , iscrivendo il proprio nome a pagina 8 del Libro dei Record 2009.
Nel Giugno 2008 sempre ad Alessandria in un campo sportivo porta 865 persone, abbatte un altro primato, li abbraccia uno per uno in 21 minuti.

Stefano Venneri torna in pista, il 18 aprile in Piazza Ceriana ad Alessandria tenterà l’impossibile per un essere umano, restare a 20 metri di altezza appeso ad una gru per 20 minuti a testa in giù, trasmettendo un vero programma radiofonico con tanto di consolle (trasportata da una pedana), intervistando coloro che saliranno con un cestello mobile, leggendo gli sms, cantanto con il Pubblico sempre a testa in giù. Sarà una Grande Festa con ospiti e tante sorprese, con lui ci sarà anche jack Hill , il primo Bambino prodigio inglese, all’età di 6 anni miscelando la musica in discoteca è entrato di diritto nei Record. Ad Alessandria cerchèrà prima di Venneri un’altra impresa. Stefano realizzerà questo Tentativo da Matti, cercando di realizzare due sogni: donare una consolle, mixer, cd e casse ai ragazzi diversamente abili di Alessandria e l’avvio dei lavori di costruzione di una scuola. La storia è dalla sua parte, gli esami medici anche, l’entusiasmo non manca, un’interà Città (Alessandria) lo sostiene. Il 24 gennaio alle ore 11.00 il Comune di Alessandria dedicherà a Lui e alla radio una targa di ringraziamento per i Guinness e alle 18,00 realizzerà la prima e unica prova a testa in giu’ per 10 minuti a 20 metri d’altezza... solo la prova, la storia il 18 aprile. 4 Record in 4 anni, il dj Alessandrino tenta di arrivare dove nessuno prima di lui ci è riuscito, il tentativo di Record a Testa in giu’ per un dj, servirà anche quale esperimento medico su una persona umana e la sua capacità di stare a Testa in giù. Prima di lui solo un cantante Pugliese ci è riuscito si è fermato allo show dei record di Barbara D’urso, poco piu’ di 3 minuti cantanto, poi ha detto basta. Lo fa uno che ha 35 anni non 20, Venneri vuole andare oltre, il dj Volante così definito dalla stampa, non solo canterà ma farà il dj con una vera consolle a 20 metri d’altezza... il tutto accade ad Alessandria e non nei caratteristici Luoghi Famosi nel Mondo, con una radio di provincia che vive da 33 anni con la gente per la gente. E la Storia continua...
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USA: RAI, IL GIURAMENTO DI OBAMA SU RADIO, TV E DIGITALE TERRESTRE

da asca.it

Oggi l'insediamento alla Casa Bianca dell'uomo che per la prima volta nella storia ha cambiato la figura presidenziale dell'America.
La Rai seguira' minuto per minuto la cerimonia del giuramento di Barack Obama con servizi speciali, collegamenti, interventi di giornalisti e personaggi politici, oltre che con i Tg, anche con ''Porta a Porta'' su RaiUno e ''Ballaro''' su Raitre.

Su Raitre, il Tg3 prendera' la linea dalle 17.55 fino alle 19.00, per trasmettere uno ''Speciale'' condotto dal direttore Antonio Di Bella sulla cerimonia del giuramento e il discorso inaugurale di Obama. A commentarlo con Di Bella il direttore de La Repubblica Ezio Mauro e, in collegamento da Washington Giovanna Botteri. ''Linea notte'' sempre su Raitre si occupera' delle prime reazioni a caldo della giornata inaugurale.

RaiNews24 seguira' le vicende dell'insediamento di Obama con un lungo speciale a partire dalle ore 16.00. Il discorso del presidente sarà commentato dal direttore Corradino Mineo (per quattro anni corrispondente dagli Stati Uniti prima di arrivare a RaiNews 24). Subito dopo, la diretta anche della parata e i festeggiamenti, compresi quelli qui a Roma alla festa dei Democrats con l'inviata Lucilla Rogai. Inoltre, una puntata speciale di ''Tempi dispari, condotta da Liana Mistretta, che avrà tra i suoi ospiti la giornalista della CNN Delia Gallagher e l'americanista Alessandro Portelli. In chiusura, alle 23.00 l'appuntamento con l'inviato Carlo De Blasio, per la rubrica Route 66.

Anche la radio sara' in prima linea con l'avvenimento americano. Su Rai Radio1 dalle 17.35 alle 19.00 filo diretto dagli Stati Uniti a Roma. Stefano Censurati condurrà lo Speciale dagli studi di Roma in collegamento con Gaetano Barresi a New York e Carmela Giglio a Washington.

Raiuno con Bruno Vespa al timone di Porta a Porta seguira' in diretta l'insediamento del 44mo presidente degli Stati Uniti. In studio, tra gli altri saranno presenti Piero Fassino, Giovanni Sartori e in collegamento il ministro Franco Frattini, Edward Luttwak e Henry Kissinger.

Ampio spazio sara' dedicato anche da Radio3Mondo.  Dalle 11.30 alle 12.00 Stefano Cingolati commenterà l'investitura presidenziale più spettacolare per la storia americana, con Arrigo Levi, consulente personale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Massimo Teodori, politologo e docente di ''Storia e istituzioni degli Stati Uniti'' alla Facoltà' di Scienze Politiche dell'Università di Perugia.
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Kazakistan - Giornalista di Radio Free Europe aggredito ad Almaty

da Apcom

Yermek Boltai, un giornalista dell'emittente radiofonica Azarryk, il servizio kazako di Radio Free Europe/Radio Liberty, è stato aggredito ad Almaty. L'ha reso noto oggi l'agenzia di stampa Interfax.

L'aggressione ha avuto luogo ieri sera, ha precisato una fonte in Rfe/Rl. "Diverse persone si sono avvicinante a Yemek, nelle vicinanze della sua casa, e gli hanno chiesto una sigaretta. Lui ha risposto che non fuma. Allora loro hanno chiesto denaro, lui gliel'ha negato. I giovani l'hanno quinti aggredito e l'hanno picchiato brutalmente", ha affermato la fonte. "Gli aggressori - ha continuato la fonte - non hanno preso né denaro né il suo telefono cellulare".

Non è il primo attacco a giornalisti ad Almaty. L'ultimo ha interessato Artyom Muisov del giornale d'opposizione Taszhargan, accoltellato più volte il 29 dicembre.

Tuttavia è la situazione in tutta l'Asia centrale a preoccupare in quanto a libertà di stampa, tra arresti e aggressioni. Meno di un mese fa, dopo aver seguito le elezioni politiche in Turkmenistan, il giornalista di Rfe/Rl Osman Hallyev è stato arrestato ed è sostanzialmente tuttora agli arresti domiciliari. Ogni suo movimento è controllato e gli è stato tagliato il telefono.

Un altro cronista turkmeno dell'emittente, Dovlemurat Yazguliev, è stato minacciato con la moglie da funzionari locali nella provincia di Ahal. Ultimamente il cronista è stato avvertito che, se continuerà a lavorare per i media stranieri, potrebbe essere arrestato.

Ancora, in Tagikistan un colleboratore dell'emittente Usa, Abdumumin Sherkhonov, è stato picchiato da tre persone, due delle quali sono state arrestate. Mentre, per tornare in Kazakistan, il direttore di Alma-Ata Info, un settimanale, Ramazan Esergepov, è agli arresti nonostante sia considerato in pericolo di vita viste le sue precarie condizioni di salute.

In Asia centrale "i giornalisti possono venire attaccati e aggrediti perché hanno scritto un articolo molto specifico che minacci gli interessi di un rappresentante del governo o di un qualche funzionario", ha dichiarato Elsa Vidal, rappresentante di Reporter senza frontiere per l'Asia centrale. Rsf sta cercando di portare la questione all'attenzione di organizzazioni internazionali e multilaterali, come l'Unione euoropea.

Secondo l'ultimo rapporto "Freedom in The Workd" dell'organizzazione per i diritti civili Freedom House, l'unica regione al mondo in cui nel complesso, dal 2001 a oggi, le libertà civili sono diminuite piuttosto che aumentare è quella rappresentata dai paesi dell'ex Unione sovietica, con l'esclusione dei Paesi baltici.

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SALERNO, RADIO PRIVATA ABUSIVA. SEQUESTRATI 16MILA MP3

da PositanoNews

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha scoperto una radio totalmente abusiva alla quale sono state sequestrate tutte le apparecchiature radiofoniche ed un´ingente quantità di materiale musicale riprodotto illecitamente. Da settimane le Fiamme Gialle monitoravano 24 ore su 24 le trasmissioni radiofoniche, mandate in onda senza la prescritta autorizzazione per l´esercizio della radiodiffusione sonora. L´emittente pirata era per lo più specializzata nella trasmissione di musica neomeolodica napoletana e di programmi di intrattenimento, intervallati da spot pubblicitari prodotti e lanciati irregolarmente. La radio, peraltro totalmente sconosciuta al fisco, trasmetteva indisturbata da una stazione collocata all´interno di un anonimo appartamento situato nel Comune di Montecorvino Pugliano, avvalendosi di apparati radiofonici abilmente camuffati, tanto da sembrare comuni antenne televisive. L´intervento dei finanzieri, coadiuvati per l´occasione dagli ispettori del servizio antipirateria della Direzione Generale della SIAE di Roma, ha consentito il sequestro di apparati informatici contenenti oltre 16.000 file musicali in formato mp3, di innumerevoli supporti magnetici ed ottici, oltre che di trasmettitori, antenne, console ed di oltre 2.000 cd musicali illecitamente riprodotti e privi del contrassegno SIAE. Il proprietario dell´emittente radiofonica è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per la violazione della normativa riguardante la radiodiffusione e la protezione del diritto d´autore e degli altri diritti connessi al suo esercizio. L´attività delle Fiamme Gialle proseguirà per accertare le violazioni di carattere fiscale e per quantificare l´evasione in materia di imposte dirette, I.V.A., oltre che dei dovuti diritti d´autore.
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Radio 105: dopo i consigli su come seviziare gli animali, giungono le scuse

da QuoMedia

Nonostante le scuse, ora il direttore responsabile dello Zoo di 105 dovrà fare i conti con la legge poiché è stato denunciato per istigazione a delinquere dal Nucleo guardie zoofile dell'Enpa di Milano.

Il consigliere regionale Silvia Ferretto ha così commentato l'accaduto: " Il maltrattamento degli animali è un reato penale, è evidente che l'istigazione a commettere questo tipo di reato non può che costituire anch'essa un reato e il fatto che sia stato commesso utilizzando un mezzo di comunicazione di massa è ancora più grave e deprecabile".

La puntata di ripresa dello Zoo show di Radio 105 di lunedì scorso è stata di cattivo gusto tanto da far reagire non solo gli affezionati ascoltatori, ma anche i proprietari di rete che hanno momentaneamente sospeso show e conduttori.

Di tutto ci si sarebbe aspettati da Marco Mazzoli e dagli altri conduttori, ma non che parlassero di consigli tanto particolari riguardo agli animali: come infilare un petardo nelle parti intime di un gatto, come fare esplodere una rana con una sigaretta e via dicendo sul tema della tortura degli animali.

Davvero di cattivo gusto, tanto che molti ascoltatori hanno fatto sentire il loro dissenso inviando email e telefonando alla radio. Per riparare al danno mercoledì lo Zoo di 105 ha riparlato della questione con toni decisamente più moderati e ha intervistato alcuni presidenti di gruppi e associazioni in difesa degli animali, poi sul sito della radio è stato messo online un messaggio del conduttore del programma Marco Mazzoli: "Siamo finiti a parlare di gatti e nel tono scherzoso e idiota (tipico del programma) abbiamo involontariamente toccato un tasto molto delicato che ha fatto incazzare alcune associazioni animaliste e alcuni amanti degli animali, l'ultima cosa che intendevamo fare, ci dispiace molto. Purtroppo a volte non ci rendiamo conto di essere di esempio per molti giovani, ma noi scherziamo. In queste ore abbiamo avuto modo di parlare con diversi rappresentanti di varie associazioni, con cui ci siamo scusati e chiariti".

Intanto l'editore dell'emittente, Finelco, ha preso le distanze sottolineando la gravità dell'accaduto: "Salva la libertà di espressione degli artisti nella determinazione dei contenuti della trasmissione, l'editore sente il bisogno di condannare le affermazioni dei conduttori...Ai conduttori del programma è stata inviata una lettera di richiamo e altre sanzioni sono allo studio da parte dell'ufficio legale della nostra società. I conduttori stessi, una volta resisi conto della leggerezza e della superficialità delle proprie affermazioni, si sono impegnati a scusarsi personalmente e in questi giorni stanno contattando direttamente tutti coloro che si sono sentiti offesi da tali dichiarazioni".
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BBC lancia Visual Radio

La britannica BBC lancia la 'Visual Radio' che da oggi, in via sperimentale, permette al pubblico radiofonico in ascolto da casa di vedere cosa accade nello studio di registrazione collegandosi al sito web del programma. Collegandosi on line, dunque, da questa mattina la platea radiofonica britannica puo' accedere ad una serie di informazioni sui programmi, sulle musiche trasmesse su cui si possono chiedere vari dettagli ed altre curiosita'.

Ma soprattutto l'ascoltatore puo' vedere cosa succede nello studio radiofonico. C'e' anche l'opportunita' di inviare brevi messaggi tramite un servizio di messaggeria istantanea. La 'Visual Radio' per ora e' un esprimento: il test, iniziato in mattinata con il programma di Chris Moyles, terminera' con la fine della settimana.
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Speciale inforadio - Dopo il Natale nulla



Speciale Inforadio.
Dopo il Natale nulla. Voci e testimonianze dell'Italia in crisi.
www.RadioArticolo1.it

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Audiradio: 6° bimestre 2008



 Radio1 6.944
 RDS  5.551
 Rtl 102.5   5.450
 Deejay 5.053
 Radio 2   4.578
 Radio 105 4.091
 Radio Italia 3.617
 Radio Kiss Kiss 2.305
 Radio 24  2.135
 R101 2.101
 Radio 3 1.992
 Virgin Radio
1.739
 Rmc 1 1.709
 Radio Maria 1.682
 Radio Capital 1.609
 m2o 1.407
Radio Radicale 476
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Mafia: una risata la seppellirà. Radio Mafiopoli oggi è a Palermo


da agi.it

Oggi alle 19 l'Antica frocacceria San Francesco, luogo simbolo della rivolta antiracket di Palermo, ospitera' la Prima Sagra di "RadioMafiopoli", evento organizzato dal portale palermitano www.fascioemartello.it, in collaborazione con Giulio Cavalli, attore lombardo impegnato da anni nel teatro civile. Da oltre tre mesi ogni mercoledi' alle 14 in punto Radio Mafiopoli approda sul web tramite un network di circa 20 portali, che ne curano la diffusione in tutta Italia. RadioMafiopoli segue la scia di quella che fu la storica Radio Aut di Peppino Impastato, ne riprende i toni e i temi, attualizzando i contenuti e riagganciandosi agli eventi di cronaca contemporanei. Lo sfotto' alla mafia, anzi alle mafie, diventa elemento fondamentale di questo progetto, proprio con lo scopo di dissacrare e deridere i carnefici che nel tempo hanno tolto energia e possibilita' di sviluppo alla nostra terra. Insomma, "una risata li seppellira'". Per questo la parola d'ordine e': "Disonorarli e' una questione d'onore".

Durante la serata si alterneranno gli interventi di Giulio Cavalli (voce di radiomafiopoli), Rosario Crocetta (sindaco di Gela), Pino Maniaci (direttore di Telejato), Vincenzo Conticello (imprenditore), Luigi Lombardo (segretario nazionale Siap), Giovanni Impastato e altri ospiti. Inoltre, si rivivra' il fascino e lo spirito di contestazione di Radio Aut: e' prevista una fusione istantanea ed imprevedibile live e presumibilmente irripetibile tra Salvo Vitale, collaboratore e amico di Peppino Impastato ai tempi di Radio Aut e Giulio Cavalli autore e voce di Radio Mafiopoli. Durante la manifestazione si potranno degustare i prodotti dell'Antica Focacceria San Francesco grazie all'evento "Mercato pizzo free" a prezzi eccezionali, con soli 8 euro si potra' acquistare un ticket che dara' la possibilita' di mangiare ben quattro pietanze dell'antica focacceria. :P
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Per sempre Faber

da ilsecoloxix

C’è una specie di magia in certe ricorrenze. Quando tutti ormai aspettano il peso del ricordo, succede che il tempo prenda una curvatura diversa. E le parole, talvolta la musica, abbiano più forza del rimpianto. È quanto succederà stasera, quando Fabio Fazio e Dori Ghezzi, ospite di “Che tempo che fa” dalle 20.10 su Raitre, faranno ascoltare le canzoni di Fabrizio De Andrè in un lungo concerto, spezzato in più parti d’Italia e del mondo, per il decennale della sua scomparsa.

Probabilmente ha ragione Fazio, e con lui Ivano Fossati: il rimpianto non si addice al cantautore che meno ha concesso alla fragilità dell’ovvio e meno all’impudenza di chi pretende di omologare persone, esistenze, in una parola la Storia. «Non non parlo da conduttore televisivo, ma da semplice ascoltatore per dire che De André è stato ed è tuttora parte integrante della mia formazione» spiega Fazio «intendo quella adolescenziale , quando si scelgono i libri che poi ti accompagneranno per tutta la vita. La sua musica, in questo senso, è al primo posto della mia esistenza».

Si esclude qualsiasi altro totem o simbolo di grandi contenuti: «Assolutamente. De André sarà sempre al primo posto, seguito dai Beatles che però ho scoperto molto più tardi. Essendo nato nel 1964, quando si sono sciolti avevo solo sei anni, un po’ pochi per farmi un’idea della loro grandezza. Ma nel loro caso si tratta più di un aspetto emotivo che me li fa amare, visto che mi ci sono avvicinato verso i quindici anni».

Nel viaggio di ore che lo avvicina alla trasmissione, Fazio conferma di «considerare De André alla stregua della grande letteratura. Ma per noi liguri c’è ancora molto di più. La sua voce e la sua musica sono qualcosa di impalpabile che abita negli stessi luoghi in cui viviamo noi. È questo il senso che daremo oggi trasmettendo, con centinaia di radio nello stesso momento, “Amore che vieni amore che vai”: ridare all’aria quella voce che mi pare di sentire quando ti trovi a passeggiare per le strade della Liguria. Sembra che qualcuno stia cantando o che ci siano più radio accese. Quei suoni e quelle parole fanno parte del nostro paesaggio». Ma cos’ha ancora di fortemente ligure, dieci anni dopo, De André? «Alcuni caratteri tipici, sicuramente, e poi il mare come via di fuga. Un concetto che spiega benissimo Renzo Piano nell’intervista che andrà in onda stasera fra le 20.10 e le 20.30, prima dello speciale. È un’ idea del mare che ci consente di immaginare l’altrove. Un’idea assolutamente nostra come, del resto, la schiettezza che ci è propria e che a volte può anche sconfinare nella brutalità, un modo avvincente per dire la verità. La schiettezza di Gilberto Govi, la capacità di fare una battuta falcidiante, ma con lo sguardo di chi sa concentrarsi sulla sostanza delle cose, che poi vuol dire interessarsi alla profondità delle persone. È da lì che nasce quell’attenzione che De André ha rivolto agli ultimi».

Lo speciale «sarà tutto dal vivo, senza un’intervista e nessun tipo di commemorazione, sarà un concerto con le canzoni di Fabrizio, ma non ci saranno gli amici che uno si aspetterebbe. Perché inevitabilmente avrebbero portato l’aneddotica, invece il ricordo lo affideremo alle canzoni, alle loro reinterpretazioni. E di queste parleremo con Dori Ghezzi, nulla di più. Sarà un grande abbraccio, molto simile a un tributo d’amore».

Come ha detto Fossati, il rimpianto è stato il sentimento che ha accompagnato questi dieci anni «e io aggiungo che non è nemmeno il caso di commemorare De André, ma piuttosto di trascorre una serata fantastica insieme a lui. Alle sue idee, ai contenuti che ci si augura possano ancora trovare altre espressioni, in un mercato che blinda qualsiasi forma si sperimentazione al punto da renderla vana». E sulla forza visionaria delle canzoni di Faber, «anche in tempi di apparente smarrimento come quelli che viviamo, direi che quelle più intimiste hanno un’urgenza più alta. È chiaro che un brano come “Khorakhané” sembra scritto ieri. E così “La domenica delle salme”. Ma “La canzone dell’amore perduto” o “Dolcenera” sono quelle che alla fine, nei momenti di solitudine quando si fanno i conti con se stessi, sono lì».

Ma qual è oggi l’aspetto più moderno di De André che si è sempre diviso fra il valore dell’anarchia, come lotta contro il potere più invasivo e crudele, e la difesa degli esclusi? «Per me l’aspetto più sorprendente è la libertà di pensiero che, se non anarchia, qualcuno in questi giorni ha definito autarchia etica. L’ho trovata una bella definizione perché rende l’idea di essere liberi dai conformismi e dalle regole, non aver paura di dire quello che si pensa e soprattutto non aver paura dei propri pensieri, che è diverso dal dirli. Perché se non dichiararli può essere una saggia forma di pudore, non averne paura anche quando tendono a cozzare con altri nostri convincimenti, o con l’opinione comune, è la massima espressione dell’onesta intellettuale. L’aspetto che più di ogni altro mi affascina di De André è ancora questo».

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De Andre': Il tributo di Fazio in tv e a «radio unificate»

da ilgiornale.it

«Fabrizio 2009», lo speciale di Fabio Fazio di «Che tempo che fa» realizzato in collaborazione con Dori Ghezzi e la Fondazione «Fabrizio De André Onlus», in occasione dei dieci anni della scomparsa di Fabrizio De André, troverà un’eco anche nel mondo della radio.
Domenica 11 gennaio, infatti, durante il programma in onda su Rai Tre a partire dalle 20.10, un centinaio di radio italiane trasmetterà «Amore Che Vieni Amore Che Vai», scelta da Dori Ghezzi, come simbolo di questo omaggio via etere ad uno dei più grandi artisti della musica italiana. «Amore Che Vieni Amore Che Vai», proposta nella versione originale interpretata da De André, sarà trasmessa in contemporanea da «Che tempo che fa» e dalle radio tra le 22.40 e le 22.50.

Tra i network che hanno aderito a questa iniziativa del programma: Radio Rai, Radio DeeJay, Rtl 102.5, Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio Popolare Network, Radio Kiss Kiss, Radio 24, Latte Miele, Radio Capital, il circuito Radio Città Futura e numerose piccole e medie emittenti locali. In uno spettacolo di tre ore, in cui alcuni dei più grandi nomi della canzone italiana renderanno omaggio a Faber, attraverso l’interpretazione di alcune tra le sue canzoni più belle, questo sarà l’unico momento in cui si ascolterà un brano cantato da De André, a dare ancora maggiore suggestione a questa iniziativa che vuol far sentire legati tra loro tutti quelli che l’11 gennaio rivolgeranno il loro pensiero al poeta di tanti capolavori.
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