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Piazza del lavoro: Jerry Masslo, Enzo Baldoni... e gli altri? | Intervista a Mauro Biani

Il fumetto a firma di Biani e Nazzaro è apparso su Liberazione del 23 agosto 2009.





Piazza del lavoro: Jerry Masslo, Enzo Baldoni... e quelli di oggi?
Intervista a Mauro Biani
www.RadioArticolo1.it
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Village lascia Radio1

(copincollo da Facebook)

Ciao a tutti!
Come molti sapranno durante l'estate sono state fatte le nomine dei nuovi direttori delle tre reti radiofoniche Rai. Cambiano i palinsesti, alcuni programmi arrivano e altri se ne vanno.
Village se ne va da Radio1 ma tornerà molto presto più bello che pria sull'etere nazionale. Per saperne di più restate in contatto.
let's rock!
Silvia, Lorenzo & co.

Ohibò... dove andrà adesso Village?
Raddoppierà il suo appuntamento... o raddoppierà soltanto il canale???? ;-)
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Così la nuova Radio Rai

da radio.rai.it

Varate dal Cda le nomine per il settore della radiofonia. Su proposta del direttore generale Mauro Masi, nominato Bruno Socillo direttore della Direzione Radio, Flavio Mucciante direttore di Radio2, Marino Sinibaldi direttore di Radio3, Antonio Preziosi direttore di Radio1 al cui interno è compresa la testata Rai Giornale Radio.

Flavio Mucciante diventa inoltre condirettore della testata con delega sui GR di Radio2, Riccardo Berti nominato direttore della testata GR Parlamento assume anche l'incarico di condirettore del Giornale Radio con delega sui GR3. Aldo Papa viene nominato direttore dei Canali di pubblica utilità conosciuti da chi viaggia come Isoradio.

Massimo Magliaro è stato nominato presidente di Rai Corporation e Fabrizio Maffei (che lascia Rai Corporation) alle Relazioni Esterne. Per Bruno Soccillo e Marcello Del Bosco nessuna indicazione per nuovi incarichi. Sergio Valzania si occuperà del marketing per la radiofonia.
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Venezuela, chiuse 34 radio e tv: libertà di espressione a rischio

da apcom.net

Caracas, 2 ago. (Apcom) - La libertà di espressione è a rischio in Venezuela dopo che il governo del presidente Hugo Chavez ha ritirato le concessioni di 34 tra radio e televisioni e minacciato lo stesso provvedimento per altre 200 emittenti. Dopo avere ricevuto istruzioni formali della Commissione nazionale delle telecomunicazioni (Conatel) le 34 stazioni radio e tv prese di mira hanno sospeso le loro trasmissioni. Centinaia di persone si sono radunate presso le sedi delle stazioni in segno di protesta. "No alla censura" , "Popolo, apri gli occhi, c'è una dittatura", si leggeva su alcuni cartelli issati dai manifestanti davanti alla sede del gruppo radiofonico Cnb, uno dei mass media sospesi, a Caracas. "Assistiamo alle più importanti misure di restrizioni alla libertà d'espressione mai adottate in Venezuela in un periodo di democrazia", ha dichiarato Carlos Correa, direttore dell'organizzazione non governativa a difesa della libertà di espressione Espacio Público. Il direttore di Conatel Diosdado Cabello, ha negato ogni azione di censura giustificando il ritiro delle concessioni con ragioni tecnico-amministrative. Secondo Cabello le frequenze saranno ridistribuite a persone che da tempo attendono di potere trasmettere. Secondo Vladimir Villegas, ex direttore della televisione pubblica VTV, il governo prepara una serie di riforme che puntano a "democratizzare" un settore ancora oggi molto concentrato.
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