sabato 27 ottobre 2012
27ottobri
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mercoledì 10 ottobre 2012
dio maledica i moderati
Ogniqualvolta in Italia si sente puzza di tornata elettorale, qualcuno si lancia in appelli e segnali di fumo ai moderati.
Parlare ai moderati.
Conquistare i moderati.
Tutti sembrano dimenticare che i moderati più che la cura sono il cancro di questo Paese.
Erano moderati gli ossequiosi democristiani che ci hanno governato per 40 anni.
Erano moderati i liberali, i social-democratici, i craxiani.
Erano moderati tutti i capitani coraggiosi, i banchieri in blazer, gli industrialotti nostrani che hanno forgiato l'ossatura del nostro sistema industriale.
Erano moderati i nostri compagni di banco, quelli che dicevano le preghiere e poi ti lapidavano a ricreazione.
Erano moderati gli operatori di call center, quelli che ci descrivevano il migliore dei mondi possibili e poi ci propinavano la solita merda.
Erano moderate le nostre donne, quelle che ce la davano perché così conveniva che fosse.
Erano moderati i nostri commercialisti, non certo i nostri eroi.
Erano moderati i LARUSSA,
gli STRACQUADANIO,
i GASPARRI,
i CIRINO POMICINO,
i RUTELLI,
i FINI,
gli ANDREOTTI,
i FORLANI,
i BUTTIGLIONE,
i GIOVANARDI,
i FIORONI...
Erano moderati tutti quelli che noi non volevamo essere.
Quelli che ci sembravano più finti di una frase di circostanza. Gli sfigati, quelli con la riga di lato che si sbibbavano addosso se una ganza li palpeggiava...
Per la rivoluzione doveva starci simpatico un mondo in cui regnasse l'integralismo dell'onestà, il fondamentalismo costituzionale, il fanatismo culturale.
Eravamo poetici e oltranzisti.
Migliori.
Quelli talmente fuori moda, da non vestire mai di pelle umana.
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