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Inghilterra, dj radio inglese licenziato per aver offeso sua maestà

da ilgiornale.it
Il dj di una radio inglese è stato licenziato per aver interrotto il tradizionale discorso di Natale della Regina d'Inghilterra e averlo definito «noioso». Tome Binn - così si chiama l'uomo - si è giustificato dicendo che non era sua intenzione «ledere» sua Maestà, e che stava semmai cercando di uscire da una situazione imbarazzante con una battuta. La questione era delicata: la trasmissione integrale del discorso di Natale era infatti dovuta, secondo il moderatore, a un «errore di regia»: «Volevo solo risolvere la cosa, così ho fatto una battuta». La «battuta» era rivolta ai molti britannici che ritengono la famiglia reale un importante fattore turistico, sebbene i francesi abbiano tagliato la testa al re e ciò nonostante abbiano ancora molti turisti. Non si è fermato qui. Come ciliegina sulla torta ha lanciato il pezzo di successo di George Michael «Last Christmas», affermando che «una regina caccia l'altra», utilizzando la parola inglese «Queen» nel doppio senso di sovrano e gay. Binn ha fatto oggi diverse interviste e interventi su internet per lamentarsi del suo licenziamento improvviso da parte del gruppo Orion Media, proprietario della radio privata Brmb, che ha sede a Birmingham, Inghilterra centrale. Nel suo messaggio annuale diffuso nel giorno di Natale, la monarca ha reso un omaggio solenne alle truppe britanniche impegnate in Afghanistan.
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La messa via radio inguaia un altro prete


da corriere.it

ASOLO — Un po’ come So­crate. Dopo una vita passata ad insegnare la filosofia, mon­signor Giacomo Lorenzon adesso deve bere la sua cicuta. Tutta colpa di quella radio, che per trasmettere la messa andava ad interferire con le li­nee di trasmissione degli ae­rei, persino quelli militari: è stato denunciato. Un amaro destino che però non lo vede solo. La polizia postale ha deferi­to all’autorità giudiziaria an­che don Leo Alberton, in pen­sione da anni, colpevole di aver installato, per primo, più di vent’anni fa, quell’antenna. E così, nell’attesa che l’indagi­ne faccia il suo corso - al mo­mento i due preti non sarebbe­ro formalmente indagati ­l’unica certezza è che, da que­sto Natale, ad Asolo nessuno potrà più ascoltare la messa via etere. «

Ottenere nuove fre­quenze è difficilissimo», ha detto ieri monsignor Loren­zon. Una vicenda a metà tra il ro­manticismo e il cinico pragma­tismo militare che nasce sul campanile del duomo di Aso­lo, in pieno centro storico. Qui dal 1986 sono installate una antenna ed un ripetitore, inizialmente di Radio Asolo, poi lasciati ai sacerdoti per la trasmissione di liturgie e mes­se. Sulle frequenze dei 108 Fm gli asolani hanno preso così l’abitudine di ascoltare omelie e avemarie. Da qualche tem­po, però, particolarmente di mattina, i piloti intenti a co­municare con la torre di Trevi­so dovevano confrontarsi con un segnale disturbato. La poli­zia postale di Venezia ha a po­co a poco individuato la fonte: il duomo. Appunto. E così venerdì scorso cin­que agenti si sono presentanti per sequestrare tutto: la tra­smittente e ogni apparecchio. Il sacerdote - che per anni è stato rettore allo storico istitu­to Pio X di Treviso - è caduto dalle nuvole. «Sono qui ad Asolo da due anni. Io accende­vo la trasmittente quando c’era la messa. Non ne so di più».

Il pm di turno, France­sca Torri, ha convalidato il se­questro. E adesso sta indagan­do per l’articolo 635 del codi­ce penale, quello che punisce chi danneggia i sistemi infor­matici e telematici. Al prete, d’altro canto, è già stata notifi­cata pure una sanzione ammi­nistrativa da 1.700 euro per la violazione degli articoli 97 e 98 della legge 259 del 2003. A difenderlo, c’è l’avvocato Pie­ro Pignata. «Non c’era assolu­tamente volontà di dolo. E in ogni caso, se il reato è quello di danneggiamenti, ci deve pur essere qualche danno. Che al momento non vedia­mo ». Linea difensiva a parte - la sensazione è che gli inquiren­ti stiano guardando di buon occhio al sacerdote, vittima di una situazione paradossale ­la vera notizia per gli asolani è che per la prima volta in vent’anni a Natale non potran­no ascoltare la messa in casa. Gli anziani del paese sono an­cora convinti che la loro «Ra­dio Asolo» funzioni e che non ci sia nulla di male a sentire le parole del prete. «Dovranno forse spiegarlo a quei cattivoni dei top gun sui nostri cieli», sorride l’avvo­cato Pignata. «Forse, faceva bene pure a loro sentire qual­che buona parola cristiana». Tant’è. Neve o non neve, Nata­le o non Natale, alla legge non si comanda.

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La sorpresa di Natale di Capossela


da RaiNews24.rai.it

Per la mattina di Natale Vinicio Capossela ha preparato un'altra bellissima sorpresa. Dalle ore 11.00, Radio Rai2 trasmetterà il radio racconto “Il Gigante e il Mago” una fiaba natalizia contro la sparizione dell’inverno, argomento che era anche al centro dell’ultimo album in studio “Da solo”. Una fiaba che, attraverso la figura di “Nonno Gelo”, il “Ded Moroz” preso in prestito – come altri personaggi – dalla tradizione favolistica russa, vuole recuperare lo spirito più autentico del Natale, quello più lontano dalla dimensione “consumistica” e più vicino al cuore delle persone. Il racconto è stato scritto da Vinicio Capossela e “il Gigante” Marco Cervetti, di origini italo – russe. Nel cast, oltre a Capossela e a diversi ospiti a sorpresa, le voci di Marco Cervetti (Gigante), Christopher Wonder (Mago), dello scrittore Paolo Rumiz, dell’attore Paolo Bonacelli, del Coro degli Apocrifi, e gli strumenti inconsistenti di Vincenzo Vasi (giocattoli), Gianfranco Grisi (cristallarmonio) e tanti altri. È la terza produzione radiofonica natalizia che Vinicio Capossela appronta per RadioRai, dopo il “Canto di Natale” (2001) e “I cerini di Sante Nicola” (2002).
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Energia solare: Flexio, la radio ecosostenibile


da ecoo.it

Va ad aggiungersi alle innumerevoli invenzioni ad energia solare che già conosciamo, questo piccolo frutto d’alto design. Assolutamente ecocompatibile, poichè costituita di carta anziché di plastica, si chiama Flexio ed è una mini-radio capace di stare tranquillamente nelle tasche dei cappotti, nel portafogli e addirittura tra le pagine dei libri (come fosse un segnapagina, insomma!). Tascabile, leggera, flessibile ma soprattutto…ecologica, perchè si carica con la luce solare. Questa radio portatile deve la vita a quattro designer allo sbaraglio: Wu Kun-chia, Wang Shih-ju, Chen Ming-daw e Liou Chang-ho. Ma la sua nascita sul mercato è soltanto in una fase di “incubazione”, per il momento: scopriamo perché.

Presto spiegato: per quanto possa essere una trovata assolutamente straordinaria nel suo genere, questo apparecchietto sonoro comprende un solo canale, percui tramite questo si può ascoltare una sola ed esclusiva frequenza. Col vincolo di trovarsi nella zona corretta dove questo segnale possa essere captato dalla radio solare. Se siete degli affecionados di solamente qualche canale specifico, per voi è sempre possibile acquistare più di una radio solare e impostarla sul canale preferito diverso per ognuna.
 
Come trovata pubblicitaria è molto credibile, ma è difficile prevederne la commercializzazione anche perché con le tecnologie integrate nei cellulari il flop è pressoché assicurato. Ma gli inventori non si sono certo fatti scoraggiare: presto implementeranno alla loro creazione tutte le funzioni che necessita per poter essere competitiva (ricezione dei canali radio via internet mediante un sistema WiFi o WiMax). Non ci resta che rimanere in attesa.
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Sipra e Radio2 presentano i nuovi palinsesti

Mucciante-Flavio-145x203rai radio 2da giornaleradio.info

E’ nel segno del cambiamento la nuova linea editoriale di Radio2, presentato il 14 dicembre ai pubblicitari nel corso di una serata presso la sede Rai di Corso Sempione, proposta dal nuovo direttore Flavio Mucciante e rivolta ad aziende e centri media. Con lui, a fare gli onori di casa, presenti  il vice direttore generale della Rai, Antonio Marano, il direttore generale di Sipra, Aldo Reali, e Dario Vergassola.

La nuova offerta editoriale avrà inizio il 4 gennaio e proseguirà per la prima volta sino a fine luglio, “segno - spiega Flavio Mucciante - di una grande attenzione verso gli ascoltatori, che vogliamo seguire costantemente con un palinsesto ai massimi livelli”.

Da gennaio, quindi, tanti programmi nuovi, tanta musica in più e un nuovo format, legato allo spettacolo e all’intrattenimento: “Vogliamo rafforzare l’identità della rete, offrire contenuti originali e fare entrare la musica tra le proposte editoriali del Canale. La nostra vuole essere un’offerta di qualità, ma accessibile a tutti e competitiva sul mercato”. Fra i molti e importanti arrivi, Dario Ballantini, Chiara Gamberale, Carlo Pastore, Brenda Lodigiani, Luca Barbarossa, Gabriella Germani, Massimo Lopez, Claudio Sabelli Fioretti, Giorgio Lauro, Virginia Raffaele,Adolfo Margiotta, Benedetta Mazzini e Boosta dei Subsonica. Confermati poi i programmi storici di Radio2, molto amati dal pubblico e dagli investitori: Il Ruggito del Coniglio e Caterpillar, Gli Spostati e 610, Grazie per averci scelto e Decanter.

La rete esulta per l’uscita degli ultimi dati di ascolto (Audiradio, quinto bimestre 2009), che assegnano a Radio2 ben 483.000 ascoltatori in più, rispetto al periodo precedente, pari a un incremento del 14,3%. E’ il primo dato nella nuova Direzione, che già dai primi di settembre ha impresso un’accelerazione nel cambiamento dei palinsesti e del sound di canale.

La vitalità di Radio2 trova sponda anche nell'offerta commerciale di Sipra, che - sottolinea il presidente Roberto Sergio - in questi anni ha sviluppato la straordinaria contaminazione fra la radio e il web, dal podcast ai siti dei programmi, valorizzando pubblicitariamente i fenomeni di fidelizzazione che tale contaminazione genera, sia rispetto alle reti Rai sia rispetto alle singole trasmissioni". Il direttore Mucciante conferma la sua apertura verso il mercato, ribadendo la disponibilità di Radio2 ad avviare con gli inserzionisti progetti e iniziative speciali che ne sappiano cogliere le più particolari esigenze di comunicazione. E annuncia: “Da metà gennaio saremo sull’ I-Phone con un significativo pacchetto di offerte e contenuti extra audio-video”.
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Caterpillar in diretta da L'Aquila

rai radio 2da giornaleradio.info

Puntata speciale quella di giovedi 10 dicembre per "Caterpillar", in onda alle 18.00 su Radio2. In diretta dalla Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza di Coppito, il programma torna a L’Aquila in occasione della prima Fiera della Conoscenza. Massimo Cirri e Filippo Solibello, l’inviata Laura Troja, che ha vissuto direttamente i giorni del terremoto e l’inizio della ricostruzione, e tutta la redazione di Caterpillar tornano a L’Aquila per una puntata dedicata alle eccellenze abruzzesi. La Fiera della Conoscenza è, infatti, l'evento promosso dai Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo per mettere in mostra eccellenze, conoscenze avanzate, tecnologie di frontiera. E, dopo il terremoto, vuole essere anche l'evento di coinvolgimento del territorio regionale e delle componenti produttive e istituzionali che operano nella ricostruzione in uno sforzo di intelligenza, innovazione, alta tecnologia applicata. Per Cirri e Solibello è l'occasione per lanciare anche una sfida a chi vive e opera in Abruzzo: vivere la ricostruzione come momento per lo sviluppo di nuove conoscenze, nuovi mestieri, nuova economia e nuovi scenari.
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Immigrati, tutti in onda su "Radio Babele"

da torino.repubblica.it

E' nata sotto la Mole la prima radio che trasmette in romeno, arabo, cinese, albanese e spagnolo. L'emittente Torino International è stata presentata lo scorso aprile e ha aperto ufficialmente i battenti – con un palinsesto di tutto punto – lo scorso settembre. «Siamo partiti – spiega Gennaro Cassese, editore del gruppo radiofonico – con la lingua rumena perché interessa una fetta importante di immigrati. Le sei ore quotidiane in diretta, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 20, hanno un pubblico di 100mila ascoltatori rumeni solo in provincia di Torino. Così ci siamo allargati ad altre lingue: lo spagnolo occupa due ore, mentre cinese, albanese e arabo, più di nicchia, si ritagliano uno spazietto al mattino».

L'intera programmazione è in lingua. I deejay, i notiziari, la musica e persino gli spot: tutto dedicato a ogni idioma. «Abbiamo deciso – premette Cassese – di lanciare una radio per gli stranieri perché rappresentano una percentuale considerevole tra i potenziali ascoltatori. L'integrazione passa anche attraverso la musica. Dietro i notiziari si cela comunque un gran lavoro: ogni giorno selezioniamo le notizie dei Paesi d'origine e le abbiniamo con quelle di rilevanza locale. Poi c'è la pubblicità: i messaggi arrivano meglio se sono nella lingua originaria delle persone».

A impacchettare l'intero palinsesto ci sono proprio loro gli stranieri: Amir arriva dall'Egitto, Liliana dall'Albania e Ana dal Perù. «Io mi occupo – precisa Sun, Sonia in cinese – della parte musicale e dell'informazione del mio Paese. Prendo spunto dai giornali nazionali e locali. Anche il sito del Comune può essere utile. E naturalmente inserisco sempre qualche notizia che riguardi la Cina». Il gruppetto più folto rimane quello rumeno, di cui fanno parte quattro ragazzi: Alex, Madalina, Catalin e Romeo.


Radio Torino International trasmette in Fm sui 90.00 Mhz: in redazione arrivano ogni giorno centinaia di messaggi da parte dei tanti cittadini immigrati che popolano il capoluogo piemontese. Ben presto però il bacino si è allargato: il collegamento su Internet, che permette di ascoltare l'emittente anche via web all'indirizzo www.torinointernational.com, è stato infatti un ottimo trampolino di lancio. Gli sms arrivano un po' da tutte le parti d'Italia: al punto che la società che sta dietro la radio, Torino Musica Notizie, sta valutando nuovi collegamenti. E' anche allo studio se e come ampliare il bacino di lingue che ruotano nel palinsesto. Non è escluso che ben presto sulla frequenza della radio vada in onda anche il russo o l'ucraino. Il successo di Torino International non ha solo sconfinato il Piemonte, ma addirittura l'Italia. Appena qualche giorno fa una giornalista rumena ha bussato alle porte della radio. E' la prova che il tam tam ha funzionato.
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Mille ore per il lavoro

di Roberta Lisi, RadioArticolo1

Dal 3 al ottobre 3 dicembre. Da una piazza stracolma, a una serata on air e on line – al termine di una lunga giornata in diretta - per dare voce al lavoro. Questo, in estrema sintesi, ciò che è accaduto .

RadioArticolo1 con gli amici di Radio Città Futura e di Articolo 21, e il patrocinio della Fnsi, ha organizzato  una lunga non  stop che ha messo insieme mondo della radiofonia e mondo del lavoro per raccontare la fatica quotidiana, l’angoscia del futuro incerto, la rabbia per la perdita del posto.

Il bilancio  è presto fatto: cento, forse centoventi tra emittenti locali, radio universitarie e web radio collegate che per tutto un giorno hanno parlato così a circa 200mila ascoltatori e navigatori della rete della crisi del distretto industriale di Porto Torres, dello scoraggiamento degli agricoltori  di Trapani che vendono la propria uva ad un prezzo inferiore a quanto pagano per produrla, della consapevolezza dei ricercatori universitari che si scontrano con un mondo del lavoro che sembra respingerli. E poi ancora la disperazione del dipendenti dell’Hotel Charlton di Bologna che stanno per essere ceduti ad una società di servizi come fossero pacchi, o la fredda disperazione dei fisioterapisti delle cliniche private abruzzesi del gruppo Angelini che certo vogliono difendere la propria occupazione, ma si preoccupano soprattutto di cosa può succedere ai pazienti a rischio assistenza. E poi la sera, un incontro, anch’esso davvero partecipato,  con il mondo della cultura che ha voluto a suo modo testimoniare solidarietà ai lavoratori delle aziende in crisi giunti a Roma per raccontare le proprie esperienze.

La tragedia dell’amianto, la schiavitù degli immigrati che raccolgono pomodori in Puglia, il dolore delle morti in fabbrica, il valore del lavoro, il dramma della precarietà nelle parole e nelle note di Moni Ovadia, Piera Degli Esposti, Enrico Capuano, Andrea Rivera, Mariella Nava, La casa del Vento e tanti altri artisti che hanno voluto, a proprio modo, dare testimonianza a questo mondo, ben sollecitati da Cirri e Solibello di Caterpillar.

Una piccola, forse, ma importante esperienza che testimonia come fare informazione libera e autonoma, raccontare quotidianamente la crisi che investe il paese, i drammi che si porta dietro in termini di  occupazione, salari, coesione sociale è possibile, oltre che doveroso. La radio e la rete, allora, sono una occasione da sfruttare. Tecnologie flessibili che consentono di sperimentare forme e luoghi diversi per realizzare e diffondere questo racconto.

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Tuttolavoro - Puntata 12



Speciale Tuttolavoro.

- Sul tetto senza stipendio: il lavoro reclama attenzione.
- Fiat: bilancio in pari, operai in rosso.
- Scuola a fette. Insegnanti senza scampo di fronte alla “salva precari”
- Il lavoro offeso: quasi mille incidenti mortali dall’inizio dell’anno


www.RadioArticolo1.it
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Audiradio: RadioRai torna a sorridere
di Nicola Franceschini

Se durante l'estate, RadioUno Rai era scesa sotto la soglia psicologica dei 6 milioni e RadioDue non raggiungeva i 3 milioni e mezzo, al rientro dalle vacanze le principali emittenti Rai hanno riconquistato una buona parte del pubblico perduto.
Andando per ordine di posizionamento, nel giorno medio ieri è proprio la prima rete pubblica a dominare dall'alto con 6.625.000 contatti ed un + 631.000 rispetto ai mesi di giugno-luglio. Notevole il distacco con RTL 102.5, tuttora seconda ma con 5.394.000 ed un lieve guadagno di 3.000 unità. Il risultato del network di Suraci è tuttavia indubbiamente soddisfacente, se rapportato alle due più dirette concorrenti, oggi entrambe sotto i cinque milioni. RDS, rispetto alla scorsa estate, scende a quota 4.961.000 (- 145.000), mentre Radio Deejay totalizza un dato pari a 4.954.000, incrementando leggermente la penultima performance (+ 17.000).
Perde qualche colpo Radio 105 (4.381.000, - 159.000), contrariamente a quanto fa RadioDue Rai che, in pochi mesi, passa dai precedenti 3.389.000 agli attuali 3.872.000, con un divario pari a + 483.000. Riprendendo il percorso dei network, torna il segno meno anche per Radio Italia Solo Musica Italiana (3.633.000, - 133.000). Analoga sorte per Radio Kiss Kiss (2.389.000, - 174.000).
Nono posto conquistato ancora dalla Rai e con un ennesimo incremento: la terza rete RadioTre ottiene 2.088.000 ascoltatori, anche in questo caso supportata da un salto notevole (+ 307.000) e seguita dalla privata più vicina al servizio pubblico, etichetta con cui ci permettiamo di definire Radio 24, in linea con l'impennata delle talk (2.007.000, + 151.000).
Stabile R 101 (1.965.000, come nel periodo estivo), mentre passo indietro per Virgin Radio (1.743.000, - 129.000), Radio Maria (1.531.000, - 80.000) e Radio Capital (1.476.000, - 146.000), la quale tuttavia retrocede meno di Radio Monte Carlo (1.467.000, -190.000), superandola in discesa. Buone le performance di m2o (1.356.000, + 122.000) e dell'ennesima emittente Rai Isoradio (988.000, + 84.000).
Completiamo l'analisi nazionale con un segnale positivo che arriva anche da Radio Radicale, oggi a quota 465.000 con un guadagno pari a 51.000 unità.
Col quinto bimestre, sono stati aggiornati anche i dati dell'indagine tramite panel-diari, realizzata nel periodo intercorso tra il 12 settembre ed il 9 ottobre. Quasi nulle però le variazioni da rilevare: RadioUno resta l'emittente più seguita anche nei 7-14-21-28 giorni, mentre tra le private è sempre "lotta" tra Radio Deejay (che domina sui 7-14 giorni) e RTL 102.5 (prima tra i network nei 21-28 giorni). A poca distanza, RDS, RadioDue e Radio 105.
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Audiradio: 5° bimestre 2009



 Radio1 6.625
 Rtl 102.5
5.394
 RDS  4.961
 Deejay 4.954
 Radio 105  4.381
 Radio2 3.872
 Radio Italia 3.633
 Radio Kiss Kiss 2.389
 Radio3 2.088
 Radio24 2.007
 Radio R101 1.965
 Virgin                     1.743
 Radio Maria 1.531
 Capital 1.476
 Radio MonteCarlo
1.467
 m2o 1.356
 Isoradio 988
 Radio Radicale 465
 Notturno Italiano (ore 0.00- 6.00)
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Federico II, la radio 'spenta' da un hacker

da corriere.it

NAPOLI - Radio F2 Lab, la web radio dell'università Federico II ha interrotto le trasmissioni. Da due settimane esatte infatti, non manda più musica e programmi. Cosa è successo ? Un hacker, forse polacco, è entrato nel sistema e ha reso impossibile la messa in onda. Il software e il programma di regia automatica devono essere ripristinati. Ovviamente, un intervento del genere ha i suoi costi e non può certo essere eseguito da chiunque. Ci vogliono tecnici specializzati, gli stessi che cinque anni fa hanno reso possibile la nascita della web radio d’ateneo. PIRATA POLACCO - Il presunto hacker polacco, a detta di chi quel giorno era presente all’«attacco», è riuscito anche a mettersi in comunicazione con chi in quel momento stava cercando di bloccarlo. Il «pirata» ha spiegato via chat che lo scopo della sua intrusione era proprio dimostrare la vulnerabilità della radio, vista la totale assenza di sistemi di protezione e antivirus validi. «In questo momento tutti i sistemi sono fuori uso, abbiamo dovuto disattivare e riattivare tutti i firewall - dice al Corriere il responsabile organizzativo, professor Giuseppe Zollo - più che sollecitare l’intervento (che dovrebbe avvenire in remoto) della ditta che si occupa dei software, l’università non può fare nulla». «L’intervento non è dei più semplici - continua - infatti una volta depositati tutti i dati contenuti nell’archivio in un supporto bisognerà disinstallare e reinstallare i software, e infine introdurre nuovamente i dati. Speriamo di risolvere il problema al più presto perché non è giusto bloccare il corso di formazione e i ragazzi che già lavorano alla radio». LA STORIA DELLA RADIO - Radio F2 è un progetto importante che nasce nel 2004, operativa a tutti gli effetti nel 2005, un progetto importante perché fa sì che i partecipanti, tutti universitari, facciano esperienza in modo professionale nel mondo radiofonico. Per partecipare gli studenti devono aderire ad un bando di concorso che prevede due selezioni: la prima viene fatta assegnando ai partecipanti un punteggio a seconda della media degli esami sostenuti e dei crediti; la seconda selezione consiste in un colloquio dove vengono valutate le motivazioni e le capacità degli studenti partecipanti. Il corso di formazione, che al suo termine prevede un tirocinio importante almeno quanto il corso, si propone di creare diverse figure professionali: speaker, programmatori musicali, fonici e addetti alla post-produzione e assistenti alla programmazione.

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